Lo
spettacolo che ha visto sul palco il soprano rumeno e il celebre cantante portoghese di
fado ha riscosso una calorosa accoglienza da parte del pubblico e della
critica
«Come
cantante d’opera, conosco la gioia spirituale che regala interpretare le grandi
eroine dell'opera per tutto il mondo. Per questo avvicinarmi al fado per me è
un regalo inaspettato e prezioso. È molto legato alla lirica: è una musica
profonda, unica, malinconica, triste e persino dolorosa.
L'opera è la mia
passione artistica e ho sempre dedicato anima e corpo a essa, ma sfide come
questa aiutano a migliorare la propria arte; aprire i propri orizzonti è
benefico e credo che non si debbano avere dei pregiudizi davanti a opportunità
come questa, che comportano una crescita e nuovi modi di cantare. Sono convinta
(e la reazione entusiasta del pubblico lo dimostra) che la mia intuizione sia
corretta: i miei recenti successi con La Traviata e Puritani per
esempio, si devono anche al mio studio del fado, che mi ha aiutato a dare a
Violetta e a Elvira tratti che le rendono più complesse, drammatiche,
misteriose e accattivanti. Ho molta voglia di cantare il mio primo fado in
concerto! È una grande gioia condividere questo progetto con quello che
considero il mio pubblico. OperFado contribuisce in modo significativo ad
arricchire la mia mente e a continuare la mia formazione come persona e come
artista. Questo è un evento che rimarrà sicuramente nei cuori di tutti quelli
che verranno al Teatro Nazionale di Iaşi il prossimo 23 aprile». Elena Mosuc
È con queste
parole che poco meno di un mese fa Elena Mosuc aveva presentato OperFado, uno spettacolo che l’ha vista
sul palco accanto a Gonçalo Salgueiro, celebre cantante portoghese di fado. Uno
spettacolo ma prima di tutto una sfida per il soprano rumeno superata
brillantemente. L’evento, andato in scena lo scorso 23 aprile al Teatro
Nazionale di Iaşi, in Romania ha, infatti, riscosso grande successo di pubblico
(lo spettacolo è andato sold out) e ottime recensioni della critica nazionale.
Qui sotto due estratti tratti da Rumania Muzical e Adevarul.
«Il programma offerto nella prima parte dello spettacolo si è
concentrato sul fascino delle canzoni d’amore, qualche volte
tristi, altre volte sentimentali, interpretate e caricate di passione da
Gonçalo Salgueiro, gradevole voce tenorile che si è sviluppata in
riccioli, fioriture vocali e inflessioni d’effetto speciale,
conquistando l’ammirazione di quelli che forse
per la prima volta scoprivano in quella sera un mondo speciale rivelato
tanti anni fa negli indimenticabili concerti della celebre Amália Rodrigues. Il
cantante ha avuto il privilegio di affrontare alcune partiture con la
nostra artista Elena Mosuc che si è rispettosamente avvicinata al genere
del fado per la prima volta, mantenendo fraseggio, dizione, emissioni e
acuti da opera. Dopo la pausa Elena Mosuc ha cantato varie arie d’opera
manifestando la sua attuale passione per i ruoli
scritti per soprano spinto, oltre alla passione (e direi specializzazione) per il bel canto. Anche se
molto diverse tra di loro, le arie sono state tutte interpretate con una
ricca colorazione, acuti perfetti, pianissimi delicati, portamento regale e
voce filata. Mosuc ha dimostrato il suo virtuosismo e la sua forza vocale
affrontando per la prima volta il Fado e il Musical: ma è ovvio che la sua
priorità è l’opera, dove cerca di raggiungere sempre nuove vette e di esprimere
la propria arte sempre al meglio...In una magica serata di quasi quattro
ore il pubblico di Iasi ha potuto godere di un ascolto senza pregiudizi
di fado, arie d’opera e canzoni da musical, grazie a uno speciale ospite
dal Portogallo, Salgueiro, al Coro e Orchestra del Teatro ma grazie sopratutto
a Elena Mosuc, un superbo soprano che anche dopo lo spettacolo fino a
notte fonda ha continua a sorridere firmando autografi ai suoi ferventi
ammiratori». Anca
Florea, Rumania Muzical
«Dopo produzioni operistiche notevoli, questa volta il successo è venuto dal territorio del crossover, con la prima mondiale di un concerto di Fado associato alla lirica senza dimenticare il musical, grazie a due artisti meravigliosi, il celebre soprano Elena Mosuc, figlia di Iasi ed eccezionale interprete della canzone popolare tradizionale portoghese, e Gonçalo Salgueiro, degno discendente della famosa Amália Rodrigues. Uno spettacolo di circa quattro ore ha elettrizzato il pubblico accompagnandolo in un’esperienza in un territorio pieno di intense emozioni e profonde energie, espresse per primo da Gonçalo Salgueiro che ha indagato le profondità dell’anima grazie all’intensità della sua voce. Ha interpretato con rara sensibilità alcune incantevoli canzoni malinconiche di estrema tristezza, tra la nostalgia e il desiderio... Da parte sua Elena Mosuc si è immersa per la prima volta nella sua carriera in questo universo di bellezza interiore usando la sua intelligenza artistica per penetrare a fondo nei testi poetici, ha dimostrato un’interpretazione completa di autenticità. In duetto con Gonçalo Salgueiro ha meravigliosamente intrecciato la brillantezza della voce lirica con l’emissione specifica del fado. Tra i due artisti c’è stato un dialogo e una “chimica” che mi ha ricordato i leggendari concerti di Montserrat Caballé e Freddie Mercury... Nelle arie d’opera la maestria di Mosuc e i segreti della tecnica belcantista l’hanno portata a una interpretazione bella e sensibile, concludendo la frase finale con un impeccabile acuto. Si dice che l’arte del belcanto è la chiave di tutto. Elena Mosuc ha ampiamente dimostrato ovunque e senza risparmio tutte le virtù del belcanto che possiede: fraseggio fluido e sfumature estremi e giuste intenzioni vocali . Mosuc ha cantato a lungo e duramente dimostrando una resistenza vocale fuori dal comune e un profondo rispetto per il pubblico, offrendo senza trucchi nè inganni un repertorio difficile e coerente. Ha dimostrato la sua classe e il suo valore». Costantin Popa, Adevarul
A.B.