Sabato 24 e domenica 25 maggio. In programma musiche di:
Stravinskij, Casella e Beethoven
Considerato oggi tra i
maggiori direttori d’orchestra della sua generazione, Gianandrea Noseda sarà sul podio sabato 24 maggio ore 20.30 per il nuovo
appuntamento della stagione sinfonica del Teatro di San Carlo (in replica
domenica 25 alle ore 18.00) alla guida dell’Orchestra stabile e del
violoncellista Enrico Dindo in
un accattivante programma che prevede il “Divertimento” da Le baiser de la Fée di Igor Stravinskij, il Concerto
per violoncello e orchestra op.58 di Alfredo Casella e la
Sinfonia n. 5 di Ludwig van Beethoven.
Primo brano in programma
il “Divertimento” da Le baiser
de la Fée di Stravinskij, lavoro che si è meritatamente ritagliato un posto
sicuro nel repertorio orchestrale. Il compositore scrisse il balletto in un atto
e quattro scene a Parigi per la coreografia di Ida Rubistein nel 1928 e sei
anni dopo trasse dalla partitura la suite in quattro movimenti del Divertimento per orchestra. Nel brano ritroviamo il
sapore antico per le danze stilizzate, il teatro intimo, il folclore riveduto e
corretto, oltre naturalmente al gusto tipicamente novecentesco per il montaggio
e la frammentazione dei movimenti in unità modulari.
A seguire il Concerto per violoncello e orchestra di Alfredo Casella, uno dei musicisti
italiani del primo Novecento più colti e sensibili alle nuove correnti della
musica europea. Casella però in questo lavoro non rinuncia ad alcune caratteristiche del
concertismo italiano. Difficilissimo infatti è ritrovare una struttura
classica, un tema che orchestra e solista si rimbalzino. Piuttosto abbiamo a
che fare con un fitto dialogo concertante in cui il violoncello, per lo più
lamentoso, è perennemente immerso nel contesto dell’orchestra. La linea di
fraseggio di una sorta di continua cadenza del violoncello torna a richiudersi
in circoli viziosi che ricordano le volute della musica barocca, dove non a
caso questo strumento era principe.
Infine
la Sinfonia n. 5 di Ludwig van Beethoven, probabilmente
tra i lavori più eseguiti e popolari della storia della musica. Eseguita per la
prima volta il 22 dicembre 1808 presso il Theater an der Wien, la Quinta resta l'opera di spicco dell'intero
repertorio sinfonico beethoveniano e possiede una chiarezza di linguaggio
difficilmente riscontrabile nell altre composizioni del musicista. Dal perentorio “incipit”, infatti,
l'orchestra non smette un solo minuto di tendersi in una titanica lotta contro
le forze del male. Dalle battute iniziali fino alla fine mantiene un'energia
inesauribile che da sempre coivolge interpreti e spettatori.
Milanese, classe 1964, Gianandrea Noseda dirige per la prima
volta la compagine orchestrale sancarliana in quello che considera “ Un
programma tradizionale nella sua modernità, dalla Sinfonia n. 5 di Beethoven,
sicuramente più moderna rispetto alla sua reale data di nascita, al Concerto
per violoncello di Casella, scritto nel Novecento ma molto neoclassico” . Direttore musicale del Teatro
Regio di Torino, Noseda ricopre incarichi prestigiosi presso le principali
istituzioni musicali internazionali (ricordiamo, BBC Philharmonic, Israel Philharmonic Orchestra, Pittsburgh Symphony
Orchestra, Orquesta de Cadaqués, Stresa Festival). La versatilità e il rigore
interpretativo sono solo alcune delle caratteristiche che lo contraddistinguono
e che lo hanno reso nel tempo un esecutore sensibile di compositori come
Beethoven, Stravinskij, Shostakovic.
Enrico Dindo, musicista a tutto tondo
(violoncellista e direttore d'orchestra) qui nelle vesti di solista, fu
definito dal grande Mstislav Rostropovich "un violoncellista di
straordinarie qualità, artista compiuto e musicista formato, con un suono
eccezionale che fluisce come una splendida voce italiana".
Per informazioni: 081 7972331 – 412, teatrosancarlo.it
(Comunicato stampa)