Italian
Wonderbrass
Jens
Lindemann
Pines of
Rome
The pines of Rome
(Respighi/Wood)
Bel Canto (Fiorenzani)
Trittico Italiano
(Sanson)
FourdotZero (Tenan)
Nessun Dorma
(Puccini/Marlatt)
* All tracks are world premiere
recordings
DDD/ Durata
46:13
5 giovanissimi musicisti, dalla tecnica sbalorditiva e dalla
musicalità prorompente; un solista d’eccezione, di chiara fama ed esperienza; 5
composizioni affascinanti, tutte incise per la prima volta. Sono questi gli
ingredienti di un CD imperdibile per gli appassionati di musica, di qualunque
genere, che entusiasmerà gli amanti degli ottoni e conquisterà chi ancora non
conosce a fondo le potenzialità timbriche e tecniche di questi strumenti.
I 5 giovanissimi
musicisti – tutti prime parti di prestigiose orchestre (Orchestra S. Cecilia di
Roma, Royal Concertgebouw di Amsterdam) – sono gli Italian
Wonderbrass, quintetto di ottoni nato nel 2006 dall’incontro di
Giuliano Sommerhalder (tromba), Omar Tomasoni (tromba),
Guglielmo Pellarin (corno), Gabriele Marchetti (trombone),
Gianluca Grosso (tuba). A leggere le loro date di nascita si rimane
ancora maggiormente sbalorditi dalla sicurezza e dalla maturità interpretative e
si comprende come mai, fin dal suo esordio, il gruppo abbia riscosso un successo
e un entusiasmo internazionali.
Il solista d’eccezione è Jens Lindemann, trombettista di fama
mondiale, che ha incontrato gli Italian Wonderbrass al loro esordio e, da
allora, impressionato dalle qualità artistiche, ne è diventato maestro, prima,
“collega” e grande sostenitore, poi. Ed è proprio da Jens Lindemann che nasce
l’idea della trascrizione dei Pini di Roma di
Respighi, il primo brano del disco. Il compositore Kenny Wood confessa
di aver avuto, all’inizio, forti dubbi sulla riuscita della trascrizione per
sestetto di ottoni e, soprattutto, sulle obiettive difficoltà tecniche che si
sarebbero presentate alla formazione. Per non perdere il supporto ritmico,
fondamentale al dinamismo e al colore del brano, Wood ha aggiunto anche le
percussioni brillantemente suonate da Alasdair Kelly e Mirko
Natalizi.
In effetti, si
rimane da subito impressionati dalla complessità della trascrizione e dalla
resistenza, abilità e fisicità richieste agli strumentisti: una prova superata
dalla formazione in modo spettacolare e decisamente convincente. Si passa poi a
un brano appositamente scritto per gli Italian, Bel Canto di Fabiano
Fiorenzani: un viaggio nella musica italiana, che tocca temi celebri di
opere di Verdi, Puccini, Rossini, Rota, ma trae spunto anche da colonne sonore
(C’era una volta in America, La strada) e da celebri canzoni (come
Volare e Azzurro). Terzo brano del CD, Trittico Italiano di Davide
Sanson è un arrangiamento di tre celebri brani: l’intermezzo di
Cavalleria Rusticana, Vesti la giubba da Pagliacci e l’intermezzo
di Manon Lescaut. Tre brani che si fondono e si confondono mettendo in
mostra la versatilità e le potenzialità timbriche degli ottoni. Poi, una
composizione scritta appositamente per gli Italian Wonderbrass, Four dot
Zero di Carlo Tenan che ci riporta ad atmosfere e sonorità
rinascimentali e che, ancora una volta, evidenzia l’abilità degli strumentisti e
la loro musicalità impressionante. Infine, ultimo brano, un gradevolissimo
arrangiamento di Nessun
Dorma dalla Turandot di Puccini di David Marlatt
per solista e quintetto dove, semmai ce ne fosse ancora bisogno, sono messe
in luce la maestria di Lindemann e la perfetta intesa degli Italian
Wonderbrass.
Per informazioni sull’acquisto del CD: www.italianwonderbrass.com
Adriana
Benignetti