Giovedì
17 e venerdì 18 aprile, la voce di Maria Pia De Vito sarà protagonista del
monologo drammatico di Gino Negri. Sul podio, Stefania Rinaldi
(Foto di Francesco Squeglia) |
«Si tratta di una partitura teatrale più che musicale confezionata
all'epoca appositamente sulle caratteristiche di Milva, sulla sua grande
ironia. Fin dall’infanzia ho avvertito
forte il fascino, anzi l’amore folle per le scritture ardite di Gesualdo. E
rispetto l’’interpretazione straordinaria di Milva, io punterò a far emergere il dramma
interiore di Maria d'Avalos, che
in alcune parti mi sembra davvero molto forte sia per me che ne sono
l'interprete, sia per il pubblico. Nella seconda parte, invec mi concentrerò
sui miei autori antichi preferiti, come il Gesualdo inglese John Dowland».
Maria Pia De Vito
«Dare vita al lavoro di un’artista inquieto come Negri che
con la sua vitalità creativa sperimentò percorsi tra i più innovativi, è
un’esperienza che aggiunge un tassello alla mia vita musicale. La
collaborazione con un’artista eclettica come
Maria Pia De Vito, nel teatro dove lavoro quotidianamente, rende l’operazione
ancora più vivace.Confrontarsi con una musicista curiosa e improvvisatrice rende il
lavoro sicuramente ancora più stimolante». Stefania Rinaldi
È ispirato
alla vita di Carlo Gesualdo, Principe di Venosa, e all’omicidio da lui commesso
ai danni della moglie Maria d’Avalos e dell’amante Ruvo Fabrizio Carafa, duca d’Andria,
Il Diario dell’assassinata, di Gino Negri. Composto nel 1975 e messo in
scena soltanto una volta nel 1978 alla Piccola Scala di Milano, con Milva
protagonista, l’atto unico per voce femminile di Negri verrà proposto al Teatro
di San Carlo di Napoli (giovedì 17 aprile alle ore 18.00 e venerdì 18
aprile alle ore 20.30) con la voce di Maria Pia De Vito: sul podio,
a dirigere i Solisti dell'Orchestra del Teatro di San Carlo, Stefania
Rinaldi.
Nella
seconda parte della serata, invece, la De Vito si esibirà in duo con il
pianista inglese Huw Warren,
con cui collabora stabilmente dal 2008, in un programma dedicato agli amori
adolescenziali: da Benedetto
Ferrari(Amanti, io vi so dire), passando per il John Dowland di Folw,
my tears (il vero Gesualdo
inglese) e Sigismondo d'India (Odi quel Rosignolo), inserendo
anche il brano Ancor che col
partire di Cipriano De Rore, il tutto introdotto
dalla villanella cinquecentesca Boccuccia
de no pierzecoattribuita al cantore napoletano cinquecentesco Velardiniello.
Il Diario dell'assassinata, atto unico per voce femminile
composto da Gino Negri nel 1975, fu rappresentato una sola volta nel 1978 alla
Piccola Scala di Milano con Milva come protagonista. Famoso anche l’utilizzo di
un frammento nel film di Werner Herzog dedicato al Principe nel 1995: Morte a cinque voci. Quella del San Carlo di Napoli è la
prima esecuzione nel nuovo secolo e probabilmente la seconda in assoluto,
ancora a ridosso delle celebrazioni del quarto centenario della morte di
Gesualdo avvenuta nel 1613. La vicenda è quella nota dell'omicidio che Carlo
Gesualdo, Principe di Venosa, madrigalista vissuto tra 1500 e 1600, commise ai
danni della moglie. Il Diario è una mini-opera da camera in un solo atto che
analizza, in dodici brevi sezioni, i sentimenti contrastanti della protagonista
dal primo incontro con il futuro sposo Gesualdo alla morte per sua mano. Un
diario immaginario, dunque, da cui il titolo della pièce.
Talento inquieto e indagatore, ottime doti di strumentista,
arrangiatrice e compositrice, Maria
Pia De Vito dopo i primi
quindici di esperienza come cantante jazz collabora con musicisti come John
Taylor, Gianluigi Trovesi e Rita Marcotulli. Proprio con la Marcotulli nel 1994
avvia il progetto diNauplia, incontro
tra il jazz e le peculiarità multiformi del canto napoletano che spiana
all'artista campana la strada verso una carriera ricca di importanti successi e
riconoscimenti. Del 2007 è l'incontro con Huw Warren con cui pubblica per Dialektos. Altro campo di
ricerca sempre prediletto in chiave di rilettura improvvisativa è la musica
barocca. Forte in tal senso la collaborazione con il clavicembalista, organista
e direttore d’orchestra Claudio Astronio, col quale firma diversi progetti: Chaconne, per voce barocca,
voce moderna, live electronics, clavicembalo, tiorba, violoncello, arpa doppia; La danza della voce per clavicembalo, voce ed elettronica. Coplas a lo divino, che
presenta musica sacra antica e contemporanea per organo a canne, voce ed elettronica,
con la partecipazione di Michel Godard e Paolo Fresu.
Stefania
Rinaldi, napoletana, direttore d'orchestra, di coro e pianista ha
studiato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Al Teatro di San Carlo è
direttore e fondatrice Coro di Voci Bianche del Massimo, con cui partecipa
regolarmente alle produzioni d'opera e di concerti, oltrechè del Coro
amatoriale I Sancarlini. Nel corso della sua carriera ha avuto modo di
collaborare con importanti istituzioni in Italia e all'estero, dal Teatro alla Scala
all'Accademia di Santa Cecilia, dalla Sidney Oera House alla Melbourne Symphony
e alla New York University. È direttore musicale e fondatrice dell'Alma Mahler
Sinfonietta, orchestra al femminile che propone la musica scritta e realizzata
dalle donne.
Pianista
e compositore inglese, Huw
Warren è un artista
riconosciuto per la sua originalità e per la carica innovativa. Il suo
approccio versatile, passionale, innovativo al pianoforte non conosce confini,
essendo capace di attraversare tutti gli stili musicali.
Scomparso
nel 1991, compositore e critico musicale, Gino
Negri abbracciò con passione le avanguardie artistiche milanesi, come
membro della “Giovane scuola musicale di Milano”, interessandosi presto delle
commistioni tra teatro e musica. Divenuto amico di Paolo Grassi e Giorgio
Strehler, cominciò a collaborare con il Piccolo Teatro. Tra i suoi amici ed
estimatori anche Massimo Mila, Roberto Leydi e Luigi Pestalozza, oltre al
compositore Goffredo Petrassi. Negli anni Cinquanta si dedicò alla composizione
di almeno sette opere di teatro con musica per varie formazioni cameristiche.
Iniziò da quei lavori (in cui venivano allegramente inseriti elementi
canzonettistici del cabaret e del varietà) una riflessione originale di Negri
sulla canzone, vista come micro-melodramma compiuto. Cominciò anche una sua
speciale collaborazione con cantanti non ortodossi rispetto alla tradizione del
melodramma, con Ornella Vanoni e più tardi appunto con Milva. Il Diario dell’assassinata, si
situa in un momento particolare della produzione artistica di questo autore,
ultima opera in musica per il teatro da camera prima del lungo abbandono.
TEATRO DI SAN CARLO
Giovedì 17 aprile ore 18:00
Venerdì
18 aprile ore 20:30
direttore: Stefania
Rinaldi
voce solista: Maria
Pia De Vito
pianoforte: Huw
Warren
Solisti dell'Orchestra del Teatro di San Carlo
Anonimo Voccuccia de no pierzeco aperturo
Cipriano De Rore Ancor che col partire
Maria Pia De Vito – Huw Warren Odi
Quel Rossignolo di Sigismondo d'India
Johnn Dowland Flow,
my tears
Maria Pia De Vito – Huw Warren Variazioni su Amanti di
Benedetto Ferrari
Gino Negri Carlo
Gesualdo Principe di Venosa (Diario dell'Assassinata)
Biglietti: da 12 a 38 euro
Per informazioni: 081. 79.72.331 – 412, [email protected]
A.B.