martedì 4 marzo 2014

“Veronica Franco” di Fabio Vacchi in prima assoluta a Milano

Venerdì 7 e domenica 9 marzo, l’Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”, diretta da Claire Gibault, eseguirà il melologo di Vacchi, commissionato da laVerdi, su testo di Paola Ponti. In programma anche la “Sinfonia n. 10” di Mahler

Una prima assoluta e un debutto di prestigio. Per la Festa della Donna, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi eseguirà in prima assoluta Veronica Franco di Fabio Vacchi – da questa stagione “Compositore in residence” in largo Mahler – opera commissionata da laVerdi, su testo di Paola Ponti



Un appuntamento particolarmente significativo, in calendario venerdì 7 marzo alle ore 20.00 e domenica 9 marzo alle ore 16.00 all’Auditorium di Milano in largo Mahler, che vedrà il debutto, sul podio de laVerdi, di Claire Gibault, direttore francese al femminile apprezzata in tutto il mondo, collaboratrice di Vacchi di lunga data. Sul palco anche il soprano israeliano Talia Or. La seconda parte del programma vedrà la continuazione del percorso mahleriano de laVerdi, con l’esecuzione della Decima sinfonia del compositore boemo (versione Barshai).

Venerdì 7 marzo, nel Foyer del primo piano dell'Auditorium (ore 18.00, ingresso libero),  guida all’ascolto con Fabio Vacchi che presenterà al pubblico la sua opera Veronica Franco


Veronica Franco
Tema femminista per l’8 marzo, prima composizione come composer in residence a laVerdi, l’opera è ispirata alla figura storica di Veronica Franco, grandissima poetessa e cortigiana nella Venezia del ‘500, che rivendicò nei suoi meravigliosi versi i diritti delle donne. Amata e ricercata da nobili e regnanti, fu perseguita dall’Inquisizione e assolta per l’intervento di un suo potente amante e - si dice, secondo un intreccio di storie non documentate ma attecchite nella memoria popolare con forte valore emblematico - di tutte le donne veneziane (comprese le mogli dei suoi amanti), che vedevano in lei un simbolo di emancipazione. Protagoniste tutte donne: il testo di Paola Ponti, in prosa, è affidato a una voce recitante, con inserzioni di versi originali destinati a un soprano (Talia Or), il tutto con un incessante sostegno orchestrale diretto da Claire Gibault. Il melologo è dedicato a Laura Dubini, giornalista del Corriere della Sera, alla quale sarà anche  rivolto un grosso progetto musicale e solidale nell’ambito dell’Expo 2015, che coinvolgerà un’opera di Vacchi su testo di Michele Serra per la voce di Lella Costa e la Scuola Italiana di Senologia, nonché le eccellenze scientifiche milanesi in nome di una green economy che crei le condizioni per una migliore qualità di vita, garantendo prevenzione e salute anche alle donne più disagiate, come carcerate, immigrate, disabili, anziane.

Il melologo è un genere caro a Vacchi, che l’ha molto frequentato e che lo considera particolarmente adatto per trovare un punto d’incontro tra tradizione e sperimentazione, nonché una sfida per riconquistare la comunicazione senza rinunciare alla raffinatezza e al rigore. Vacchi ama citare l’amore di Mozart per il melologo, che riteneva la più alta forma di teatro e si rammaricava che non gliene commissionassero. Tra i tanti melologhi di Vacchi La Giusta armonia diretta da Muti con i Wiener al Festival di Salisburgo (2006) e Prospero alla Scala diretto da Chailly (2009). Veronica Franco segue la lunghissima tournèe di un melologo in Francia su testo di Michele Serra tratto da un romanzo di Amos Oz (Soudain dans la forêt profonde), inaugurato nel febbraio 2013 alla Comédie Francaise alla presenza dello stesso Amos Oz, appositamente giunto a Parigi da Tel Aviv e approdato nel febbraio di quest’anno alla Salle Pleyel, di fronte a duemila spettatori che l’hanno accolto con grandissimo successo. In aprile, verrà eseguito un altro melologo su testo di Carofiglio al Teatro Petruzzelli di Bari

Claire Gibault. Nata a Mans, ha qui cominciato i suoi studi che ha poi proseguito al Conservatoire National Supérieur de Paris dove ha ricevuto il premio di Direzione d’orchestra, Armonia, Fuga e Contrappunto. Assistente di John Eliot Gardiner all’Orchestra de l’Opéra National de Lyon dal 1983 al 1989, è stata la prima donna a dirigere l’Orchestra del Teatro alla Scala e i musicisti della Philharmonie di Berlino. Direttrice musicale di “Musica per Roma” dal 2000 al 2002, è stata anche l’assistente di Claudio Abbado alla Royal Opera House di Londra, alla Scala e all’Opera di Vienna. Nel 2004 ha partecipato alla creazione dell’Orchestra Mozart di Bologna. Ha diretto nelle più grandi istituzioni musicali (tra le altre: Covent Gardner a Londra; Opera di Washington; Opéra Bastille, Théâtre du Châtelet, Salle Pleyel, Opéra Comique, Cité de la Musique a Parigi; Opéra de Marseille, Théâtre des Célestins a Lione, Festival d’Edinburgo, Festival di Glyndebourn) ed è stata invitata dalle più grandi orchestre (Halle Orchestra, Royal Scottish National Orchestra, Ireland National Symphonic Orchestra, Orchestra Sinfonica Nazionale de la RAI, Orchestre National de Belgique et l’Orchestre Philharmonique de Liège, l’Orchestre National de Bordeaux, l’Orchestre Philharmonique De l’Opéra de Nice, l’Orchestre National des Pays de la Loire, l’Orchestre de l’Opéra de Marseille, Copenhagen Phil, Våsterås Sinfonietta). Nel dicembre 2008 a diretto con successo a Strasburgo il concerto di chiusura della presidenza francese de l’Unione Europea con l’Orchcestra Filarmonica Slovacca in un programma dedica a Berlioz, con la cantante Anna Caterina Antonacci. Direttrice musicale di grandi istituzioni (Atelier Lyrique et Maîtrise de l’Opéra de Lyon, Orchestre de chambre de Chambéry, «Musica per Roma»), ha diretto numerosissime produzioni. Nel Giugno 2012 ha creato la Paris Mozart Orchestra, formazione di 40 musicisti con la quale si è esibita in una ventina di concerti all’anno nelle più importanti sale e festival francesi. Particolarmente attratta dalla creatività, collabora regolarmente con compositori contemporanei come Graciane Finzi, Wolfgang Rihm, Silvia Colasanti e soprattutto Fabio Vacchi, suo complice di lunga data. Oltre alla composizione della sua Station Thermal nel 1995, ha diretto la prima mondiale de Il letto della storia (Maggio Musicale Fiorentino) e la sua opera La Madre del Mostro a Siena con l’Orchestra della Toscana. Nel Gennaio 2014 a diretto il suo melologo Soudein dans la forêt profonde con la Paris Mozart Orchestra nella Salle Pleyel a Parigi. Nel Marzo 2014 dirigerà all’Opéra di Marsiglia la prima mondiale dell’opera Colomba, musica di Jean-Claude Petit, libretto di Benito Pelegrin.

Fabio Vacchi (Bologna 1949). I suoi lavori sono stati commissionati o diretti, tra gli altri, da Claudio Abbado, Roberto Abbado, Luciano Berio, Carlo Boccadoro, Riccardo Chailly, Myung Wun Chung, Ivan Fischer, Claire Gibault, Daniel Harding, Neville Marriner, Zubin Metha, Riccardo Muti, Antonio Pappano, Giuseppe Sinopoli. Ha collaborato con registi, attori, artisti e scrittori come Daniele Abbado, Gae Aulenti, Gianrico Carofiglio, Giorgio Barberio Corsetti, Patrice Chereau, Tonino Guerra, Yashar Kemal, Dacia Maraini, Franco Marcoaldi, Aldo Nove, Ermanno Olmi, Moni Ovadia, Amos Oz, Giulio Paolini, Arnaldo Pomodoro, Giuseppe Pontiggia, Roberto Roversi,Toni Servillo, Federico Tiezzi, Michele Serra. Alcune tra le opere per il teatro musicale: Girotondo, da Schnitzler (1982 Maggio Fiorentino);  Il Viaggio (1990, Comunale di Bologna);  La Station thermale (1993-95, Opéra de Lyon);  Les oiseaux de passage (1998, Opéra de Lyon); Il letto della storia (2003, Maggio Fiorentino); La madre del mostro (2007, Siena); Teneke (2007, Teatro alla Scala); Lo stesso mare (2011, Teatro Petruzzelli di Bari). Fra le opere strumentali: Briefe Büchners (1997 commissione di C. Abbado  per Berliner Festwochen); Dai calanchi di Sabbiuno (1997 commissione di C. Abbado, Salzbourg); Diario dello sdegno (2002, commissionato e diretto da R. Muti); Tre Veglie (2000 Festival di Salzbourg); Terra comune (2002, dir. Myung-Whun Chung, commissione di Berio per l’inaugurazione del Nuovo Auditorium di Roma); La giusta armonia (2006, dir. R. Muti, Festival di Salzbourg); Mi chiamo Roberta ( 2006, testo di A.Nove); Voci di notte (2006 dir. Zubin Metha, Firenze); Mare che fiumi accoglie (2007, dir. A. Pappano, S. Cecilia); Prospero o dell’Armonia (Melologo sinfonico, 2009, dir. R. Chailly, Filarmonica della Scala); Tagebuch der Empörung (2011, dir. R. Chailly, Gewandhaus Orchestra); D’ un tratto nel folto del bosco, melologo, testo di Amos Oz (2010, Moni Ovadia, Milano,  Festival MiTo); Notte italiana (2011, dir. David Atherton, London Sinfonietta); Il piacere di leggere, testo di  D. Maraini (2012, L’Aquila, dir. C. Gibault); Soudain dans la forêt profonde, melologo, testo di Amos Oz (2013-14, Parigi, Comédie Française, Salle Pleyel, cd a cura del Ministère de l'Éducation Nationale, destinato anche alle scuole di Francia).  L’11 marzo 2014 verranno eseguiti in prima mondiale i brani pianistici Tre post per Scarlatti,  a Madrid, per le celebrazioni scarlattiane, mentre il 14 aprile ci sarà la prima al Petruzzelli di Bari del melologo Il bordo vertiginoso delle cose, su testo di Gianrico Carofiglio. Sta terminando un brano sinfonico commissionato dal Gewandhaus di Leipzig per R. Chailly (esecuzione il 19-20 marzo 2015). La nuova opera Lo specchio magico, su testo di Aldo Nove, verrà allestita al Maggio Musicale Fiorentino nel 2015. Per l’Expo 2015 a Milano sta scrivendo un’Opera & Life su testo di Michele Serra e la voce di Lella Costa. È composer in residence al Teatro Petruzzelli di Bari e all’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.
Premi:
- Koussevitzky Prize in Composition (Tanglewood, USA, 1974);
- Primo premio al Concorso Gaudeamus (Olanda,1976);
- David di Donatello per il miglior musicista con la colonna sonora del film Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi (Roma, 2002);
 - Annual Lully Award per il miglior nuovo brano dell'anno eseguito negli Stati Uniti con il Quartetto n° 3;
- Premio Abbiati dell'Associazione Nazionale Critici Musicali per la migliore novità dell'anno 2003;
- Rdc Awards per la colonna sonora del film Gabrielle di Patrice Chéreau 2005;
- Nomination al David di Donatello per il miglior musicista con la colonna sonora del film Cento chiodi di Ermanno Olmi (Roma, 2007)
È membro onorario dell’Accademia Filarmonica Bolognese. È membro effettivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Paola Ponti  (Angera, Varese, 1968). Laureata in Architettura, si è formata poi alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano in Drammaturgia, e successivamente  alla New York University, città dove ha lavorato al LAMAMA Theatre diretto da Ellen Stewart. Ha messo in scena i seguenti testi:
- Due agosto, retroscena di una strage, spettacolo sulla strage di Bologna che ha visto una lunga turnée nelle principali stazioni italiane;
- Vincent Van Gogh, la lucida mente al Teatro Porta Romana di Milano;
- Io o della vita, al Teatro Verdi di Milano;
- Territori al Teatro Vascello di Roma;
- 1968, per il gruppo ATIR, regia di Serena Sinigaglia;
- Lo giuro mentivo, monologo con Roberto Herlitzka;
- Fidelio off, drammaturgia per l’opera di Beethoven, regia di F. Micheli;
- I nervi di Antigone, al Piccolo Ambra di Roma, regia di N. Martelli;
- Una Cena Armena, al Teatro Petruzzelli di Bari con la regia di Danilo Nigrelli.
Ha curato traduzioni e adattamenti teatrali, tra i quali ricordiamo: Arancione bruciato di E.L. Manner, regia di C. Back; Danny e il profondo mare blu, di P.Shanley, regia di P.Sepe; Hospitality suite di Roger Rueff, regia di D. Nigrelli;  L’amante di Harold Pinter, regia di D. Nigrelli. Fondatrice del gruppo Teatro Civile, insieme con Edoardo Erba, Raffaella Battaglini, Alessandro Trigona Occhipinti e Marcello Isidori (che ha vinto il Premio Hystrio 2002 per la rassegna Scrittori per la Pace) e, nel 2011, del gruppo Màlbeck Teatro, con Danilo Nigrelli e Annita Corbetta.

Talia Or (Gerusalemme, 1977). Ha debuttato nell'estate del 2009 come Sacerdotessa in Aida sotto la direzione di Carlo Rizzi al Festival di Bregenz e in un gala lirico della Bayrische Rundfunk al Castello Aschaffenburg. Di rilievo, nella stagione 2008/09, sono stati il suo debutto nel ruolo Elizabeth Zimmer in Elegy for young lovers di Henze al Teatro Arriaga di Bilbao (Direttore Pierre Luigi Pizzi); il debutto come Adina allo Staatstheater am Gärtnerplatz di Monaco, così anche il ruolo di Fanciulla primo fiore sotto la direzione di Lorin Maazel in una nuova produzione di Parsifal di Wagner al Palau de les Arts di Valencia. Nel giugno 2008, ha debuttato con Zubin Mehta, che l'ha chiamata per l’apertura World-Exhibition a Saragozza (Mahler - Sinfonia n. 2) e per un tour in Israele con concerti a Tel Aviv, Gerusalemme e Haifa (Bach - Cantate). Durante la stagione 2007/08 si è esibita regolarmente all Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera. Nella serie del Königskinder di Humperdinck ha cantato ancora una volta il ruolo del bambino, per cui è stata acclamata come straordinario talento lirico dopo la prima nel 2005. Successivamente ha ricoperto il ruolo principale in Alice nel paese delle meraviglie di Unsuk Chin. Sotto la direzione di Peter Schreier ha debuttato al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino nell’Oratorio di Natale di Bach. Allo Staatstheater am Gärtnerplatz è apparsa in ruoli come Valencienne (Lusitge Witwe), Rosina (Barbiere), Anna Reich (Lustige Weiber von Widsor) e Pamina (Il flauto magico). Talia Or ha cominciato lo studio del violino nel 1985 prima di decidere di studiare canto presso l'Hamburger Hochschule für Musik und Dramma nel 1997, dove ha vinto il Concorso Mozart così come il Concorso per la canzone sacra e oratorio nel 2002.  Nel repertorio concertistico ha interpretato opere classiche di Bach, Haendel e Mozart, nonché opere raramente eseguite di Bernstein (Messa, sotto la direzione di Ingo Metzmacher ad Amburgo), Ravel (Sheherazade) e Franck (Les Beatitudini). Due le registrazioni attualmente disponibili di Talia Or, entrambe dedicate al lavoro di Simon Mayr, contemporaneo Beethoven.  

Biglietti euro 31,00/13,00
Info e prenotazioni:  Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, laverdi.org


(comunicato stampa)