Dal 25 marzo al 6 aprile, l’opera di Bizet, assente dal palcoscenico del
Regio dal 1980, va in scena nell’allestimento della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe
Verdi” di Trieste con la regia di Fabio Sparvoli e la direzione di Patrick Fournillier
«Mettere in scena Les pêcheurs de perles mi è subito apparsa una sfida soprattutto da
un punto di vista drammaturgico, che non è inferiore a quello musicale:
l’Oriente fa da sfondo fascinoso e avvolgente a un classico triangolo amoroso
che in questo modo acquista tinte inusitate.
(Foto di F. Parenzan) |
Quest’opera si sviluppa infatti su
due piani ben distinti, uno onirico e uno realistico, a cui in scena
corrisponderanno movimenti differenti: nel primo caso mai interrotti e quasi
immersi in uno spazio liquescente, nel secondo aderenti alle pause e alla
velocità reali. Del resto l’indefinitezza è una cifra necessaria per
l’interpretazione scenica di quest’opera che volutamente non offre risposte
certe su molti particolari, specialmente per quanto riguarda il passato di
Nadir e Zurga e l’origine del loro amore per Leïla. È poi vero che Nadir ama
appassionatamente Leïla, ma è pur vero che nutre un affetto incondizionato per
Zurga, che a sua volta, pur soffrendo i morsi della gelosia, non fa chiaramente
capire chi ne sia effettivamente la causa, come appare lampante dal recitativo
e aria del terzo atto “L’orage s’est calmé”. Lo stesso rapporto
d’amicizia fra Nadir e Zurga, che ha sfumature certamente molto intimi ste –
come peraltro hanno spesso le amicizie maschili forti ma non per questo con
implicazioni erotiche – resta indefinito nel libretto e tale va lasciato anche
allo spettatore, che avrà così margini di libertà per interpretarlo. Ceylon poi
è un Oriente generico, esotico in quanto ai margini della reale consapevolezza
di quei territori da parte del pubblico di quel tempo e reso con altrettanta
genericità esoticheggiante da parte di Bizet, ma proprio per questo non fa che
contribuire al clima allusivo e onirico dell’opera. Quanto a Leïla, è la sua
figura che riporta tutto su un piano di concretezza e quindi di definitezza.
Così funziona Les pêcheurs de perles.
Non si deve dimenticare infatti che quest’opera nasce nell’apice del
grand-opéra alla vigilia della rivoluzione industriale e dell’Esposizione
parigina nel 1889, che segnano la nascita di un nuovo mondo che spazzerà presto
il recente passato. Proprio per questo lo spettacolo è pervaso da un senso di
disfacimento, di abbandono, quello di un mondo che non crede più a se stesso: e
non a caso un grande fuoco, simbolo di antiche ritualità e allo stesso tempo di
purificazione, lo cancellerà per lanciare, nell’alba del nuovo secolo, l’uomo
nuovo». Fabio Sparvoli
Debutterà martedì 25 marzo alle ore 20.00, al
Teatro Regio di Parma, Les pêcheurs de
perles opera in 3 atti di George Bizet su libretto di Eugéne Cormon e
Michel Carré. Assente dal palcoscenico del Regio dal 1980, l’opera sarà in
scena fino al 6 aprile nell’allestimento della Fondazione Teatro
Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste con la regia di Fabio
Sparvoli, le scene di Giorgio Ricchelli, i costumi di Alessandra
Torella, le luci di Jacopo Pantani e le coreografie di Anna Rita
Pasculli. Sul podio dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e del Coro
del Teatro Regio di Parma (quest’ultimo preparato da Martino Faggiani), Patrick
Fournillier. Nel cast vocale: Nino
Machaidze (Leïla), Dmitry Korchak (Nadir [nella recita del 31 marzo a sostenere il ruolo sarà Jesús León]), Vincenzo Taormina (Zurga) e Luca Dall’Amico (Nourabad).
Prima che si alzi il sipario, l’appuntamento di presentazione dell’opera, si terrà sabato 22 marzo
alle ore 14.00 al Ridotto del Teatro Regio, con ingresso libero fino a
esaurimento posti. Lo storico della musica Giuseppe Martini metterà in luce gli
aspetti salienti dell’opera. L’incontro sarà arricchito dall’esecuzione dal
vivo di alcuni brani, interpretati dal soprano Sungwon Hann, dal tenore Davide
Urbani e dal baritono Lorenzo Bonomi, allievi del Conservatorio di Musica “A.
Boito” di Parma, accompagnati al pianoforte da Yuna Saito e coordinati da
Donatella Saccardi.
Al termine dell’incontro, nell’ambito del Progetto di promozione
culturale, sabato 22 marzo alle ore 15.30 avrà luogo la prova generale
de Les pêcheurs de perles, dedicata
al pubblico delle associazioni. I biglietti riservati a coloro che non hanno
aderito al progetto saranno in vendita venerdì 21 marzo presso la Biglietteria
del Teatro Regio a partire dalle ore 10.30 (posto unico €10,00).
Per informazioni:
Biglietteria del Teatro Regio di Parma tel. 0521 203999 [email protected]
Promozioni e riduzioni (valide fino a esaurimento posti) per i giovani
tra i 18 e i 30, i giovani fino a 17 anni accompagnati da un familiare adulto
che acquista il biglietto, i lavoratori in stato di disoccupazione, cassa
integrazione, mobilità e gli abbonati Parma Calcio.
Adriana Benignetti