sabato 1 febbraio 2014

La Russian National Orchestra, Mikhail Pletnev e Roberto Cominati, Milano

Lunedì 3 febbraio alle ore 20.30, un concerto straordinario, presso l’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, celebrerà l’apertura dell’anno del turismo Italia-Russia
  

(Foto di Francesco Maria Colombo)
(Foto di Artyom Makeyev)


Sarà un debutto, quello della Russian National Orchestra sul palco di Largo Mahler, lunedì 3 febbraio alle ore 20.30. Prima orchestra indipendente della Russia, vincitrice nel 2004 del Grammy Award (prima orchestra russa a vincere il più ambito riconoscimento mondiale dell’industria discografica) la RNO è stata fondata nel 1990 da Mikhail Pletnev, celebre pianista e direttore d’orchestra. 


E sarà proprio Pletnev a guidare la compagine orchestrale in un concerto straordinario che intende celebrare l’apertura  dell’anno del turismo Italia-Russia. Interamente russo anche il programma della serata che vedrà l’esecuzione del Concerto per pianoforte e orchestra n. e in do minore op. 18 di Rachmaninov (nel quale, solista d’eccezione, sarà il pianista Roberto Cominati) e la Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64 di Čajkovskij.

  
Fin dal suo debutto a Mosca nel 1990, la Russian National Orchestra è richiestissima in tutto il mondo. L’Evening Standard ha commentato così il suo debutto ai BBC Proms di Londra nel 1996: “Ha suonato con tale accattivante bellezza che il pubblico ne è rimasto estasiato”. Nel 2004 l’orchestra è stata descritta come “un simbolo vivente di quello che c’è di meglio nell’arte russa” (Miami Herald) e “quanto di più vicino alla perfezione si possa immaginare” (Trinity Mirror). La Russian National Orchestra è stata la prima orchestra russa a suonare in Vaticano e in Israele e, inoltre, mantiene un nutrito programma internazionale di tournée, esibendosi in Europa, Asia e nelle Americhe. L’Orchestra è ospite frequente dei festival più prestigiosi e dal 1999 si produce in una serie annuale di concerti negli Stati Uniti. La RNO vanta una grande popolarità tra il pubblico radiofonico di tutto il mondo e i suoi concerti vengono regolarmente trasmessi dalla National Public Radio negli Stati Uniti e dalla European Broadcasting Union. La rivista Gramophone ha definito il primo cd della RNO (1991) “un’esperienza che ispira soggezione; è possibile che degli esseri umani possano suonare così?”, definendola come la migliore registrazione della Patetica di Tchaikovsky della storia. Da allora l’Orchestra ha inciso più di 70 dischi per le etichette discografiche Deutsche Grammophon e PentaTone Classics, collaborando con direttori che includono il suo fondatore e direttore artistico Mikhail Pletnev, Vladimir Jurowski, Mstislav Rostropovich, Kent Nagano, Alexander Vedernikov e Paavo Berglund. Nel 2003 l’Orchestra ha firmato un nuovo contratto con l’etichetta PentaTone Classics. Uno dei primi risultati di questa collaborazione – una registrazione di Pierino e il lupo di Prokofiev e di Wolf Tracks di Beintus con la direzione di Kent Nagano – si è aggiudicata il Grammy Award nel 2004, rendendo la RNO la prima orchestra russa a vincere il più ambito riconoscimento mondiale dell’industria discografica. Unica tra le principali orchestre russe, la RNO è indipendente dal governo e ha sviluppato una propria struttura peculiare. I suoi programmi artistici vengono ideati e guidati da un organismo interno - il Conductors’ Collegium - un gruppo di direttori di fama internazionale che se ne dividono il podio. Un’altra innovazione della RNO è il Cultural Allies, un progetto continuamente rinnovato che comprende scambi tra artisti in Russia e in Occidente e la commissione di nuovi lavori. La Russian National Orchestra è un’istituzione che si avvale del contributo di privati ed è governata da un comitato multinazionale di fiduciari di spicco. Le fondazioni affiliate comprendono il Russian National Orchestra Trust (UK), la Russian Arts Foundation e l’American Council of the RNO.

Mikhail Pletnev è un artista il cui genio come pianista, direttore d’orchestra e compositore incanta e sbalordisce il pubblico di tutto il mondo. Al suo talento musicale, Mikhail Pletnev unisce una potenza tecnica strabiliante, di grande impatto emozionale; la sua ricerca interpretativa è tesa a fondere istinto ed intelletto. Alla tastiera, così come sul podio, Mikhail Pletnev è riconosciuto come uno dei più raffinati artisti del nostro tempo. Pletnev è stato vincitore, a soli 21 anni, del Concorso “Medaglie d’Oro” e del primo premio al Concorso Internazionale Tchaikovsky (una vittoria che gli ha regalato la celebrità in tutto il mondo). Nel 1988 è stato invitato a esibirsi al lo storico summit di Washington, dove ha stretto una salda amicizia con Mikhail Gorbachev. Nel 1990 è riuscito a fondare la Russian National Orchestra, prima orchestra indipendente della storia della Russia: un progetto sicuramente rischioso, nonostante l’importante sostegno di Gorbachev, realizzato grazie  alla fama raggiunta e alla totale dedizione. Molti dei più bravi musicisti russi, condividendo la sua visione di un nuovo modo di fare arte, si sono uniti a lui per promuovere la Russian National Orchestra. Sotto la sua direzione, la RNO raggiunge in pochi anni una posizione prestigiosa tra le orchestre più importanti del mondo. Mikhail Pletnev considera la Russian National Orchestra come una delle sue gioie più grandi e, ancora oggi, ricopre la carica di Direttore Artistico e Direttore Principale. Nel 2006 è stato fondato il Mikhail Pletnev Fund for the Support of National Culture, organizzazione no-profit a sostegno di importanti iniziative e progetti culturali, tra cui il Volga Tour della RNO ed il Mikhail Pletnev Beethoven Project, in collaborazione con Deutsche Grammophon. In qualità di direttore ospite, Mikhail Pletnev appare regolarmente con orchestre quali la Philharmonia di Londra, la Mahler Chamber Orchestra, la Filarmonica di Tokyo, l’Orchestra del Concertgebouw, la London Symphony Orchestra, la Filarmonica di Los Angeles e l’Orchestra Sinfonica di Birmingham. Nel 2008 è stato nominato Direttore Ospite Principale dell’Orchestra della Svizzera Italiana a Lugano. Come pianista solista e interprete di recital, Pletnev appare regolarmente nelle capitali musicali di tutto il mondo. Le sue registrazioni e le sue performance hanno dimostrato che egli è un interprete eccezionale di un vasto repertorio.  Le registrazioni di Mikhail Pletnev per Deutsche Grammophon hanno ricevuto numerosi premi tra i quali un Grammy Award nel 2005 per il cd che contiene il suo arrangiamento per due pianoforti della Cenerentola di Prokoviev, eseguito con Martha Argerich. Il cd gli Studi Sinfonici di Schumann (2004) e le sue registrazioni dei Concerti per pianoforte n.3 di Rachmaninov e Prokoviev con la Russian National Orchestra diretta da Mstislav Rostropovich (2003) hanno ricevuto la nomination per i Grammy Awards. L’album contenente le Sonate per pianoforte di Scarlatti (Virgin/EMI) ha invece ricevuto il Gramophone Award nel 1996 e, a tal proposito, il BBC Music Magazine ha scritto: “un modo di suonare il pianoforte sublime … questa interpretazione da sola sarebbe sufficiente per garantire a Pletnev un posto tra i più grandi pianisti mai conosciuti”. Nel 2007 Mikhail Pletnev ha registrato tutti i Concerti per pianoforte di Beethoven per Deutsche Grammophon e il cd contenente i Concerti n. 2 e n. 4 è stato nominato “Miglior registrazione di concerto del 2007” dalla Tokyo Record Academy. Le opere composte da Mikhail Pletnev comprendono Classical Symphony, Triptych Symphony Orchestra, Fantasy on Kazakh Themes e Capriccio for Piano and Orchestra. Le sue impareggiabili trascrizioni per pianoforte de Lo Schiaccianoci e de La Bella Addormentata di Tchaikovsky sono state selezionate, insieme con la sua interpretazione del Secondo Concerto per Pianoforte e delle Stagioni di Tchaikovsky, per l’antologia Great Pianists of the 20th Century (Philips Classics). Figlio di musicisti, Mikhail Pletnev ha diretto e imparato a suonare molti strumenti sin da bambino e, giovanissimo, si è diplomato al Conservatorio di Mosca. Oggi è uno degli artisti più rinomati ed influenti della Russia. Membro del Consiglio Culturale Russo, nel 2007 ha ricevuto il Premio Presidenziale per i suoi contributi alla vita artistica della Nazione. Per lui i ruoli artistici di pianista, direttore e compositore sono indivisibili. Si considera, semplicemente, un musicista.

Roberto Cominati All’indomani del suo recital al Festival di Salisburgo, così scriveva la Salzburger Nachrichten: «...Inesauribili i suoi colpi sfumati quando esplora la preziosità di Debussy nella sua incantevole atmosfera di suono, affascinante la mistura di calore e di fine tecnica nel Tombeau de Couperin di Ravel, memorabile la sua passionale freddezza nell’ondeggiante e poco profonda trascrizione della Valse…». Nato a Napoli nel 1969, Roberto Cominati ha cominciato giovanissimo lo studio del pianoforte, partecipando già dal 1976, con i più alti riconoscimenti, ai più importanti concorsi pianistici italiani, ottenendo a otto anni l’ammissione per meriti speciali al Conservatorio S. Pietro a Majella. Ha studiato dal 1984 con Aldo Ciccolini all’Accademia Superiore di Musica “Lorenzo Perosi” di Biella e dal 1989 con Franco Scala all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola. Vincitore nel 1991 del Primo premio al Concorso Internazionale “Alfredo Casella” di Napoli, nel 1993 si è imposto all’attenzione della critica e delle maggiori istituzioni concertistiche europee con il Primo premio al Concorso Internazionale “Ferruccio Busoni” di Bolzano. Nel 1999 ha ottenuto il Prix Jacques Stehman del pubblico della RTFB e della TV5 France, nell’ambito del Concours Reine Elisabeth di Bruxelles. Dopo i premi prestigiosi, Roberto Cominati ha intrapreso una carriera intelligente, senza disperdersi in attività frenetica ma privilegiando orchestre e direttori di rango, un repertorio stimolante e persino alcune passioni extramusicali, come quella del volo, che testimoniano una grande apertura mentale. Ospite delle più importanti società concertistiche italiane e di istituzioni quali laVerdi di Milano, il Teatro alla Scala di Milano, il Comunale di Bologna, la Fenice di Venezia, il Maggio Musicale Fiorentino, il San Carlo di Napoli, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, l’Accademia Chigiana di Siena, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, ha suonato al Théâtre Châtelet di Parigi, al Kennedy Center di Washington, al festival di Salisburgo, alla Beijing Concert Hall, alla Konzerthaus di Berlino, e ancora in Inghilterra, Giappone, Australia, Belgio, Olanda, Finlandia. Spagna. Ha collaborato con molti celebri direttori d’orchestra, fra i quali sir Simon Rattle, Andrey Boreyko, Leon Fleisher, Daniel Harding, Yuri Ahronovitch, David Robertson, Aleksandr Lazarev. Nel gennaio 2013 ha debuttato a Monaco, ottenendo un grande successo personale che gli è valso un immediato reinvito per il 2014. Ha inciso per Amadeus Elite l’integrale pianistica di Maurice Ravel uscita in 2 cd nel gennaio 2012, suscitando un grande successo di critica e ottenendo, tra le altre, le prestigiose 5 stelle della rivista Musica.

Biglietti euro 20,00/15,00/10,00

Per informazioni e prenotazioni:
Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org

Adriana Benignetti