Sabato 15 e domenica 16 febbraio il violinista eseguirà il “Concerto in re maggiore op. 77”
di Johannes Brahms. Sul podio, Yutaka Sado
Sabato 15 febbraio
ore 20.30 e domenica 16 febbraio ore 18.00 nuovo appuntamento della Stagione Sinfonica del Teatro
di San Carlo. Violino solista David Garrett, classe 1980, artista sui
generis che ama mescolare classica e crossover e sensibile al fascino del
grande schermo Garrett è, infatti,
protagonista del film di Bernard Rose Il violinista del Diavolo
che racconta la vita di Niccolò Paganini, in uscita nei cinema a fine
febbraio.
Figlio di un giurista tedesco e di una ballerina americana Garrett è
un ex bambino prodigio: a soli quattro anni inizia a suonare il violino e già
all’età di dieci anni debutta con la Filarmonica di Amburgo. A tredici è
l’artista più giovane a firmare un contratto esclusivo con la casa discografica
Deutsche Grammophon. Frequenta la Juillard School e conquista il primo premio
al rinomato concorso di composizione della prestigiosa istituzione americana.
Che si tratti di suonare musica classica con le maggiori orchestre sinfoniche
al mondo o di concerti negli stadi, Garrett riesce a far convivere al meglio
nel suo essere artista rigore,
popolarità, arte e logica commerciale. Sul podio a guidare questo straordinario
solista e l'Orchestra del Teatro di San Carlo il direttore giapponese Yutaka Sado, cresciuto nella fucina artistica di Lenny Bernstein e Seiji Ozawa. Nel
corso della sua carriera Sado ha collaborato regolarmente con le principali
orchestre tedesche, dai Berliner Philharmoniker
alla Staatskapelle di Dresda, dalla Filarmonica di Amburgo alla Mahler
Chamber Orchestra. In Italia ha diretto l’Orchestra
Nazionale
di Santa Cecilia, l'Orchestra della RAI di Torino, laVerdi di Milano e l’Orchestra del Maggio Musicale
Fiorentino. In programma il Concerto
in Re maggiore per violino e orchestra op. 77
di Johannes Brahms
e la Sinfonia n°8 in sol maggiore op. 88 di Antonín Dvořák.
Composto nell'estate del 1978 il Concerto in re maggiore op. 77 di Brahms è fissato nella più classica delle
strutture, allegro - adagio – allegro, così come classica
è la luce che illumina tutto
l'intera composizione. Se nel primo movimento trovano spazio insieme intimismo
e solennità di respiro, tipici dei concerti per violino, nell'adagio centrale
troviamo nostalgici riferimenti mozartiani mentre il canto del violino si
spinge alla semplicità d'impianto di un
Vivaldi. Infine, un rigoroso allegro conclusivo
nel solco di quei modi ungheresi cari a tutta la classicità viennese:
civiltà che trova nel Concerto per violino di Brahms una delle sue
ultime e più commoventi reviviscenze. L'Ottava Sinfonia di Dvořàk risale
al 1889. Composta in poco più di due mesi ed eseguita per la prima volta a
Praga il 2 febbraio 1890 sotto la direzione dello stesso autore, l'Ottava
Sinfonia appartiene dunque alla piena maturità del compositore e ne esprime
alcuni degli elementi più tipici: divisione quattro movimenti, con
un’alternanza equilibrata di momenti di maggiore tensione nei tempi estremi, di
distensione lirica e di movenze di danza in quelli centrali. La composizione è fortemente impregnata di
ritmi e melodie popolari con i suoi richiami pastorali alla vita paesana e alla
tradizione del folklore. La felicità melodica e la cura della strumentazione
conferisce a questa Sinfonia un carattere di gradevolezza e di brillantezza non
comune.
Teatro di
San Carlo, Napoli
Sabato
15 febbraio ore 20.30
Domenica 16 febbraio ore 18.00
Direttore: Yutaka Sado
Violino: David Garrett
Orchestra del Teatro di San Carlo
Johannes Brahms, Concerto in Re maggiore per
violino e orchestra op. 77
Antonín Dvořák, Sinfonia n.8 in sol maggiore
op. 88
Biglietti da 15 a 60 euro
Per
info e prenotazioni:
0817972331-412, [email protected]
(comunicato stampa)