Tutti i musicisti insieme al Presidente Federico Ghizzoni e al Direttore
Artistico Ernesto Schiavi piangono la scomparsa del grande musicista, che fondò
l’orchestra nel 1982
La scomparsa del
Maestro Claudio Abbado –“Claudio”, come voleva essere chiamato da tutti – è
stata accolta con profondo dolore dai musicisti della Filarmonica della Scala,
dal Presidente Federico Ghizzoni e dal Direttore Artistico Ernesto Schiavi.
Si
tratta di una perdita incalcolabile per la musica e la cultura non solo
italiane: Claudio Abbado resterà non solo uno dei massimi direttori d’orchestra
di tutti i tempi ma anche un esempio limpidissimo della possibilità di
conciliare la continuità con la tradizione e la passione per il futuro, le
radici italiane e la dimensione internazionale. Fu lui, meraviglioso
interprete dell’opera italiana, a portare per primo alla Scala l’integrale
delle Sinfonie di Mahler. Proprio da questa volontà di allargare il repertorio
si sviluppa il progetto della Filarmonica della Scala, orchestra indipendente e
democratica, fondata insieme ai professori d’orchestra all’insegna di
quell’idea di “fare musica insieme” che sarà alla base della nascita di tante altre
orchestre, dalla European Union Youth Orchestra alla Gustav Mahler
Jugendorchester e all’Orchestra Mozart. Proprio con la Mozart la Filarmonica ha
condiviso i leggii per la Sesta di Mahler diretta da Abbado nello storico
concerto del suo ritorno alla Scala il 30 ottobre 2012 con Daniel Barenboim al pianoforte.
(comunicato
stampa)