Il più grande
rossiniano – Il più grande verdiano – Il più grande mahleriano
La
sua Cenerentola è stata fantastica, e ha contribuito alla riscoperta
del compositore pesarese.
Ha
portato alla Scala Mahler e lo ha fatto conoscere al grande pubblico. Nel
suo primo concerto sinfonico alla Scala ha diretto la Seconda
sinfonia.
Memorabile
il Don
Carlo con Ronconi, che fu una pietra miliare, e il Ballo
in maschera. E poi il Macbeth eSimon Boccanegra con Strehler.
Il
grande rapporto con Pollini.
L'intenso
rapporto con la
Scala e Milano, la sua città che molto ha
amato.
L'amore
per la musica
contemporanea e soprattutto la
collaborazione con Nono.
Di
lui è stata straordinaria l'illuminata e al contempo artistica
managerialità, la sua capacità di fondare orchestre, formarle e dirigerle. Un assemblatore.
La
fondazione dell’orchestra
Filarmonica della Scala è uno dei più grandi
regali che ha fatto a Milano.
Il
lavoro a Vienna con i Wiener e la
rivoluzione con i Berliner,
il passaggio da Karajan al suo stile, ha cambiato lo stile di un’orchestra e
non di un’orchestra qualunque.
Riuscire
a cambiare e trasformare i Berliner è stato epocale.
Il
suo ritorno alla Scala nel 2012.