«Questa mattina alle 8.30 è morto serenamente circondato
dalla sua famiglia. Le informazioni relative alle esequie verranno comunicate
successivamente»
È una breve nota,
quella fatta arrivare dalla segreteria di Claudio
Abbado, che si è spento questa mattina presto a Bologna. Il Maestro, che a
giugno avrebbe compiuto 81 anni, era stato nominato senatore a vita lo scorso
30 agosto: negli ultimi mesi le sue condizioni di salute lo avevano già costretto
a cancellare moltissimi impegni.
«La cultura è come la vita e la vita è bella».
«La cultura permette di distinguere tra bene e male, di giudicare chi ci governa. La cultura salva».
«Ho
seguito un percorso fatto di studio ed esperienza, e di attraversamenti delle
diverse civiltà in cui ho vissuto e lavorato. Ho capito di essere molto
fortunato. Non solo per le cose belle che ho avuto: la musica, i figli, l'amore
per la vita. Ma anche per l'operazione che ho subito, che mi ha costretto a
rallentare i ritmi di lavoro e a farmi vedere con più chiarezza che cos'è
importante».
«Il mio soggiorno in Venezuela, dove la musica ha una valenza sociale
enorme, e dove sono nate centinaia di orchestre giovanili, mi ha riconfermato
che la musica salva davvero i ragazzi dalla criminalità, dalla prostituzione e
dalla droga. Li ho visti, facendo musica insieme trovano se stessi».
Claudio
Abbado (Milano, 26 giugno 1933 – Bologna, 20 gennaio 2014) ha debuttato nel 1960
al Teatro alla Scala di Milano, di cui è stato direttore musicale dal 1968 al
1986. Dal 1986 al 1991 è stato direttore musicale della Staatsoper di Vienna e
dal 1987 Generalmusikdirektor della città di Vienna.
Nel 1988 ha fondato il Festival Wien
Modern, manifestazione di musica contemporanea, ampliatasi nel tempo fino ad
includere diversi aspetti dell’arte e dal 1991 anche un concorso internazionale
per giovani compositori. Ha diretto la Berliner Philharmonisches Orchester per
la prima volta nel 1966. Nel 1989 l’Orchestra lo ha eletto direttore artistico.
Nel 1994 Claudio Abbado è stato nominato direttore artistico del Festival di
Pasqua di Salisburgo. A completamento delle produzioni liriche e dei
concerti sinfonici, ha inserito un ciclo di musica da camera contemporanea, un
premio per una composizione musicale e un premio per un’opera letteraria.
Claudio Abbado ha sempre sostenuto i giovani talenti. Nel 1978 ha fondato la
European Community Youth Orchestra, nel 1981 la Chamber Orchestra of Europe e
nel 1986 la Gustav Mahler Jugendorchester dalla quale si è costituita la Mahler
Chamber Orchestra.
Dal 2003 è impegnato con la nuova Orchestra del Festival di
Lucerna, complesso appositamente creato per Arturo Toscanini prima della guerra,
e ha tenuto la prima serie di concerti alla guida della nuova Orchestra
nell’agosto 2003; la formazione è composta dalla Mahler Chamber Orchestra, da
alcune prime parti dei Berliner e dei Wiener Philharmoniker, da solisti di fama
internazionale, dall’Ensemble Sabine Meyer, dall’Hagen Quartett e da elementi
dell’Alban Berg Quartett. Nasce poi a Bologna nel 2004 l’Orchestra Mozart, di
cui è direttore musicale e artistico.
Nel novembre di quell’anno,
presso l’Accademia Filarmonica di Bologna, è stato insignito del Premio
Kythera, che ha devoluto in borse di studio a due giovani musicisti della nuova
orchestra. A Caracas e a l’Havana, nel gennaio 2005, Abbado inizia a fare
musica con l’orchestra Simon Bolivar alla quale si sono aggiunti giovani di
tutti i paesi del Sudamerica, per dare vita all’Orquesta de Jovenes
Lanitoamericanos, una formazione multiculturale e multirazziale di ben 285
elementi tra i 15 e i 24 anni.
Quest’esperienza si inserisce nella mastodontica
iniziativa portata avanti da trent’anni da José Antonio Abreu, che coinvolge
duecentoquarantamila (240.000!) giovani musicisti, molti dei quali tolti dal
mondo poverissimo dei barrios e delle favelas, a cui è stata data la
possibilità di ricevere degli strumenti e un’adeguata educazione. Fra le incisioni
discografiche di Claudio Abbado ricordiamo l’integrale delle opere sinfoniche
di Beethoven, Mahler, Mendelssohn, Schubert, Ravel, Cajkovskij, Prokof’ev,
opere di Verdi, Rossini, Mozart e Wagner. Nel 2000 è uscita l’edizione
integrale delle Sinfonie di Beethoven con i Berliner Philharmoniker, acclamata
quanto la serie di esecuzioni dal vivo delle Sinfonie e dei Concerti per
pianoforte di Beethoven tenutesi a Roma e a Vienna nel febbraio 2001,
realizzate in DVD. Le sue incisioni hanno ricevuto i premi più prestigiosi:
International Grammy Award, Grand Prix International du Disque, Diapason d’or,
Record Academy Prize, Stella d’oro, Orphée d’or e Grand Prix de la Nouvelle
Académie. Claudio Abbado ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio
Freud, la Gold Medal of the International Gustav Mahler Society, l’Ehrenring
(1973), la Medaglia d’Oro Nicolai dei Wiener Philharmoniker (1980), la Mozart
Medaille , la Mahler Medaille , la Schubert Medaille, l’Ehrenring der Stadt
Wien, il Premio Nonino (1999).
La Repubblica Italiana lo ha insignito della
Gran Croce Ordine al Merito e della Medaglia d’oro ai Benemeriti della cultura
e dell’arte, quella francese della Grand Croix de la Légion d’Honneur, la
Repubblica austriaca della Grosse Goldenes Ehrenzeichen. In Germania ha
ricevuto la Grosse Verdienstkreuz e l’Ernst-von-Siemens-Musikpreis, è stato
eletto “direttore dell’anno” dalla stampa tedesca (2001), gli è stato
consegnato il Würth-Preis della Jeunesses Musicales e il premio della critica “Kritikerpreis
des Verbandes der deutschen Kritiker” (2002). Nello stesso anno il
Presidente della Repubblica Federale Tedesca, per l’alto valore del lavoro
artistico svolto a Berlino, lo ha insignito del massimo riconoscimento dello
stato: Das Grosse Verdienstkreuz mit Stern. Nel maggio 2004 gli è stato
conferito la “Ernst Reutter Plakette” della Città di Berlino. Nel 2003 ha
ricevuto la Medaglia d’Oro della Royal Philharmonic Society London, il
prestigioso Praemium Imperiale della Japan Arts Association e il premio della
critica musicale italiana “Franco Abbiati”. Le Università di Cambridge,
Aberdeen, Ferrara e della Basilicata gli hanno conferito la laurea honoris
causa.
(biografia tratta dal sito ufficiale
di Claudio Abbado)