Martedì 10 dicembre alle ore 20.30,
presso la Basilica di San Marco, con “The Messiah” di Händel, per il tradizionale “concerto di Natale” della Società del Quartetto. Solisti:
Johannette Zomer, Maarten
Engeltjes, Jörg Dürmüller e Klaus Mertens
Il
concerto di Natale con Ton Koopman e i suoi ensemble di Amsterdam è diventato
una sorta di tradizione, alla quale il pubblico del Quartetto è legato con
particolare affetto.
Quest’anno l’incontro con Koopman avviene nel segno del
grande oratorio di Händel, uno dei lavori più spettacolari a cui sia possibile
assistere in una sala da concerto. A Milano forse il pubblico non si alzerà in
piedi al momento dell’Alleluja, come avverrebbe in qualunque sala
d’Inghilterra; tuttavia, non mancherà di
seguire con attenzione l’avvincente sequenza di arie e di cori, che fin dal
giorno della prima esecuzione a Dublino il 13 aprile 1742 hanno trascinato fino
all’entusiasmo gli spettatori di ogni ordine e grado. Il Messiah è forse il più imponente affresco biblico messo in musica
in Occidente e ha rappresentato un modello per tutti i compositori che abbiano
cercato, dopo di Händel, di raccontare con la musica un episodio o un
personaggio di carattere sacro.
Ton Koopman è nato a Zwolle in Olanda. Si è
formato alla scuola organistica di Simon Jansen e a quella clavicembalistica di
Gustav Leonhardt. Dopo aver ricevuto il “Prix d’Excellence” per l’organo e per
il clavicembalo e il primo premio al Concorso Internazionale di Clavicembalo di
Bruges, ha intrapreso la carriera solistica. Musicologo, noto per il suo
costante lavoro di ricerca sulle fonti storiche, ha lavorato all’edizione
completa dei Concerti per organo di
Händel, ha curato l’edizione del Messiah
di Händel e del Giudizio Universale
di Buxtehude. È docente di clavicembalo al Conservatorio Reale dell’Aia,
professore all’Università di Leiden e membro onorario della Royal Academy of
Music di Londra. Nel 2000 è stato insignito della laurea honoris causa
dall’Università di Utrecht. È inoltre presidente dell’“International Dietrich
Buxtehude Society” e direttore artistico del festival francese “Itinéraire Baroque”.
Ha fondato il complesso “Musica Antiqua” e, nel 1979, The Amsterdam Baroque
Orchestra. Dal 1994 al 2004 ha eseguito e registrato esecuzione l’integrale
delle Cantate sacre e profane di Bach
con Amsterdam Baroque Orchestra and Choir, progetto al quale si è affiancata la
pubblicazione, in collaborazione con il musicologo Christoph Wolff, dell’opera
editoriale Il mondo delle Cantate di Bach,
pubblicata in italiano a cura de I
Concerti del Quartetto in collaborazione con EDT. Dal 2005 lavora alla registrazione
dell’integrale dell’opera di Dietrich Buxtehude. Le sue incisioni hanno
raggiunto record di vendita. Ha meritato il premio Silver Phonograph delle case
discografiche olandesi. Nel 2003 ha fondato una propria etichetta discografica
“Antoine Marchand”. Ton Koopman svolge un’intensa attività come direttore
ospite con le principali orchestre in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone. Dal
2011 è “artist in residence” della Cleveland Orchestra. Nel 2012 ha ricevuto il
“Premio Buxtehude” della città di Lubecca e il “Premio Bach” della città di
Lipsia. Ton Koopman e l’Amsterdam Baroque Orchestra and Choir
sono stati ospiti delle Settimane Bach
nel maggio e nel novembre 1994 (1º e 2º ciclo), nel maggio e dicembre 1995 (3º
e 4º ciclo), 1997 (7º ciclo), 1998 (10º ciclo), 1999 (12º ciclo, per le Cantate
e l’Oratorio di Natale), 2000 (13º
ciclo - Passione secondo Marco e 14º
ciclo), 2001 (16º ciclo), 2002 (18º ciclo), 2004 (22° ciclo), e nel 2007, 2008,
2010, 2011 e 2012.
L’Amsterdam Baroque
Orchestra comprende
alcuni fra i migliori specialisti del barocco in ambito internazionale che si
riuniscono con regolarità sotto la direzione di Ton Koopman per provare nuovo
repertorio, dare concerti e completare le loro registrazioni. Sin dalla sua
fondazione, l’Amsterdam Baroque Orchestra si è dedicata allo stile antico, con
strumenti autentici (o copie fedeli), e si è esibita nelle maggiori sale
concertistiche delle capitali musicali in tutto il mondo. Koopman e Simon
Schoutens hanno fondato, per completare l’attività dell’Amsterdam Baroque
Orchestra, l’Amsterdam Baroque Choir (Maestro del Coro, Frank
Markowitsch). Il coro ha debuttato nel 1992 al Festival di Musica Antica di
Utrecht ottenendo grande successo con il Requiem
per 15 voci e i Vespri per 32 voci
di Biber entrambi eseguiti in prima moderna e registrati per Erato meritando il
Cannes Classical Award. Dal 1994 al 2004 Ton Koopman e l’Amsterdam Baroque
Orchestra & Choir hanno realizzato il più importante progetto discografico
degli anni ’90: l’esecuzione e la registrazione integrale di tutte le Cantate
bachiane sacre e profane che ha meritato il Deutscher Schallplattenpreis Echo
Klassik 1997 e il Prix de l’Académie du Disque Lyrique. Nel 2008 hanno ricevuto
il BBC Award e nel 2009, di nuovo l’Echo Klassik per il VII volume
dell’Opera-Omnia Edition di Buxtehude.
Johannette
Zomer, dopo gli inizi
come analista di laboratorio, nel 1990 ha avviato lo studio del canto con
Charles van Tassel allo Sweelinck Conservatorium di Amsterdam dove si è
diplomata nel 1997. Ha poi perfezionato la sua preparazione con Diane Forlano a
Londra, Claudia Visca a Wuppertal e Marlena Malas a New York. Con un repertorio
che spazia dalla musica medievale al periodo barocco fino a quello classico,
collabora regolarmente con specialisti del repertorio barocco quali Philippe
Herreweghe, Ton Koopman, Frans Brüggen, Gustav Leonhardt, René Jacobs, Reinard
Goebel, Ivor Bolton, Thomas Hengelbrock e Paul McCreesh e direttori quali Kent
Nagano, Daniel Harding, Ivan Fisher, Marcus Creed, e Valery Gergiev . È stata
inoltre ospite della Netherlands Bach Society (Vespri di Monteverdi) e
con l’Amsterdam Baroque Orchestra e Ton Koopman al Festival di Salisburgo (La
Resurrezione di Händel). In campo operistico, dopo il debutto con la
Nationale Reisopera nel Don Carlo di Verdi, ha partecipato alla
produzione di Salome di Strauss con Valery Gergiev, del Flauto Magico
curata da Ton Koopman e ha interpretato il ruolo di Euridice nell’Orfeo di
Monteverdi e Belinda in Didone e Enea di Purcell. In recital collabora
il tiorbista Fred Jacobs e lo specialista di fortepiano Arthur Schoonderwoerd. In
ambito discografico ricordiamo la recente incisione dedicata alle Cantate di
Bach con l’ensemble inglese Florilegium che ha meritato l’Edison Award, il CD With
Endless Teares con il tiorbista Fred
Jacobs e Love & Madness, un CD
dedicato alle arie di Händel con l’oboista Bart Schneemann. È stata ospite
delle Settimane Bach nel 2001 (15º e 16º ciclo), 2002 (17º ciclo) e 2003
(20° ciclo).
Nato
nel 1984 in Olanda, Maarten Engeltjes
ha iniziato a cantare a 4 anni in un coro di voci bianche. Nel 2007 si è
laureato con lode al Conservatorio di The Hague, dove ha studiato con Maria
Acda, Manon Heijne e Michael Chance. Al momento studia con Andreas Scholl e
Richard Levitt. Dopo il debutto a 16 anni nella Passione secondo Matteo, si è affermato a livello internazionale
quale interprete dei capolavori sacri di Bach e gli Oratori di Händel. Il suo repertorio affianca alla musica barocca
quella contemporanea. Tra gli impegni recenti i capolavori di Händel (Giulio Cesare con la Capella Cracoviensis a Cracovia, Rodelinda
al festival Via Stellae a
Santiago de Compostela, Rinaldo all’Opéra de
Lausanne, Ariodante con
Federico Sardelli al Festival
de l’Opéra baroque di Beaune e Dixit
Dominus con il Nederlands
Kamerkoor e Peter Dijkstra) e opere contemporanee quali L’Upupa di Hans Werner Henze con Markus
Stenz al Concertgebouw di Amsterdam, Dresdner
Requiem di Lera Auerbach con la Staatskapelle Dresden e Vladimir Jurowski.
Ha inoltre eseguito lo Stabat Mater di Pergolesi con Concerto
Köln, l’Artemisia
di Cavalli con La Venexiana, il Magnificat
di Bach con la Bergen Philharmonic e
Juanjo Mena, ed è stato protagonista di lunghe tournée europee con l’Akademie für Alte Musik Berlin e
Daniel Reuss (Messa in si minore di
Bach) e con Ton Kopman e l’Amsterdam Baroque Orchestra & Choir (Passione secondo Giovanni di Bach). È
stato ospite della Società del Quartetto di Milano nel 2011.
Jörg
Dürmüller è nato a
Berna. Ha iniziato gli studi al Conservatorio di Winterthur proseguendoli
all’Akademie für Musik und Theater di Amburgo. Ha inoltre partecipato a master
class con Christa Ludwig e Hermann Prey. Ha collaborato con direttori quali
Blomstedt, Eschenbach, Goebel, Gönnenwein, Hengelbrock, Hogwood, Jacobs, King,
Koopman, Neumann, Rilling, Schreier, Wakasugi, Weil e Zender. In campo
operistico ha debuttato nei teatri di Bielefeld e Brunswick. È stato poi membro
stabile della Volksoper di Vienna e solista ospite dei teatri di Amburgo,
Montpellier, Lipsia, Colonia, Siviglia, Strasburgo, del Teatro Real di Madrid e
dell?opera comique di Berlino nei ruoli di Ferrando nel Cosi fan tutte di Mozart e Bajazete nel Tamerlano di Händel. Nel ruolo prediletto dell’Evangelista nei
grandi Oratori e nelle Passioni di Bach, ha collaborato con
direttori e orchestre di primo piano tre cui quali Christoph Eschenbach,
Helmuth Rilling, Riccardo Chailly, René Jacobs, Ton Koopman, New York
Philharmonic, Münchner Philharmoniker, Gewandhaus di Lipsia. È stato ospite
delle maggiori sale da concerto (Carnegie Hall, Wiener Musikverein, Santa
Cecilia di Roma, Théâtre des Champs-Elysée e Théâtre du Chatelet Parigi) e di
festival quali BBC Proms alla Royal Albert Hall di Londra, Summer Festival
Tokyo, Junifestwochen a Zurigo, Schwetzinger Festspiele, Bachfest di Lipsia,
Ludwigsburg, Rheingau, Schleswig-Holstein, Innsbruck, Cremona, Montpellier,
Beaune, Wratislava Cantans e Festival di Epidauro ad Atene. Tra i prossimi
impegni ricordiamo il Judas Maccabaeus
di Händel con Concerto Köln e il NDR Radio Choir al Händel Festival di Halle e
la Nona Sinfonia di Beethoven con i
Wiener Philharmoniker. Jörg Dürmüller
ha partecipato a numerose produzioni televisive e radiofoniche. In campo
discografico ricordiamo la registrazione integrale delle Cantate di Bach e della Passione
secondo Matteo con Ton Koopman e l’Amsterdam Baroque Orchestra and Choir e la
prima registrazione della versione originale del 1841 dell’Olandese volante di
Wagner. Nel 2007 ha meritato l’ECHO-Award
per il ruolo di protagonista del Sardakai
di Krenek e il “Preis der Deutschen
Schallplattenkritik” per il ruolo di Pigmalione in Die schöne Galathée di Suppé diretto da
Bruno Weil. Dal 2010 è docente di canto nella sede di Friburgo del
Conservatorio di Losanna. Più volte ospite delle Settimane Bach, è stato ospite della Società del Quartetto
di Milano nel 2008.
Nato a Kleve, in Germania, Klaus Mertens ha ricevuto la prima
formazione musicale come sopranista. Successivamente ha studiato con Else
Bischof-Bornes, Jakob Stämpfli e Peter Massmann. Ha tenuto concerti nelle più
prestigiose sale europee, americane, giapponesi, e in Israele in collaborazione
con i maggiori direttori nel repertorio barocco e romantico quali Koopman,
Brüggen, McGegan, Herreweghe, Leonhardt, Harnoncourt, Blomstedt, Sir Roger
Norrington, Kent Nagano, Hans Vonk, Kenneth Montgomery, Ivan Fischer e Andris
Nelsons e orchestre di rimo piano quali Berliner Philharmoniker, Gewandhaus-Orchester Leipzig,
Dresdner Philharmonie, Concertgebouw Orchester Amsterdam, Tonhalle Orchester
Zürich, Jerusalem Symphony Orchestra, Saint Louis Symphony Orchestra, Chicago
Symphony Orchestra, Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra e numerosi ensemble
da camera. Con Ton Koopman ha
collaborato alla registrazione ed esecuzione integrale delle Cantate bachiane.
Il 28 luglio 2000 ha partecipato a Lipsia, nel 250º anniversario della morte di
Bach, all’esecuzione della Messa
in si minore trasmessa in mondovisione.
È inoltre ospite stabile dei più rinomati festival europei: Bach-Wochen di
Ansbach e Bach Tage a Berlino, Festival Händel di Oxford, Festival delle
Fiandre, Aix-en-Provence, Primavera di Praga, Schleswig-Holstein, Utrecht,
Salisburgo, Beaune, Lucerna, Ambronay. Dedica parte della sua attività alla
letteratura liederistica. Il suo repertorio include lavori da Monteverdi ai
compositori contemporanei, compresi alcuni testi che sono stati scritti
appositamente per lui. Svolge inoltre approfondite ricerche musicologiche al
fine di riportare alla luce opere inedite o di raro ascolto. Ospite delle Settimane Bach nel 1994 (1º e 2º ciclo), 1995 (3º e 4º ciclo), 1997 (7º ciclo), nel
1998 (10º ciclo), 1999 (12º ciclo), 2000 (13º e 14º ciclo), 2001 (16º ciclo),
2002 (18º ciclo), 2003 (19º ciclo) e 2004 (22° ciclo), è stato ospite della Società
del Quartetto di Milano nel 2006, 2008 e 2011.
Basilica di San Marco (piazza San
Marco), Milano
Martedì 10 dicembre 2013 ore 20.30
Händel
The Messiah HWV 56
Amsterdam Baroque Orchestra &
Choir
Ton Koopman direttore
Johannette Zomer soprano
Maarten Engeltjes alto
Jörg Dürmüller tenore
Klaus Mertens basso
Biglietti
da
€ 5 (giovani fino a 26 anni) a € 40
In vendita presso:
- Società
del Quartetto, via Durini 24, Milano, tel 02 76005500, lunedì – venerdì 13.30-17.30
- Call
center, tel. 89.24.24, lunedì – venerdì 8-20, sabato 8-15 (con carta di
credito)
- Siti
internet: www.quartettomilano.it e www.vivaticket.it (con carta di credito o
bancomat)
- punti vendita Vivaticket (elenco consultabile
su http://www.vivaticket.it/ricercaPunti.php)
- sul posto, da un’ora prima del concerto,
secondo disponibilità
Altre riduzioni per gruppi e
convenzioni speciali
(comunicato stampa)