Enrico Pieranunzi, Gabriele Pieranunzi e Alessandro Carbonare si
esibiranno in trio venerdì 13 dicembre alle ore 20.30. In Programma: Japlin,
Brubeck, Gershwin e Pieranunzi
«L’elemento decisivo nella formazione del nostro Trio è
stato Alessandro Carbonare, grandissimo clarinettista classico, come sappiamo,
ma anche appassionato di jazz. Quando abbiamo deciso di metterci insieme, c’è
stato il problema di cosa suonare. Io sono un jazzista e suono anche musica
classica, Gabriele ha una formazione violinistica rigorosamente accademica,
Alessandro è un po’ più ibrido, e così abbiamo deciso di “ibridizzare” anche il
programma. Ecco perché la prima idea è stata quella di chiamare questo
programma Rag, blues e altre storie, perché questo ci consentiva di
stare in quella terra di mezzo che sta fra la tradizione
classica europea e il jazz americano». Enrico
Pieranunzi
Un pianista jazzista di formazione classica, un
violinista (fratello del primo) di formazione rigorosamente accademica, primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, e il primo
clarinetto dell’Orchestra di Santa Cecilia: un trio insolito e interessante quello formato da Enrico
Pieranunzi, Gabriele Pieranunzi e Alessandro Carbonare, protagonisti del prossimo appuntamento, venerdì
13 dicembre alle ore 20.30, della Stagione di Musica da Camera dell’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia. Un concerto che sarà dedicato, come si evince dal
titolo della serata, Rag, blues e altre
storie ai “Grandi Padri” del ragtime e del jazz, Scott Joplin, Dave Brubeck e George Gershwin,
“rivisitati” per l’occasione da Enrico Pieranunzi. Di Brubeck sarà eseguito Points of Jazz, di Joplin The Easy Winners Bethena – a Concert Waltz; di Gershwin An American in Paris e Tre preludi… più uno e
dello stesso Pieranunzi Duke’s
Dream e Variazioni
sul tema di Gershwin.
Nato a Roma nel 1949, Enrico Pieranunzi è da molti anni tra i protagonisti più noti e
apprezzati della scena jazzistica internazionale. Pianista, compositore,
arrangiatore, ha registrato più di 70 CD a suo nome, spaziando dal piano solo
al trio, dal duo al quintetto e collaborando, in concerto o in studio
d’incisione, con Chet Baker, Lee Konitz, Paul Motian, Charlie Haden, Chris
Potter, Marc Johnson, Joey Baron. Tre volte miglior musicista italiano
nel “Top Jazz” annualmente indetto dalla rivista “Musica Jazz” (1989, 2003,
2008) e miglior musicista europeo nel 1997 (Django d’Or), ha portato la sua
musica sui palcoscenici di tutto il mondo esibendosi nei più importanti
festival internazionali, da Montreal a Copenaghen, da Berlino e Madrid a Tokyo,
Rio de Janeiro, Pechino. Del 2010 la sua prima tournée in Argentina/Uruguay,
che ha avuto un’eccezionale eco di stampa e di pubblico. Nell’ultimo decennio
ha intensificato la sua presenza negli Stati Uniti, partecipando tra l’altro ai
festival di San Francisco e Spoleto Usa (Charleston, North Carolina), che, nel
2007, ne ha dato un ritratto completo proponendolo in piano solo, duo e trio. È
regolarmente ospite dei pių prestigiosi club newyorchesi, in particolare del
Village Vanguard, dove, nel luglio 2010, ha registrato con Marc Johnson e Paul
Motian il suo “Live at the Village Vanguard”, primo cd mai realizzato da un musicista
italiano nello storico club a forma di diamante della 7th Avenue South. Per la
CamJazz ha inciso, oltre al “Live at The Village Vanguard”, tutti i suoi
lavori in studio e dal vivo degli ultimi anni, dal “Latin
Jazz Quintet” (Live at Birdland, 2008) ai suoi vari cd in trio, ai piano
solo “Plays Scarlatti”, “Wandering” , “1685 ”.Ha composto diverse
centinaia di brani, alcuni dei quali sono ormai veri e propri standard suonati
e incisi da musicisti di tutto il mondo (“Night bird”, “Don’t forget the poet”,
“Fellini’s waltz”).
Primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia dal 2003, Alessandro
Carbonare ha vissuto a Parigi dove per 15 anni ha occupato il posto di
primo clarinetto solista dell’Orchestre National de France. Sempre nel ruolo di
primo clarinetto, ha avuto importanti collaborazioni con la Symphonie Orchestre
des Bayerischer Rundfunk di Monico e con i Berliner Philarmoniker. Si è imposto
nei più importanti concorsi internazionali: Ginevra, Praga, Tolone, Monaco di
Baviera e Parigi. Dal suo debutto solistico con l’Orchestra della Suisse
Romande di Ginevra, Alessandro Carbonare si è esibito, tra le altre, con
l’Orchestra Nazionale di Spagna, la Filarmonica di Oslo, l’Orchestra della
Radio Bavarese di Monaco, l’Orchestre National de France, la Wien Sinfonietta,
l’Orchestra della Radio di Berlino, la Tokyo Metropolitan Orchestra e le
Orchestre di Santa Cecilia e Rai. Vincitore di due Diapason d’oro discografici,
ha registrato gran parte del repertorio per Harmonia Mundi e JVC Victor dando
anche grande impulso alla nuova musica per clarinetto, commissionando nuovi
concerti a Ivan Fedele, Salvatore Sciarrino, Luis de Pablo, Claude Bolling.
Appassionato cultore della musica da camera è da sempre membro del Quintetto
Bibiena con il quale nel 2003 ha vinto un “Premio Abbiati” della critica
musicale italiana come miglior gruppo da camera dell’anno e collabora con
eminenti artisti ed amici come Mario Brunello, Marco Rizzi, Pinkas Zukerman,
Alexander Lonquich, Emmanuel Pahud, Andrea Lucchesini, Wolfram Christ, Enrico
Dindo, Massimo Quarta, Paquito D’Riveira e molti altri. Su personale invito di
Claudio Abbado ha accettato il ruolo di primo clarinetto nell’Orchestra del
Festival di Lucerna e dell’Orchestra Mozart con la quale, sempre sotto la
direzione di Abbado, ha recentemente eseguito e registrato per Deutsche
Grammophon il Concerto K. 622 di Mozart al clarinetto di
bassetto.
Per il talento precoce e per le non comuni doti
naturali di strumentista e di interprete, Gabriele Pieranunzi si è imposto presto all’attenzione
del pubblico e della critica come il miglior violinista italiano della
sua generazione. Tra le numerose affermazioni in concorsi internazionali
che hanno caratterizzato il suo ingresso sulla scena musicale, spiccano due premi
al Concorso “N. Paganini” di Genova (rispettivamente nel 1988 e 1990)
e altri riconoscimenti in competizioni di grande prestigio, come il
“Tibor Varga” di Sion, lo “L. Spohr” di Friburgo, il“R. Romanini” di
Brescia, il “G. B. Viotti” di Vercelli, il “R. Lipizer” di Gorizia ed
il “Biennale di Vittorio Veneto”. Diplomatosi a sedici anni sotto la guida di
Arrigo Pelliccia, si è poi perfezionato, tra gli altri, con Franco Gulli e con
Stefan Gheorghiu. Nel corso della sua brillante carriera di solista, Pieranunzi
ha suonato con direttori come Aldo Ceccato, Alun
Francis, Lu Jia, Jeffrey Tate, Piero Bellugi, Mattias
Bamert, Benedetti Michelangeli, Anton Nanut, Julian Kovatchev, Nicolas
Cleobury, Gianandrea Noseda. E collaborato, in ambito cameristico, con Boris
Belkin, Bruno Canino, Alfons Kontarsky, Rocco Filippini, Franco
Petracchi, Nelson Goerner, Alain Meunier, Laura De Fusco, Rainer
Kussmaul. Invitato pių volte dal Comune di Genova a suonare il famoso Guarneri
del Gesù “Il Cannone” appartenuto a N. Paganini, è ospite regolare delle più
importanti istituzioni concertistiche italiane, come Accademia Nazionale di
Santa Cecilia, Accademia Chigiana di Siena, Teatro Regio di Torino, Teatro
Carlo Felice di Genova, Orchestra Sinfonica “G. Verdi” di Milano, Teatro
Comunale di Bologna, Teatro S. Carlo di Napoli (suonando sotto la bacchetta del
M° J. Tate il Concerto di K. Weill e la Tzigane di
Ravel), Festival dei Due Mondi di Spoleto, Settimane Internazionali di Musica
da Camera a Villa Pignatelli di Napoli e Settimane Musicali di Stresa
nell’ambito delle quali nel 2000 ha seguito l’integrale delle Sonate
per violino e pianoforte di Beethoven. E di istituzioni estere quali
Herculeesaal di Monaco di Baviera, Baden Baden Philharmonie, Rtsi di
Lugano, Festival Bemus di Belgrado, Filarmonica G.Enescu di Bucarest, Wigmore
Hall di Londra (Canino and Friends), City of Birmingham Symphony Orchestra
(PaganiniConcerto n°2 “La Campanella”, dir. G.Noseda), Bournemouth
Symphony Orchestra (Paganini Concerto n°1), Franz Liszt Chamber
Orchestra di Budapest, Malmoe Symphony Orchestra (Beethoven Concerto
per Violino, dir. G.Noseda), Opera City Hall di Tokyo. Nel 2002, ha
effettuato una tournée in Sud America nel corso della quale ha suonato tra
l’altro a Buenos Aires (Teatro Coliseum). Dal 2004, con incarico conferitogli
per chiara fama, è primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro San Carlo
di Napoli, ruolo che ricopre come ospite anche in altre orchestre quali
l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, quella del teatro La Fenice
di Venezia e quella del Teatro dell’Opera di Roma. Raffinato interprete di
musica da camera, Pieranunzi ha al suo attivo le registrazioni dell’integrale
dei quartetti per pianoforte ed archi di Gabriel Fauré con il pianista Maurizio
Baglini (allegato al numero di febbraio 2006 della rivista italiana
“Amadeus”); i quintetti per clarinetto ed archi di Mozart e Brahms col
clarinettista Alessandro Carbonare (allegato al numero di aprile 2007 della
rivista italiana “Amadeus”); il primo volume dei quartetti per pianoforte ed
archi di Mendelssohn con Roberto Prosseda al pianoforte (Decca/Universal). È di
imminente pubblicazione con l’etichetta “Concerto” un cd registrato dal vivo al
Teatro S. Carlo di Napoli comprendente il Concerto di Kurt
Weill per violino e fiati con la direzione di Jeffrey Tate e due brani per
violino, pianoforte e clarinetto con Alessandro Carbonare ed Enrico
Pieranunzi, l’Histoire du soldat di Stravinsky e la Suite
concertante di Milhaud.
Auditorium Parco della Musica (Sala Sinopoli), Roma
Venerdì 13 dicembre ore 20.30
Enrico Pieranunzi, pianoforte
Alessandro Carbonare, clarinetto
Gabriele Pieranunzi, violino
Gershwin Un Americano a Parigi, prima
assoluta della versione per clarinetto, violino e pianoforte
Brubeck Points
of jazz
Joplin The
Easy Winners: Bethena (a concert waltz)
Pieranunzi Duke's Dream
Pieranunzi Variazioni su un tema di
Gershwin
Gershwin Tre preludi...pių uno, prima
assoluta della versione per clarinetto, violino e pianoforte
Biglietti da 18 a 38 euro
Per informazioni: 068082058
Adriana Benignetti