Martedì 5
novembre alle ore 17.00, presso il Ridotto dei palchi “A. Toscanini”, incontro
dal titolo “Amore, aberrazione e perfezione teatrale” con Giannandrea Poesio
(Foto: teatroallascala.org) |
Sarà Giannandrea Poesio, storico e critico di danza, a illustrare L’histoire de Manon di Kenneth MacMillan, titolo conclusivo
della Stagione 2012/2013 del Balletto del Teatro alla Scala, in scena dal 7 al 15 novembre.
MacMillan viene
generalmente considerato come un innovatore del balletto contemporaneo. Molti
sono infatti gli storici che lo ritengono fra i primi ad aver usato il
linguaggio classico per affrontare temi che fino agli anni '60 non venivano
ritenuti consoni all'arte del
balletto. Nell’incontro, dal titolo Amore,
aberrazione e perfezione teatrale, Poesio porterà agli appassionati uno
studio dettagliato di questi temi e del modo in cui vengono utilizzati in un
costrutto teatrale e coreografico che ha segnato una svolta decisiva nella
storia del balletto narrativo.
Reader in Dance e
Deputy Head of Research Graduate School per la University of Bedfordshire. Giannandrea Poesio è storico e critico di danza dal 1981 e ha
collaborato per vari giornali italiani. Vive e lavora in Inghilterra, dove, nel
1993, ha conseguito un PhD in Dance History e dove, dal 1994 è critico di danza
del settimanale The Spectator. Numerose sono state le sue partecipazioni e
consulenze storiche per la ricostruzione di coreografie del passato, le
ricerche sulle origini della mimica da balletto e sulla storia della danza
teatrale degli ultimi tre secoli, pubblicate in Italia, Inghilterra, Germania,
Francia, Stati Uniti, Messico, Australia e Giappone. La più recente è l’analisi
critica dei carteggi inediti di Enrico Cecchetti, pubblicata in Italia nel 2010.
L’appuntamento,
che fa parte del ciclo “Prima delle prime” (organizzato dagli Amici della
Scala) è per martedì 5 novembre alle ore 17.00 presso il Ridotto
dei palchi “A. Toscanini” del Teatro alla Scala di Milano. L’accesso
al Foyer “Toscanini” non richiede biglietto: basta presentarsi
all’ingresso principale del Teatro con un certo anticipo. L’accesso è regolato
dalle maschere e si ferma al raggiungimento della capienza consentita dalle
norme di sicurezza per il Ridotto (150 posti a sedere).
Adriana Benignetti