Assente dalla Fenice dal 1892, l’opera
in 5 atti di Giacomo Meyerbeer su libretto di Eugène Scribe sarà in scena dal 23 novembre al 1°
dicembre con la regia di Leo Muscato e la direzione di Emmanuel Villaume
Sabato 23
novembre 2013 alle ore 18.00 si aprirà al Teatro La Fenice la Stagione
lirica 2013-2014 con un nuovo allestimento dell’Africaine, opera in cinque atti di Giacomo Meyerbeer su libretto di
Eugène Scribe, ultimo capolavoro del compositore andato in scena postumo
all’Opéra di Parigi nel 1865.
Al berlinese Meyerbeer (1791-1864), figura di
primo piano dell’opera europea ottocentesca, divenuto uno dei maggiori artefici
del grand opéra parigino, la Fenice
dedicò nel 2007 l’inaugurazione della sua stagione lirica con la prima
rappresentazione in tempi moderni del Crociato
in Egitto, scritto per il Teatro veneziano nel 1824. Nel 2014 si
ricorderanno i 150 anni dalla morte del compositore: occasione imperdibile per
proseguire un impegno di riscoperta e valorizzazione condiviso con alcuni dei
massimi teatri d’opera internazionali.
Opera, incompiuta, di una vita,
lungamente elaborata tra il 1837 e il 1864 e andata in scena postuma il 28
aprile 1865 all’Opéra di Parigi, L’africaine
sembra riunire in sé l’intera storia dell’opera francese nell’Ottocento col
mescolare la spettacolarità del grand
opéra all’intimismo del drame lyrique
di fine secolo, sulla trama di un soggetto esotico incentrato sull’amore della
schiava-regina Sélika per l’esploratore Vasco de Gama e sulla messa in
discussione del pregiudizio culturale insito nel colonialismo e nello
schiavismo europei.
Assente dalla Fenice dal 1892 (ma
proposta ben quattro volte, per un totale di 59 recite, tra il 1868 e il 1892),
L’africaine sarà diretta da uno
specialista del repertorio francese quale Emmanuel
Villaume (già interprete in Fenice del Crociato
in Egitto e di Thaïs di
Massenet), con un doppio cast formato dai tenori Gregory Kunde (Premio Abbiati
2012 per l’Otello verdiano alla
Fenice) e Antonello Palombi nel ruolo di Vasco de Gama, dai soprani Jessica
Pratt e Zuzana Marková in quello della nobildonna portoghese Inès, dai
mezzosoprani Veronica Simeoni (già applauditissima Carmen e Azucena alla
Fenice) e Patrizia Biccirè in quello della regina africana Sélika, e dai
baritoni Angelo Veccia e Luca Grassi in quello dello schiavo Nélusko; i bassi
Luca Dall’Amico e Davide Ruberti saranno rispettivamente Don Pédro e Don Diégo,
lo sposo e il padre di Inès, il tenore Emanuele Giannino Don Alvar, il basso
Mattia Denti il grande inquisitore di Lisbona, il basso Rubén Amoretti il gran
sacerdote di Brahma e il soprano Anna Bordignon la confidente Anna; nei ruoli
dell’usciere, del marinaio, del marinaio di vedetta e del sacerdote saranno
impegnati gli artisti del coro Giovanni Deriu, Bo Schunnesson, Carlo Agostini,
Dionigi D’Ostuni, Ciro Passilongo, Cosimo D’Adamo e Domenico Altobelli.
Il nuovo allestimento dell’impegnativo
lavoro, proposto in lingua originale con sopratitoli in italiano e francese,
sarà affidato al regista pugliese Leo Muscato, vincitore del Premio della
critica teatrale 2007 e del Premio Abbiati 2012, affiancato dallo scenografo
Massimo Checchetto, dal costumista Carlos Tieppo, dal light designer Alessandro
Verazzi e dai video designer Fabio Iaquone e Luca Attilii.
L’anteprima di sabato 23 novembre 2013
sarà seguita da cinque repliche, martedì 26 (turno A), mercoledì 27 (turno E) e
venerdì 29 (turno D) alle ore 18.00, sabato 30 (turno C) e domenica 1 dicembre
(turno B) alle 15.30.
Molte personalità del mondo della
cultura e dello spettacolo hanno già confermato la loro presenza alla serata
inaugurale del 23 novembre: tra queste lo scrittore Aldo Busi, l’attrice Ambra
Angiolini, l’attore regista Sergio Castellitto e la scrittrice Margaret
Mazzantini. Saranno inoltre presenti i soci del Freundeskreis des Teatro La
Fenice, il circolo tedesco degli amici del Teatro La Fenice che ha sostenuto la
produzione con un significativo contributo economico.
(comunicato stampa)