venerdì 11 ottobre 2013

Mario Brunello, Andrea Lucchesini e Danilo Rossi al Teatro alla Scala

Domenica 13 ottobre alle ore 15.00 per “La Scala in famiglia. Domenica alla Scala”. Musiche di Johannes Brahms


 
Saranno tre ospiti d’eccezione – Mario Brunello, Andrea Lucchesini e Danilo Rossi – a dare il via al nuovo ciclo di “La Scala in famiglia. Domenica alla Scala”. Un ciclo, quest’ultimo, che consente a chi ha tra i 6 e i 18 anni, ed è accompagnato da un adulto (che acquista il biglietto), di entrare gratis. 

I 3 musicisti, tra i maggiori interpreti del panorama musicale internazionale e più volte sul palco insieme, dedicheranno l’intero programma a Johannes Brahms eseguendo: la Sonata n. 2 in mi bem. magg. op. 120 per viola e pianoforte, la Sonata in fa magg. op. 99 per violoncello e pianoforte e il Trio in la min. op. 114 per viola, violoncello e pianoforte.

Diplomatosi con il massimo dei voti e la lode nel 1985, perfezionatosi con Dino Asciolla, Piero Farulli e Yuri Bashmet, Danilo Rossi a soli vent’anni viene scelto da Riccardo Muti a ricoprire il ruolo che ancora oggi ricopre di Prima Viola Solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala, divenendo la più giovane prima viola nella storia del Teatro milanese. Premiato in una decina di concorsi nazionali e internazionali, fra cui Vittorio Veneto, Stresa e Mosca, e per due anni Diploma d’Onore dell’Accademia Chigiana, viene regolarmente invitato nei maggiori Festival internazionali: Asolo, Stresa, Ravenna, Ferrara, Vicenza, Cork, Nijny Novgorod, Elba, Joliette, St. Moritz, Mosca, Settembre Musica di Torino suonando con artisti quali Azzolini, Brandis, Bashmet, Brunello, Canino, Carmignola, Chung, Dindo, Gallois, Gerart, Ghiglia, Lucchesini, Muti, Tortelier, il Quartetto Arditti, il Nuovo Quartetto Italiano, il Trio Italiano, il Quartetto Vanbrugh. È stato inoltre per diversi anni membro del Trio d’Archi della Scala e del Quartetto della Scala con cui si è esibito nelle più prestigiose sale internazionali: Lugano, Monaco, Francoforte, Madrid, Berna, Chicago, New York, Philadelphia, Montreal. Artista di vasta e varia esperienza musicale, ha collaborato anche con i jazzisti Sante Palumbo, Stefano Bagnoli, Renato Sellani, Bruno De Filippi, Terence Blanchard, Aaron Fletcher, Steve Winston, Jim Hall, Greg Osby, Waine Marshall, Steve La Spina e Terry Clarke in vari concerti e jam-session: da questa esperienza è nato di recente un cd dal titolo Bach in Jazz col “Sante Palumbo Trio” e Bruno De Filippi. Danilo Rossi vanta inoltre numerose incisioni discografiche, di musica da camera e come solista.Nell’ambito teatrale ha collaborato con attori e scrittori del calibro di Alessandro Baricco, Stefano Benni, Ascanio Celestini, Licia Maglietta, Marco Paolini e Daniela Piccari.Attivo anche come didatta, tiene corsi di perfezionamento a Pavia, Portogruaro, Fiesole, all’Accademia Teatro alla Scala, all’Annuale di perfezionamento presso l’Accademia di Pinerolo e corsi estivi a Bertinoro (Forlì) e Città di Castello (Perugia). Dal 2009 è docente dei corsi di viola al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano.

Nel 1986 Mario Brunello è il primo artista italiano a vincere il Concorso Čaikovskij di Mosca, che lo proietta sulla scena internazionale. Viene invitato dalle più prestigiose orchestre, tra cui Filamonica della Scala, Accademia di Santa Cecilia, London Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Orchestre Philharmonique de Radio-France, Münchner Philharmoniker, Kioi Sinfonietta, London Symphony, NHK Symphony di Tokyo; lavora con direttori quali Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Riccardo Chailly, Vladimir Jurowski, Ton Koopman, Antonio Pappano, Riccardo Muti, John Axelrod, Daniele Gatti, Myung-Whun Chung, Seiji Ozawa e Claudio Abbado. A partire dal 1994 si presenta sempre più di frequente nella doppia veste di direttore e solista; fonda l’Orchestra d’Archi Italiana, con la quale ha una intensa attività sia in Italia che all’estero. Nell’ambito della musica da camera collabora con celebri artisti, tra i quali Gidon Kremer, Martha Argerich, Frank Peter Zimmermann, Isabelle Faust, Yuri Bashmet, Maurizio Pollini, Andrea Lucchesini, Valery Afanassiev e i Quartetti Borodin e Alban Berg.  Riserva ampio spazio a progetti che coinvolgono forme d’arte e saperi diversi (teatro, letteratura, filosofia, scienza), integrandoli con il repertorio tradizionale. Interagisce con artisti di altra estrazione culturale, quali Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Gianmaria Testa, Moni Ovadia e Vinicio Capossela. I diversi generi artistici si riflettono anche nell’ampia discografia che include opere di Vivaldi, Bach, Haydn, Schubert, Chopin, Beethoven, Brahms, Franck, Janáček e Sollima. Ha pubblicato il Triplo Concerto di Beethoven diretto da Claudio Abbado; a lui dedicata è la collana “Brunello Series” composta da cinque cd. Il suo ultimo disco è la registrazione live del Concerto per violoncello di Dvořák con l’Accademia di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano.Ha studiato con Adriano Vendramelli, perfezionandosi in seguito con Antonio Janigro. È direttore musicale del festival “Artesella arte e natura” e Accademico di Santa Cecilia. Suona il prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento appartenuto a Franco Rossi.

Formatosi sotto la guida di Maria Tipo, Andrea Lucchesini si impone giovanissimo all’attenzione internazionale con la vittoria al Concorso Internazionale “Dino Ciani” nel 1983. Suona da allora in tutto il mondo con le orchestre più prestigiose, collaborando con direttori quali Claudio Abbado, Roberto Abbado, Semyon Bychkov, Riccardo Chailly, Dennis Russell Davies, Charles Dutoit, Daniele Gatti, Gabriele Ferro, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Vladimir Jurowski, Gianandrea Noseda. La sua ampia attività lo vede proporre programmi che spaziano dal repertorio classico all’oggi e gli vale già nel 1994 il riconoscimento dei musicologi europei da cui riceve – unico italiano finora – il Premio Internazionale Accademia  Chigiana; l’anno successivo  il Premio Abbiati testimonia l’apprezzamento della critica italiana.Lucchesini ha al suo attivo numerose incisioni discografiche, le prime delle quali risalgono  agli anni ‘80 (Sonata in si minore  di Liszt, Sonata op.106 “Hammerklavier” di Beethoven, Sonata op. 58 di Chopin); successivamente  registra Pierrot Lunaire di Schoenberg e Kammerkonzert di  erg, con la Dresdner Staatskapelle diretta da Giuseppe Sinopoli. Ha inciso inoltre il Concerto Echoing curves di Luciano Berio sotto la sua direzione, tappa fondamentale di una stretta collaborazione con il compositore, accanto al quale ha visto nascere l’ultimo e impegnativo lavoro per pianoforte solo, la Sonata, eseguita in prima mondiale nel 2001 e successivamente incisa con tutte le altre opere pianistiche di Berio.  Sempre in campo discografico, ha inciso il ciclo integrale delle 32 Sonate di Beethoven, e recentemente gli Improvvisi di Schubert. Nell’autunno 2013 inizierà la registrazione dei concerti di Beethoven con l’Orchestra della Radio della Svizzera Italiana e la direzione di Antonello Manacorda. A partire dal 1990 si dedica anche alla musica da camera, realizzando in particolare una stretta collaborazione (anche discografica) col violoncellista Mario Brunello ed esplorando in varie formazioni il repertorio cameristico. Lucchesini è inoltre docente alla Scuola di Musica di Fiesole, della quale dal 2008 è direttore artistico.  È inoltre invitato a tenere masterclasses per importanti istituzioni musicali europee, quali il Mozarteum di Salisburgo, la Musikhochschule di Hannover, i Sommer Wasserbuger Festspiele. Dal 2008 è Accademico di S. Cecilia.


Domenica 13 ottobre 2013 ore 15.00
La Scala in Famiglia ~ Domenica alla Scala

Danilo Rossi, viola
Mario Brunello, violoncello
Andrea Lucchesini, pianoforte

Johannes Brahms

Sonata n. 2 in mi bem. magg. op. 120
 per viola e pianoforte

 Sonata in fa magg. op. 99
per violoncello e pianoforte

Trio in la min. op. 114
per viola, violoncello e pianoforte

Prezzi: da 12 a 5 euro
Infotel 02 72 00 37 44

Adriana Benignetti