Un
concerto con Daniele Gatti in splendida forma ha dato il via, ieri sera alla
Scala, ai festeggiamenti per i primi 150
anni della Società del Quartetto di Milano
“Quartetto:
un privilegio per tutti”. È questo il motto con il quale la Società del
Quartetto di Milano aprì la propria attività a tutto il pubblico (e non più
solo ai soci) nel 1990: un nuovo cammino che negli anni ha portato i suoi
frutti. E che frutti! Prova ne è il concerto straordinario di ieri sera, martedì 1 ottobre, al Teatro alla Scala
di Milano, che ha dato ufficialmente il via ai festeggiamenti per i 150 anni
dell’associazione.
Un
privilegio per tutti, dicevamo: perché, la prima cosa che colpisce è la
“trasversalità” del pubblico di quest’antichissima associazione che nel corso
del tempo ha saputo rinnovarsi e conquistare nuovi target. Merito di una
programmazione sempre di altissimo livello ma anche di un’intelligente politica
sui prezzi, in particolare sulle promozioni riservate ai giovani che oggi
costituiscono, è importante sottolinearlo, più del 40% del pubblico del
Quartetto.
E
così, anche in occasione del concerto straordinario, si nota con piacere come
siano tantissimi i giovani che affollano il Teatro alla Scala: ma, allo stesso
tempo, si rimane piacevolmente sorpresi notando il palco reale riservato non ad
autorità o “vip” ma agli ospiti di Casa Verdi (tra i quali ospiti, ricordiamo,
c’è anche la madre di Daniele Gatti).
Quel
che impressiona favorevolmente è anche l’atmosfera di estrema cordialità e
familiarità che si respira: caratteristiche essenziali di un’associazione che
ha saputo costruire legami solidissimi e con il suo pubblico e con gli artisti
ospitati nelle varie stagioni.
Non
è un caso, ad esempio, che protagonisti di questo concerto siano Daniele Gatti, la Mahler Chamber Orchestra
e Matthias Goerne. Gatti, formatosi al Conservatorio di Milano proprio come
Boito e Faccio (che, insieme a Tito Ricordi, diedero il via all’associazione) aveva
aperto la Stagione anche 10 anni fa, con l’Orchestra Giovanile Italiana, in
occasione dei 140 anni; la Mahler Chamber Orchestra, formata dai migliori
musicisti provenienti da 20 differenti Paesi, era già stata ospite del
Quartetto nel 1999, nel 2001 e nel 2002; infine, Matthias Goerne deve il suo
debutto milanese (nella Stagione 1997/1998) proprio alla Società del Quartetto,
della quale è stato ospite anche nel 2009.
Ritorni
graditi dunque, a sottolineare gli stretti legami e il passaggio tra passato e
futuro: un passaggio segnato dalla continuità affiancata al rinnovamento. Del
resto, il titolo scelto da via Durini per quest’importantissimo anniversario è:
“Verso il futuro dal nostro passato”.
La
scelta del programma della serata, anche, rientra in questo cerchio ideale:
Wagner (Idilio di Sigfrido), Mahler (Rückert Lieder) e Beethoven (Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55
“Eroica”). Tre capisaldi della grande tradizione musicale europea, in un
collegamento simbolico con i principi ispiratori che portarono alla nascita
della Società: valorizzare la musica strumentale europea in un Paese come
l’Italia dove, subito dopo l’Unità, dominava il melodramma.
Da
un punto di vista esecutivo la serata ha messo d’accordo davvero tutti:
impressionante è, innanzi tutto, la profonda intesa tra i 3 protagonisti che,
nonostante le poche prove, hanno mostrato una simbiosi perfetta.
Matthias Goerne ha conquistato il
pubblico con un’interpretazione intensa ed espressiva: il suo un timbro caldo,
estremamente omogeneo, e caratterizzato da una ricca tavolozza dinamica ben ha
sottolineato il profondo lirismo della musica di Mahler e le immagini evocate
dai testi di Friedrich Rückert.
Ottima
l’esecuzione della Mahler Chamber
Orchestra che si conferma come una delle formazioni cameristiche più
interessanti sulla scena internazionale: bellissimo ed estremamente compatto il
suono degli archi che, in particolare nelle delicatissime sonorità dell’Idilio, ha emozionato: di rilievo anche
l’estrema pulizia e la perfetta intonazione dei fiati.
Il
grande protagonista della serata è stato, però, Daniele Gatti, in splendida forma: concentratissimo dal primo
all’ultimo minuto ha evidenziato una lettura profonda delle partiture,
un’attenzione impressionante a ogni dettaglio e una guida sicura, affidabile e
di grande carisma. Lunghi ed entusiastici gli applausi del Teatro per lui!
Teatro che lo aspetta il prossimo dicembre con Traviata che inaugurerà la Stagione 2013/2014 della Scala.
Appuntamento,
invece, al Conservatorio di Milano con la Società del Quartetto il prossimo il 22 ottobre quando Jordi Savall e Le Concert des Nations daranno il via a questa
nuova, importantissima Stagione.
Adriana Benignetti