Si è
svolto oggi il Cda della Fondazione di Teatro di San Carlo a cui erano presenti
il presidente del Cda Luigi de Magistris, il vicepresidente Maurizio Maddaloni
e i consiglieri Stefano Caldoro, Andrea Patroni Griffi e Riccardo Villari,
insieme al presidente dei revisori Pietro Voci e al componente effettivo
Roberto Cappabianca
Il Cda ha ricordato come in questi due anni sia stata massima
l’attenzione posta verso l’attività del teatro e la tutela dei diritti delle
lavoratrici e dei lavoratori. Sempre
il Cda ha ribadito un impegno massimo a tutela delle lavoratrici e dei
lavoratori anche per il futuro, tenuto conto del decreto “Valore Cultura” che
oggi è stato convertito in legge. Il Consiglio ha riconosciuto come questa
legge sia nata a sostegno di altre realtà culturali in difficoltà e non, dunque,
per fondazioni come il Teatro di San Carlo, che faticosamente ha raggiunto il
pareggio di bilancio negli ultimi anni. Il Consiglio ha dunque sottolineato il
mancato ascolto delle ragioni di un teatro virtuoso come il San Carlo.
Virtuosità ancor più da sottolineare se si pensa che nel 1996, al momento della
trasformazione per legge degli enti lirici in fondazioni, i soci fondatori del
Massimo napoletano non hanno proceduto a conferire il capitale iniziale.
Alla luce di questo, l’esecutivo della Fondazione chiederà un parere al Ministero dei Beni Culturali, dando mandato a una delegazione del consiglio stesso d’incontrare, in tempi brevi, la presidenza del Consiglio dei ministri e il ministro Bray per illustrare la situazione del Teatro di San Carlo. Si è ritenuto poi opportuno, a legge approvata, chiedere una relazione al Sovrintendente affinché illustri la situazione cosicché il Cda verifichi la posizione della Fondazione rispetto a quanto stabilito dalla legge, le possibili ricadute delle diverse opzioni mettendone in luce positività e negatività. Indipendentemente dall'esito di questa attività istruttoria, con una richiesta di modifica della legge, il Cda ribadisce l'impegno unanime affinché vengano salvaguardati i livelli occupazionali e salariali di tutte le categorie lavorative e, nel contempo, confida nel ripristino di un clima sereno nel regolare svolgimento delle attività.
All'unanimità, il Cda ha sottolineato come sia stato un errore l'annullamento del concerto inaugurale della stagione sinfonica previsto sabato 28 alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
(comunicato stampa)