Dal 17 al 25 settembre il dramma comico in due atti di Rossini sarà in
scena con la regia di Francesco Micheli, ripresa da Alberto Cavallotti e la
direzione di Stefano Montanari
Martedì 17
settembre riprende la
Stagione 2013 del Teatro Massimo con uno spettacolo fra i più apprezzati degli
ultimi anni: Il barbiere di Siviglia di
Gioachino Rossini nell'allestimento prodotto dal Teatro palermitano nel 2010 e
basato sui luminosi colori di Siviglia e della Spagna – il rosso, il giallo, il
blu, il bianco – firmato dal regista Francesco Micheli e ripreso adesso da
Alberto Cavallotti con le scene di Angelo Canu, i costumi di Marja Hoffmann e
le luci di Fiammetta Baldiserri.
Capolavoro di modernità su libretto di Cesare
Sterbini da una pièce di Beaumarchais, l’opera fu scritta da Rossini in poche
settimane per debuttare al Teatro Argentina di Roma nel carnevale del 1816: la
prima fu un “fiasco organizzato”, mentre dalle prime repliche a oggi l'opera
non è mai uscita dal repertorio dei teatri, cosa non comune a tutti i titoli.
La prima a Palermo nel 1816, l'ultima – dopo oltre ottanta edizioni – al Teatro
Massimo nel 2010. L'argomento è noto a tutti: una storia d'amore che inizia con
una serenata al chiaro di luna, una commedia brillante in cui un Conte si allea
con un Barbiere e la freschezza giovanile ha il sopravvento sul cinismo dei più
anziani.
«Il
barbiere di Siviglia è opera di confine. Estrema declinazione
dell'antica opera buffa, primo capolavoro di un nuovo sentire. Un'opera
spagnola che più italiana di così si muore. Difficile stare dietro a un lavoro
così ricco. Abbiamo deciso di fermarci e di ammirarlo. Come un italiano in
vacanza in Andalusia. Come davanti a un quadro di Mirò. Abbiamo cercato di
fissare tutti i colori del Barbiere
di Rossini in un quadro multiforme, vivo e movimentatissimo. Una Siviglia fatta
di case che danzano e che si scoperchiano, uomini che si travestono, donne che
vengono rapite. Peggio di un film di Almodovàr». Così il regista Francesco Micheli
descriveva al debutto nel 2010 l'impianto del suo nuovo spettacolo con le
scene di Angelo Canu e i costumi in shantung di seta di Marja Hoffmann,
rispettivamente a capo degli allestimenti scenici e della sartoria del Teatro
Massimo, dove è “nato” lo spettacolo. E Figaro chi è in realtà per
Micheli? «Uno strumento nelle mani del potere. Un lavoratore precario
ante litteram vittima di una società animata da forti conflitti sociali. Una
società ritratta in maniera lucida e disincantata da Beaumarchais e Rossini
nella cornice di una Siviglia settecentesca, ma dalle dinamiche e con
protagonisti attuali se osservati con gli occhi del Terzo millennio. Almaviva
e Rosina rappresentano la contemporaneità di quel periodo e Rosina è una
sorta di bambolina dalle potenzialità inespresse liberata dal Conte. Bartolo e
Basilio rappresentano la reazione, il passato più vieto, ancorati a valori
barocchi; Figaro è l’uomo nuovo, il borghese del secolo che verrà. Ognuno
di loro ha un colore di riferimento. Figaro è rosso, un cuore pulsante,
uomo precario ma pieno di energia; Rosina è gialla e Almaviva blu; mentre
Bartolo e Basilio sono neri».
Debutta sul
podio palermitano Stefano Montanari,
già primo violino concertatore e direttore dell’Accademia Bizantina di
Ravenna e dell'Estravagante (ensemble specializzati in musica barocca con cui
effettua tournée in tutto il mondo), considerato fra i più interessanti
interpreti del repertorio barocco e classico.
In scena una compagnia
di canto che vanta il baritono Dalibor
Jenis nel ruolo di Figaro, già interpretato anche al Rossini Opera
Festival. Quindi Alessandro Corbelli,
interprete di riferimento del repertorio rossiniano, sarà Don Bartolo e Adrian Sampetrean Don Basilio. Nel
ruolo del Conte d’Almaviva debutta a Palermo il tenore statunitense Lawrence Browlee, celebrità già
applaudita in questo ruolo nei teatri più importanti del mondo dal Metropolitan
di New York alla Scala di Milano, impegnato a conquistare – sotto mentite
spoglie – la bella Rosina, interpretata da un'altra interprete di assoluto
rilievo come il mezzosoprano spagnolo Silvia
Tro Santafé.
Nelle
repliche del 18, 21 e 25 settembre a questi interpreti si alterneranno
nell'ordine, Giorgio Caoduro, Marcello Lippi, Rubén
Amoretti, Filippo Adami e la palermitana Chiara Amarù, reduce dal recente
successo nella “Donna del Lago” al Rossini Opera Festival di Pesaro e prossima
al debutto alla Scala di Milano. Il cast è completato poi da Giovanni
Bellavia (Fiorello), Elena Borin (Berta) e Riccardo Schirò (Un ufficiale)
Costo dei
biglietti: da euro 15
a euro 125, in vendita presso il botteghino del Teatro (aperto da martedì a
domenica ore 9.30 - 17, tel. 0916053580 / fax 0916053391 / [email protected]), sul sito www.teatromassimo.it o nelle
prevendite autorizzate in tutta Italia del circuito Amit-Vivaticket.
Informazioni e prevendita 800 907080 (tutti i giorni dalle ore 10 alle ore
17). Teatro Massimo – piazza Verdi 1 – 90138 Palermo
17-25 settembre
Gioachino
Rossini
Il barbiere
di Siviglia
Melodramma buffo in due atti da una commedia di
Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais
Libretto di Cesare Sterbini
Musica di Gioachino Rossini
Direttore Stefano Montanari
Regia Francesco Micheli
ripresa da Alberto Cavallotti
Scene Angeo Canu
Costumi Marja Hoffmann
Luci Fiammetta Baldiserri
Assistente alla regia Roberto Catalano
Allestimento del Teatro Massimo
personaggi e interpreti
Il conte d’Almaviva Lawrence Brownlee (17, 19, 22, 24) / Filippo
Adami (18, 21 e 25)
Bartolo Alessandro Corbelli (17, 19, 22, 24) / Marcello
Lippi (18, 21 e 25)
Rosina Silvia Tro Santafé (17, 19, 22, 24) / Chiara
Amarù (18, 21 e 25)
Figaro Dalibor Jenis (17, 19, 22, 24) / Giorgio Caoduro
(18, 21 e 25)
Basilio Adrian Sampetrean (17, 19, 22, 24) / Rubén
Amoretti (18, 21 e 25)
Berta Elena Borin
Fiorello Giovanni Bellavia
Un ufficiale Riccardo Schirò
Orchestra e
Coro del Teatro Massimo
Maestro del coro Piero Monti
Martedì 17 settembre, ore 20.30 Turno Prime
Mercoledì 18 settembre, ore 18.30 Turno S1
Giovedì 19 settembre, ore 18.30 Turno B
Sabato 21 settembre, ore 20.30 Turno F
Domenica 22 settembre, ore 17.30 Turno D
Martedì 24 settembre, ore 18.30 Turno C
Mercoledì 25 settembre, ore 18.30 Fuori abbonamento /
Turno S2
(comunicato stampa)