Renzo Piano, Carlo Rubbia ed Elena Cattaneo gli altri tre nuovi senatori a vita
«Sempre convinto delle ragioni che
indussero i padri costituenti a prevedere quella speciale presenza nel Senato
della Repubblica e ad attribuire quella facoltà al Presidente della Repubblica,
ho raccolto elementi di giudizio e compiuto passi discreti per attribuire i
quattro seggi di senatore a vita rimasti vacanti. E nel rispetto delle
valutazioni e degli orientamenti cui, nell’esercizio della facoltà prevista
dall'art. 59 della Costituzione, si sono di volta in volta variamente attenuti
i diversi miei predecessori, ho questa volta teso in modo particolare a
compiere scelte che riprendessero i criteri ispiratori delle nomine effettuate
in prima istanza dal Presidente Luigi Einaudi. Le mie scelte sono così cadute
su personalità rappresentative del mondo della cultura e della scienza. Pur
consapevole del valore di non poche altre personalità, che pure “hanno
illustrato la Patria per altissimi meriti”, ritengo indubbio che tra quelle
oggi nominate ve ne siano di talmente note per le loro attività e i risultati
conseguiti da considerarsi portatrici di curricula e di doti davvero
eccezionali, come attesta il prestigio mondiale di cui sono circondate. E sono
loro grato per la generosa disponibilità espressami. In pari tempo ho proceduto
alla nomina di una donna di scienza di età ancor giovane ma già nettamente
affermatasi, la cui scelta ha anche il valore di un forte segno di
apprezzamento, incoraggiamento e riferimento per l'impegno di vaste schiere di
italiane e italiani di nuove generazioni dedicatisi con passione, pur tra
difficoltà, alla ricerca scientifica. Sono convinto che dai quattro senatori a
vita così prescelti verrà un contributo peculiare, in campi altamente
significativi, alla vita delle nostre istituzioni democratiche, e – in assoluta
indipendenza da ogni condizionamento politico di parte – all’attività del
Senato e dell’intero Parlamento».
Sono queste le parole con le quali il
presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano ha motivato, questa mattina, la nomina di 4 nuovi senatori a
vita: Elena Cattaneo, Renzo Piano, Carlo Rubbia e Claudio Abbado.
Claudio Abbado ha debuttato nel 1960 al Teatro alla Scala di Milano, di cui è stato
direttore musicale dal 1968 al 1986. Dal 1986 al 1991 è stato direttore
musicale della Staatsoper di Vienna e dal 1987 Generalmusikdirektor della città
di Vienna.
Nel 1988 ha fondato il Festival Wien Modern, manifestazione di musica
contemporanea, ampliatasi nel tempo fino ad includere diversi aspetti dell’arte
e dal 1991 anche un concorso internazionale per giovani compositori. Ha diretto
la Berliner Philharmonisches Orchester per la prima volta nel 1966. Nel 1989
l’Orchestra lo ha eletto direttore artistico. Nel 1994 Claudio Abbado è stato
nominato direttore artistico del Festival di Pasqua di Salisburgo.
A completamento delle produzioni liriche e dei concerti sinfonici, ha
inserito un ciclo di musica da camera contemporanea, un premio per una
composizione musicale e un premio per un’opera letteraria. Claudio Abbado ha
sempre sostenuto i giovani talenti. Nel 1978 ha fondato la European Community
Youth Orchestra, nel 1981 la Chamber Orchestra of Europe e nel 1986 la Gustav
Mahler Jugendorchester dalla quale si è costituita la Mahler Chamber Orchestra.
Dal 2003 è impegnato con la nuova Orchestra del Festival di Lucerna, complesso
appositamente creato per Arturo Toscanini prima della guerra, e ha tenuto la
prima serie di concerti alla guida della nuova Orchestra nell’agosto 2003; la
formazione è composta dalla Mahler Chamber Orchestra, da alcune prime parti dei
Berliner e dei Wiener Philharmoniker, da solisti di fama internazionale,
dall’Ensemble Sabine Meyer, dall’Hagen Quartett e da elementi dell’Alban Berg
Quartett. Nasce poi a Bologna nel 2004 l’Orchestra Mozart, di cui è direttore
musicale e artistico.
Nel novembre di quell’anno, presso l’Accademia Filarmonica di Bologna, è
stato insignito del Premio Kythera, che ha devoluto in borse di studio a due
giovani musicisti della nuova orchestra. A Caracas e a l’Havana, nel
gennaio 2005, Abbado inizia a fare musica con l’orchestra Simon Bolivar alla
quale si sono aggiunti giovani di tutti i paesi del Sudamerica, per dare vita
all’Orquesta de Jovenes Lanitoamericanos, una formazione multiculturale e
multirazziale di ben 285 elementi tra i 15 e i 24 anni. Questa esperienza si
inserisce nella mastodontica iniziativa portata avanti da trent’anni da José
Antonio Abreu, che coinvolge duecentoquarantamila (240.000!) giovani musicisti,
molti dei quali tolti dal mondo poverissimo dei barrios e delle favelas, a cui
è stata data la possibilità di ricevere degli strumenti e un’adeguata
educazione. Fra le incisioni discografiche di Claudio Abbado ricordiamo
l’integrale delle opere sinfoniche di Beethoven, Mahler, Mendelssohn, Schubert,
Ravel, Cajkovskij, Prokof’ev, opere di Verdi, Rossini, Mozart e Wagner. Nel
2000 è uscita l’edizione integrale delle Sinfonie di Beethoven con i Berliner
Philharmoniker, acclamata quanto la serie di esecuzioni dal vivo delle Sinfonie
e dei Concerti per pianoforte di Beethoven tenutesi a Roma e a Vienna nel
febbraio 2001, realizzate in DVD. Le sue incisioni hanno ricevuto i premi più
prestigiosi: International Grammy Award, Grand Prix International du Disque,
Diapason d’or, Record Academy Prize, Stella d’oro, Orphée d’or e Grand Prix de
la Nouvelle Académie. Claudio Abbado ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra
cui il Premio Freud, la Gold Medal of the International Gustav Mahler Society,
l’Ehrenring (1973), la Medaglia d’Oro Nicolai dei Wiener Philharmoniker (1980),
la Mozart Medaille , la Mahler Medaille , la Schubert Medaille , l’Ehrenring
der Stadt Wien, il Premio Nonino (1999). La Repubblica Italiana lo ha insignito
della Gran Croce Ordine al Merito e della Medaglia d’oro ai Benemeriti della
cultura e dell’arte, quella francese della Grand Croix de la Légion d’Honneur,
la Repubblica austriaca della Grosse Goldenes Ehrenzeichen. In Germania ha
ricevuto la Grosse Verdienstkreuz e l’Ernst-von-Siemens-Musikpreis, è stato
eletto "direttore dell’anno" dalla stampa tedesca (2001), gli è stato
consegnato il Würth-Preis della Jeunesses Musicales e il premio della critica
"Kritikerpreis des Verbandes der deutschen Kritiker" (2002).
Nello stesso anno il Presidente della Repubblica Federale Tedesca, per
l’alto valore del lavoro artistico svolto a Berlino, lo ha insignito del
massimo riconoscimento dello stato: Das Grosse Verdienstkreuz mit Stern. Nel
maggio 2004 gli è stato conferito la "Ernst Reutter Plakette" della
Città di Berlino. Nel 2003 ha ricevuto la Medaglia d’Oro della Royal
Philharmonic Society London, il prestigioso Praemium Imperiale della Japan Arts
Association e il premio della critica musicale italiana "Franco
Abbiati". Le Università di Cambridge, Aberdeen, Ferrara e della Basilicata
gli hanno conferito la laurea honoris causa.
(biografia tratta dal sito ufficiale di Claudio Abbado)