Dal 12 al 16 luglio, l’Orchestra
Sinfonica “G. Verdi” di Milano, diretta da Axelrod e con David Garrett solista
d’eccezione, sarà in tournée in Germania per 4 concerti. In programma, Brahms,
Beethoven e Verdi
«Dopo
l’esecuzione del Concerto di Bruch con David Garrett e laVerdi nel 2012 all’Auditorium di Milano, sono rimasto
profondamente impressionato dalla qualità, maturità e virtuosismo della sua performance,
oltre che dall’entusiastica accoglienza che ha ricevuto sia dall’Orchestra che
dal pubblico milanese. Questa collaborazione è stato un successo che ci ha
convinto a lavorare per suonare di nuovo insieme in tournée.
La decisione di eseguire il Concerto per violino di Brahms è stata una scelta ispirata e motivata dal fatto che laVerdi e io stiamo registrando le quattro Sinfonie di Brahms: laVerdi esegue Brahms con grande intensità di suono, fraseggio lirico, profondità di comprensione e attenzione al dettaglio. laVerdi sa abbracciare e condividere l’esigenza intellettuale del compositore amburghese, ma lo fa ‘con amore’, vale a dire con uno stile che consente di ascoltare Brahms in un modo che soddisfa le aspettative, offrendo al contempo una performance appassionata e convincente. Ed è per questo che sono entusiasta che la nostra avventura brahmsiana possa continuare, in tournée con David, specialmente in Germania». John Axelrod
La decisione di eseguire il Concerto per violino di Brahms è stata una scelta ispirata e motivata dal fatto che laVerdi e io stiamo registrando le quattro Sinfonie di Brahms: laVerdi esegue Brahms con grande intensità di suono, fraseggio lirico, profondità di comprensione e attenzione al dettaglio. laVerdi sa abbracciare e condividere l’esigenza intellettuale del compositore amburghese, ma lo fa ‘con amore’, vale a dire con uno stile che consente di ascoltare Brahms in un modo che soddisfa le aspettative, offrendo al contempo una performance appassionata e convincente. Ed è per questo che sono entusiasta che la nostra avventura brahmsiana possa continuare, in tournée con David, specialmente in Germania». John Axelrod
Bad-Kissingen
(Baviera), in occasione della 28ma edizione di Kissingen Sommer; Rheingau
(Wiesbaden, Assia), per il Rheingau Music Festival; Ingolstadt (Baviera) per
l’attesissima esibizione al prestigioso Ingolstadt AUDI Festival, organizzato
dalla Casa automobilistica che nella città sul Danubio dell’Alta Baviera ha il proprio
quartier generale; infine, Regensburg (Rastisbona, Baviera). Sono queste le
quattro località tedesche che l’Orchestra
Sinfonia di Milano Giuseppe Verdi, diretta da John Axlerod (direttore principale della laVerdi) e accompagnata dal violino solista del fuoriclasse crossover tedesco-statunitense David Garrett toccherà nella tournée in
Germania. 4 le date, dal 12 al 16 luglio
con un programma che comprende la Quinta
Sinfonia di Beethoven, il Concerto
per violino e orchestra di Brahms,e l’Ouverture de La forza del destino di Giuseppe Verdi.
Ecco
di seguito il programma della tournée:
Friday 12. July 2013 Bad Kissingen
Kissinger Sommer
Regentenbau,
Max-Littmann-Saal h. 20,00
www.kissingersommer.de (pagina diretta: http://www.kissingersommer.de/kalender/index.html?ev[id]=31428)
www.kissingersommer.de (pagina diretta: http://www.kissingersommer.de/kalender/index.html?ev[id]=31428)
Saturday 13. July 2013 Rheingau
Rheingau Musik Festival
Kurhaus Wiesbaden, Friedrich-von-Thiersch-Saal h. 07:00 pm
Sunday 14. July 2013 - Ingolstadt AUDI-Festival
Audi Summer Concerts
Festsaal, Stadttheater Ingolstadt h. 19,30
Tuesday 16 July 2013 - Regensburg
Regensburg, Fürstliches Schloss, Innenhof h. 20,30
Con
un repertorio estremamente vasto, programmi innovativi e carismatico stile
direttoriale, John Axelrod continua
a imporsi come uno dei direttori più interessanti del panorama internazionale
ed è richiesto dalle orchestre di tutto il mondo. Dopo aver completato la sua
carica quinquennale come direttore principale della Luzerner Sinfonie Orchester
e direttore musicale del Teatro di Lucerna, ed essere stato nominato direttore musicale
dell’Orchestre National des Pays de la
Loire (ONPL) di base a Nantes e Angers, nell’aprile 2011 John Axelrod è stato
nominato direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Sin dal 2000, John Axelrod ha diretto
oltre 130 orchestre in tutto il mondo, la maggior parte delle quali con
continuità e regolarità, evidenziando sia il suo successo sia la credibilità
europea nel repertorio classico. Il suo profilo internazionale come direttore
ospite negli Stati Uniti e in Asia, lo vede impegnato con la Washington National
Symphony , Los Angeles Philharmonic (all'Hollywood Bowl),
Philadelphia Orchestra, la
Chicago Symphony (al Festival di Ravinia), NHK Symphony
Orchestra di Tokyo, Kyoto Symphony e Shanghai Symphony. La sua attività
operistica comprende la prima esecuzione
del Candide di Bernstein con la regia
di Robert Carsen al Théâtre du Châtelet e al Teatro alla Scala; Tristano e Isotta ad Angers/Nantes
diretto da Oliver Py e la nuova produzione Kehraus um St. Stephan di Krenek al Festival di Bregenz. Fortemente
impegnato nella promozione del repertorio contemporaneo, Axelrod ha diretto,
fra l’altro, le prime di lavori firmati da Kaija Saariaho, Wolfgang Rihm, Jörg
Widmann, Marco Stroppa, Michael Gordon, Michael van der Aa, Avner Dorman,
Marc-André Dalbavie, Pascal Dusapin, Wojciech Kilar, Gabriel Prokof’ev e Karim
al-Zand. Come Primo Direttore Ospite della Sinfonietta Cracovia (2000-2010),
John Axelrod ha diretto la formazione nelle più prestigiose sale concertistiche
europee, ha collaborato con ARTE, ha diretto l’orchestra ad Auschwitz per un
film in memoria dell’Olocausto, prodotto dalla BBC e vincitore dell’Emmy Award
2007.Ha inciso diversi lavori: da Franz Schreker e Wladyslaw Szpilman a Fazil
Say, Rolf Wallin e Leonard Bernstein, per SonyClassical, Ondine, Nimbus, Kairos
e Genuin.Laureato alla Harvard University nel 1988 e formatosi nella tradizione
di Bernstein, ha studiato al Conservatorio di San Pietroburgo con Ilya Musin
nel 1996, e ha partecipato al programma dell’American Symphony Orchestra
League.
È
nel 1999, all’età di 19 anni e a carriera ormai lanciata, che David Garrett stabilisce – con coraggio
e determinazione – di riorientare le proprie energie, decidendo di lasciare il
suo “predeterminato percorso” di violinista classico, e con questo l’Europa,
per trasferirsi a New York, sull’altra sponda dell’Atlantico. Non certo per
prendersi un periodo sabbatico quanto, piuttosto, per rifondare il proprio
profilo musicale su una base teoretica e perfezionare la tecnica. Non a caso,
si iscrive alla prestigiosa Juilliard School, per seguirne i corsi di
Musicologia e Composizione. Gli studi con Itzhak Perlmann contribuiscono a
“guarnire” le sue performance di
nuove, originali sfaccettature. E il particolare entusiasmo con cui Garrett
abbraccia lo studio della composizione lo portano a vincere nel 2003 la famosa
Composition Competition presso la Juilliard School , con una fuga scritta nello stile del grande Bach e lasciando trasparire la
sue incredibili doti di arrangiatore. Una cosa è certa: con il completamento
degli studi, il giovane violinista ha impegnato se stesso verso un obiettivo
chiaro e definito: avvicinare i giovani come lui ai “classici”, scaldando il
loro entusiasmo per la cosiddetta “musica colta”. Come? In un modo (solo)
apparentemente semplice quanto (solo) apparentemente scontato: combinare gli
elementi classici con quelli della
musica pop e rock e del rhythm’n’blues. A tal proposito, Garrett stesso è
chiarissimo: “Riguardo i miei arrangiamenti dei pezzi crossover, punto a
ottenere un livello di esecuzione pari almeno a quello atteso per le opere
classiche”, chiosando: “Non puoi che essere un violinista di livello superiore
per poter produrre un buon album crossover. Nella mia visione delle cose, i
Paganini, i Liszt e gli Chopin dell’Ottocento sono state le prime rock star
mondiali. Del resto, Bach riarrangiava Vivaldi e Mozart arrangiava le marce
turche. Per non parlare di Beethoven il quale, per conquistare la gente,
portava i mezzi musicali a sua disposizione al limite massimo. Questo per dire
che i grandi compositori di ogni epoca hanno sempre incorporato, adattato e
sviluppato elementi popolari ai loro giorni; e in questo non c’è affatto nulla
di riprovevole, anzi”. Si può dunque affermare che questo magico mix di
perfezionismo, apertura, preveggenza e capacità di attraversare e superare i
confini musicali e culturali può spiegare il successo straordinario che Garrett
ha riscosso e riscuote fin dall’uscita dell’album Virtuoso. Con questa registrazione, l’artista presenta al pubblico
la sua visione di come differenti stili musicali possano essere fusi
creativamente, mantenendo al contempo livelli artistici sempre elevati e senza
compromettere gli standard musicali. Garrett ha quindi conquistato un ECHO Classic
nel 2008 per la categoria “Classic without Borders”. Nel novembre 2009 il suo
violino virtuoso torna al classico con l’album Classic Romance, che gli vale l’anno successivo l’ECHO Classic per
la categoria “Bestseller of the Year”, e il raddoppio nel 2011 grazie all’album
Rock Symphonies. Con laVerdi ha
eseguito il Concerto per violino e orchestra n.1 di Max Bruch nel maggio 2012,
all’Auditorium di Milano, sempre sotto la guida di John Axelrod.
Adriana Benignetti