È uscito, lo scorso 25 giugno, il secondo volume della registrazione
integrale delle composizioni di Nino Rota che vede impegnata l’Orchestra
Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, diretta da Giuseppe Grazioli
Siamo alla seconda
tappa del viaggio nel mondo del grande compositore milanese scomparso il 10 aprile 1979, per un progetto discografico
che prevede la pubblicazione da parte della prestigiosa etichetta Decca,
entro il 2013, di sei doppi cd che raccolgono le registrazioni di tutte le opere di Nino Rota,
eseguite nell’agosto del 2011 dall’Orchestra Verdi diretta dal Maestro Giuseppe Grazioli, autentico
specialista di questo repertorio.
Il primo doppio cd, uscito il 26 febbraio
2013, comprende anche i temi dei film Il
Padrino, Roma, Satyricon e The Glass
Mountain (la montagna di Cristallo). Il secondo, a disposizione del
pubblico dal 25 giugno 2013 nei negozi specializzati, così come su Amazon, sul
sito de laVerdi e nel bookshop dell’Auditorium di Milano in largo Mahler, comprende anche quattro prime registrazioni mondiali:
L’Andante sostenuto per il Concerto per Corno e Orchestra (KV 412) di
Mozart (1958-59), un “falso d’autore” composto da Nino Rota durante il suo
stretto rapporto con il Conservatorio di Bari da lui diretto per più di 25
anni. Rota completò l’opera di Mozart per un giovanissimo e talentuoso suo
allievo, al quale venne assegnato come saggio l’incompiuto concerto mozartiano,
per offrire al ragazzo l’opportunità di confrontarsi con un “vero” concerto
solista. Ne uscì questo brano, che consente ai solisti di eseguire il classico
di Mozart in una versione nuova e compiuta del secondo movimento, il cui
originale risulta perduto.
La fiera di Bari,
invece, è una composizione orchestrale di impianto timbrico piuttosto originale
(5 sax e 5 tromboni in orchestra) che sembra voler fare il verso alle rapsodie
di Gershwin e alle commedie musicali di Bernstein. Si potrebbe definire anche
questo, come il falso mozartiano, un esercizio di stile, ma nei giochi dei
rimandi e delle citazioni è sempre l’inconfondibile firma di Nino Rota a
emergere, di qua e di là dello schermo.
La scuola di guida nasce invece dall’amicizia tra Nino
Rota e lo scrittore e regista Mario Soldati: nel 1959 due amici, con una buona dose di incoscienza,
accettarono la commissione estemporanea
di un pezzo operistico da inserire in uno spettacolo del Festival dei Due Mondi
di Spoleto, con la regia affidata a Franco Zeffirelli. Sull’auto di una scuola
guida, Soldati fa incontrare due perdenti, un lui e una lei, che trasformeranno
il naufragio della lezione di guida nella nascita di un idillio. La partitura
musicale, scoppiettante e spudorata nel sottolineare le vicende dei due,
provocò l’entusiasmo di un incontentabile melomane quale lo scrittore Alberto
Arbasino.
L’ultimo brano in
prima registrazione mondiale è la suite dal film Le notti di Cabiria
(1957). Nella vicenda drammatica della candida prostituta Cabiria, Federico Fellini mette in campo tutte
le discrasie della società italiana del dopoguerra, e a ogni situazione che si
sussegue nella vicenda filmica corrisponde un’impronta musicale forte e
contrastante. In questo lavoro Rota trova ispirazione per musiche i cui temi lo
accompagneranno per molti anni a venire, anche al di fuori del cinema, come il
tragico valzer pianistico dell’illusionista o la marcia finale così carica di
speranza e futuro.
Tra le colonne sonore inserite nel doppio
cd vi è anche quella di Guerra
e pace, trasposizione cinematografica del capolavoro letterario di
Tolstoj. Una sfida che Rota raccolse volentieri, dedicandosi con grande impegno
e passione alla composizione della molta musica necessaria alla pellicola della
durata di oltre 3 ore. Ma, come lui stesso ebbe a dire più volte, nessuna
musica, per quanto riuscita, può sostenere un film che non funziona. E Guerra e Pace per la regia di King Vidor
(1956) è un film che non ha retto, nonostante il cast stellare – Audrey
Hepburn, Henry Fonda, Mel Ferrer – e gli enormi mezzi della produzione impiegati.
Ciononostante la musica del maestro Rota ebbe, fuori dalla sala
cinematografica, un grande successo. Così, per molti anni, Il valzer di Natasha e La
rosa di Novgorod, due dei temi principali di questa colonna sonora, fecero
parte del repertorio di orchestre e cantanti ai quattro angoli del globo.
Il Concerto per fagotto e orchestra (1977),
la Ballata per corno e orchestra
intitolata Castel del Monte (che fa
esplicito riferimento a uno dei monumenti più conosciuti della Puglia, il
grande e misterioso castello voluto dall’Imperatore Federico II nel XIII
secolo) e il Concerto per trombone e
orchestra del 1966 sono esempi di composizioni scritte appositamente per
strumenti solisti. Tra i brani contenuti nel doppio cd vi è anche la singolare
composizione Guardando il Fujiama (1976),
nata dopo la tournée in Giappone di Rota che per l’occasione – alla guida di
un’orchestra appositamente costituita per lui – diresse, oltre alle sue
composizioni più famose, brani di Ennio Morricone, Carlo Rustichelli e Ritz
Ortolani. Per questi concerti Rota compose un brano ad hoc che voleva essere una sorta di omaggio al paese ospitante,
da lui visitato per la prima volta solo l’anno precedente. Intitolato
inizialmente Pensiero per Hiroshima, fu successivamente e definitivamente
rinominato in modo più neutrale Guardando il Fujiama .
Infine, la celebre
suite di Amarcord, che di tutta la filmografia di Federico Fellini è il
titolo più personale e intimo del regista romagnolo. In questa pellicola
l’ultra trentennale sodalizio fra regista e compositore si cimenta nella
costruzione di una serie di pastelli sonori indimenticabili, che si sciolgono
in alcuni casi in filastrocche musicali. Ma la grazia, la leggerezza e la
fluidità di tutte queste ‘musichette’ sono invece frutto di un sapientissimo e
complicato lavoro compositivo, che ha reso immortale, in tutto il mondo,
NINO ROTA
Orchestral Works - volume 2
CD 1
War and Peace (Guerra e Pace) Suite dalla musica del film omonimo (1956)
Concerto per trombone e Orchestra (1966) Trombone solista:
Giuliano Rizzotto
Guardando il Fujiyama (1976)
Andante sostenuto per il
Concerto per Corno e orchestra KV412 di W. A. Mozart (1958-59) * Corno solista: Sandro Ceccarelli
La Fiera di Bari Ouverture
per orchestra (1963) *
Amarcord Suite dalla musica del film omonimo (1973)
* World Premiere
Recording
CD 2
Le Notti di Cabiria Suite
dalla musica del film omonimo * (1957)
Concerto per fagotto e orchestra* (1974-77) Fagotto solista: Alarico Lenti
La scuola di Guida
Idillio di Mario Soldati, Musica di Nino Rota * (1959) Orchestrazione di Bruno Moretti
Castel del Monte ballata per corno e orchestra (1974) Corno solista:
Giuseppe Amatulli
*World Premiere
Recording
(comunicato stampa)