Da
venerdì 17 a sabato 25 maggio, l’opera di Britten nel primo allestimento
fiorentino del 2001: regia di Daniele Abbado, direzione di Jonathan Webb
È un
omaggio a Benjamin Britten (1913-1976) del quale quest’anno ricorre il
centenario della nascita, quello del Festival del Maggio Musicale Fiorentino
che, da venerdì 17 a sabato 25 maggio
metterà in scena, al Teatro Goldoni, The
Rape of Lucretia, opera in due atti del compositore inglese. Il titolo sarà
riproposto nel primo allestimento fiorentino del febbraio del 2001 – firmato
per la regia da Daniele Abbado, per
scene, costumi e luci da Giovanni
Carluccio e per le proiezioni video da Luca.
Secondo
titolo operistico all’interno del Festival 2013, Il ratto, o meglio Lo stupro
di Lucrezia, opera da camera in due atti di Benjamin Britten, con un organico
di dodici professori d’orchestra (diretti in questa edizione da Jonathan Webb), narra la violenza perpetrata
dal Principe Tarquinio (figlio di Tarquinio il Superbo) su Lucrezia, virtuosa e
fedele sposa di Collatino; l’evento, ambientato durante la battaglia di Ardea,
intorno al 506 a.C., venne successivamente vendicato e portò alla cacciata da
Roma dei Tarquini, costretti a rifugiarsi in Etruria; a seguito di queste
vicende, finì il periodo della monarchia ed iniziò la res publica romana, che
annoverò fra i primi consoli proprio Lucio Tarquinio Collatino. Fra leggenda e
realtà, la storia è narrata con dovizia di particolari da Tito Livio in Ab Urbe
condita, e venne ripresa successivamente da Shakespeare nel 1594, nel poema
narrativo The Rape of Lucretia. Il
libretto dell’opera di Britten, scritto in inglese da Ronald Duncan, è ispirato
al dramma Le Viol de Lucrèce (del 1931) di André Obey (1892 - 1975), che tiene
ovviamente conto delle fonti precedenti. Mito e storia, moralità e coraggio,
fedeltà ed intrighi, pentimenti e pietà, superbia e modestia rendono la trama e
il susseguirsi degli eventi di un’attualità quasi disarmante. La produzione,
che ambienta personaggi e scene nella Roma prerepubblicana, con immagini e
richiami a famosi reperti archeologici, etruschi e romani, si dimostra nei
piani, nelle proiezioni e nell’uso delle luci estremamente moderna e di grande
impatto visivo.
Da
non perdere, giovedì 16 maggio 2013 alle
ore 17.30, al Piccolo Teatro:
Il
suicidio e la pietà: The Rape of Lucretia
di Benjamin Britten
Conferenza a cura di Alberto Batisti
Ingresso libero fino a
esaurimento dei posti disponibili
(in collaborazione con gli Amici
del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino)
Teatro Goldoni
Venerdì
17 maggio 2013, ore 20.30
Domenica
19 maggio, ore 15.30
Martedì
21 maggio, ore 20.30
Giovedì
23 maggio, ore 20.30
Venerdì
24 maggio, ore 20.30
Sabato
25 maggio, ore 20.30
The Rape of Lucretia
Musica di Benjamin Britten
Opera in due atti op.37
Libretto di Ronald Duncan dal
dramma Le Viol de Lucrèce (del 1931) di André Obey (1892 - 1975), ispirato alle
vicende narrate da Tito Livio e da Shakespeare.
Direttore Jonathan Webb
Regia Daniele Abbado
Scene, costumi e luci Gianni Carluccio
Video Luca Scarzella
Male Chorus
Gordon Gietz, John Bellemer
(22*, 24, 25) * recita per le scuole
Female Chorus
Susannah Glanville, Cristina Zavalloni (22*, 24, 25)
Collatinus
Thomas Tatzl, Roberto Abbondanza
(22*, 24, 25)
Junius
Philip Smith
Prince Tarquinius
Jacques Imbrailo, Miljenko Turk (22*, 24, 25)
Lucretia
Julianne Young, Kerstin Chavez (22*, 24, 25)
Bianca
Gabriella Sborgi
Lucia
Laura Catrani
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
In lingua originale con
sopratitoli a cura di Prescott Studio, Firenze
Durata: 110 minuti circa
Allestimento de I Teatri di
Reggio Emilia, Coproduzione con I Teatri di Reggio Emilia e il Teatro Alighieri
di Ravenna
Per maggiori informazioni:
maggiofiorentino.com
Adriana Benignetti