mercoledì 15 maggio 2013

“The Rape of Lucretia” di Benjamin Britten al Teatro Goldoni, Firenze

Da venerdì 17 a sabato 25 maggio, l’opera di Britten nel primo allestimento fiorentino del 2001: regia di Daniele Abbado, direzione di Jonathan Webb


È un omaggio a Benjamin Britten (1913-1976) del quale quest’anno ricorre il centenario della nascita, quello del Festival del Maggio Musicale Fiorentino che, da venerdì 17 a sabato 25 maggio metterà in scena, al Teatro Goldoni, The Rape of Lucretia, opera in due atti del compositore inglese. Il titolo sarà riproposto nel primo allestimento fiorentino del febbraio del 2001 – firmato per la regia da Daniele Abbado, per scene, costumi e luci da Giovanni Carluccio e per le proiezioni video da Luca.


Secondo titolo operistico all’interno del Festival 2013, Il ratto, o meglio Lo stupro di Lucrezia, opera da camera in due atti di Benjamin Britten, con un organico di dodici professori d’orchestra (diretti in questa edizione da Jonathan Webb), narra la violenza perpetrata dal Principe Tarquinio (figlio di Tarquinio il Superbo) su Lucrezia, virtuosa e fedele sposa di Collatino; l’evento, ambientato durante la battaglia di Ardea, intorno al 506 a.C., venne successivamente vendicato e portò alla cacciata da Roma dei Tarquini, costretti a rifugiarsi in Etruria; a seguito di queste vicende, finì il periodo della monarchia ed iniziò la res publica romana, che annoverò fra i primi consoli proprio Lucio Tarquinio Collatino. Fra leggenda e realtà, la storia è narrata con dovizia di particolari da Tito Livio in Ab Urbe condita, e venne ripresa successivamente da Shakespeare nel 1594, nel poema narrativo The Rape of Lucretia. Il libretto dell’opera di Britten, scritto in inglese da Ronald Duncan, è ispirato al dramma Le Viol de Lucrèce (del 1931) di André Obey (1892 - 1975), che tiene ovviamente conto delle fonti precedenti. Mito e storia, moralità e coraggio, fedeltà ed intrighi, pentimenti e pietà, superbia e modestia rendono la trama e il susseguirsi degli eventi di un’attualità quasi disarmante. La produzione, che ambienta personaggi e scene nella Roma prerepubblicana, con immagini e richiami a famosi reperti archeologici, etruschi e romani, si dimostra nei piani, nelle proiezioni e nell’uso delle luci estremamente moderna e di grande impatto visivo.

Da non perdere, giovedì 16 maggio 2013 alle ore 17.30, al Piccolo Teatro:  
Il suicidio e la pietà: The Rape of Lucretia di Benjamin Britten
Conferenza a cura di Alberto Batisti
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili
(in collaborazione con gli Amici del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino)

Teatro Goldoni
Venerdì 17 maggio 2013, ore 20.30
Domenica 19 maggio, ore 15.30
Martedì 21 maggio, ore 20.30
Giovedì 23 maggio, ore 20.30
Venerdì 24 maggio, ore 20.30
Sabato 25 maggio, ore 20.30

The Rape of Lucretia
Musica di Benjamin Britten
Opera in due atti op.37
Libretto di Ronald Duncan dal dramma Le Viol de Lucrèce (del 1931) di André Obey (1892 - 1975), ispirato alle vicende narrate da Tito Livio e da Shakespeare.

Direttore Jonathan Webb
Regia Daniele Abbado
Scene, costumi e luci Gianni Carluccio
Video Luca Scarzella

Male Chorus
Gordon Gietz, John Bellemer (22*, 24, 25) * recita per le scuole
Female Chorus
Susannah Glanville, Cristina Zavalloni (22*, 24, 25)
Collatinus
Thomas Tatzl, Roberto Abbondanza (22*, 24, 25)
Junius
Philip Smith
Prince Tarquinius
Jacques Imbrailo, Miljenko Turk (22*, 24, 25)
Lucretia
Julianne Young, Kerstin Chavez (22*, 24, 25)
Bianca
Gabriella Sborgi
Lucia
Laura Catrani

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

In lingua originale con sopratitoli a cura di Prescott Studio, Firenze
Durata: 110 minuti circa

Allestimento de I Teatri di Reggio Emilia, Coproduzione con I Teatri di Reggio Emilia e il Teatro Alighieri di Ravenna

Per maggiori informazioni: maggiofiorentino.com

Adriana Benignetti