venerdì 3 maggio 2013

Stefano Bollani al XIII Festival di Sant’Efisio, Cagliari

Domenica 5 maggio 2013 ore 21.00, il pianista in “Rhapsody in blue” di Gershwin, diretto da David Levi

(Foto di Paolo Soriani)


È molto atteso il concerto, fuori abbonamento, di domenica 5 maggio 2013 alle ore 21.00, nell’ambito del XIII Festival di Sant’Efisio del Teatro Lirico di Cagliari quando, grande protagonista sarà Stefano Bollani al suo debutto con l’Orchestra del Teatro Lirico, diretta per l’occasione da David Levi

Al pianista milanese è affidata tutta la seconda parte del concerto con improvvisazioni musicali e l’esecuzione della Rhapsody in blue di George Gershwin. Nella prima parte della serata, invece, il direttore statunitense guiderà la compagine nell’Ouverture dal Candide di Leonard Bernstein e nella suite orchestrale Appalachian Spring di Aaron Copland.

Stefano Bollani - Nato a Milano nel 1972, inizia a studiare pianoforte a sei anni. Esordisce professionalmente a quindici anni. Dopo aver conseguito nel 1993 il diploma al Conservatorio di Musica di Firenze e dopo una breve esperienza nel mondo della musica pop (con, fra gli altri, Raf, Irene Grandi, Jovanotti), si afferma nel jazz, collaborando con grandissimi musicisti (Richard Galliano, Phil Woods, Lee Konitz, Miroslav Vitous, Han Bennink, Aldo Romano, Michel Portal, Gato Barbieri, Pat Metheny, Chick Corea, Bobby McFerrin, Franco D’Andrea, Martial Solal, Uri Caine, John Abercrombie, Kenny Wheeler, Greg Osby) sui palcoscenici piú prestigiosi del mondo (da Umbria Jazz al Festival di Montreal, dalla Town Hall di New York alla Fenice di Venezia, fino alla Scala di Milano). Fra le tappe della sua carriera, è fondamentale la collaborazione iniziata nel 1996 - e da allora mai interrotta - con Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide tredici dischi. Fra quelli più recenti: “Tati” (ECM 2005), in trio con Paul Motian alla batteria, (disco dell’anno per l’Academie du jazz francese); “The third man” (ECM 2007), (miglior disco dell’anno per la rivista americana “Allaboutjazz” e per l’italiana “Musica jazz”); “New York days” (ECM 2008), in quintetto con Mark Turner, Larry Grenadier e Paul Motian (disco dell’anno per “Musica jazz”). Il referendum dei giornalisti della rivista specializzata “Musica jazz” lo proclama miglior nuovo talento del 1998: in quel periodo, mentre guida il proprio gruppo, “L’orchestra del Titanic”, si lancia nella realizzazione di un ambizioso disco-spettacolo in omaggio alla musica leggera italiana degli anni ‘30-‘40 (“Abbassa la tua radio” con Peppe Servillo, Irene Grandi, Marco Parente, Barbara Casini, Roberto Gatto e tanti altri cantanti e musicisti). Negli anni collabora sia con musicisti sperimentatori e “di frontiera” (Hector Zazou, Giovanni Sollima, Elliot Sharp, Sainhko Namcythclack), sia col mondo del pop-rock italiano (Elio e le storie tese, Samuele Bersani, Fabio Concato, Daniele Silvestri, Joe Barbieri, Paolo Benvegnù, Bandabardò), ma anche con Massimo Ranieri e Johnny Dorelli. Particolarmente fuori dai canoni risultano alcuni suoi lavori come “La gnosi delle fanfole”, nel quale mette in musica le surreali poesie di Fosco Maraini insieme al cantautore Massimo Altomare (1998); “Cantata dei pastori immobili”, oratorio musicale per quattro voci, narratore e pianoforte, realizzato su testi di David Riondino (2004); il disco di canzoni scandinave “Gleda” (Stunt records, 2005), realizzato in Danimarca in compagnia di Jesper Bodilsen al basso e Morten Lund alla batteria. È produttore artistico ed arrangiatore di un disco del cantautore Bobo Rondelli (“Disperati intellettuali ubriaconi”, Arroyo), grazie al quale ha vinto il Premio Ciampi ed è stato segnalato al Premio Tenco. Per la prestigiosa etichetta francese Label Bleu realizza 4 dischi: un omaggio allo scrittore Raymond Queneau, registrato in trio con Scott Colley e Clarence Penn (“Les fleures bleues”, 2002); un disco in completa solitudine (“Smat smat”, 2003, segnalato dalla rivista inglese “Mojo” come uno dei migliori dieci dischi jazz dell’anno); un disco per trio jazz e orchestra sinfonica con Paolo Silvestri ad arrangiare e dirigere l’Orchestra Regionale Toscana (“Concertone”, 2004); un doppio album (“I visionari”, 2006) col suo nuovo quintetto più Mark Feldman, Paolo Fresu e Petra Magoni come ospiti. Nel 2006 l’editore Baldini e Castoldi Dalai ha dato alle stampe il suo romanzo: “La sindrome di Brontolo”. È apparso come personaggio, col nome di Paperefano Bolletta, in due storie a fumetti del settimanale “Topolino”, rivista di cui è stato ufficialmente nominato ambasciatore. Nel 2003 a Napoli riceve il Premio Carosone (artista al quale ha dedicato un piccolo libro-saggio, “L’America di Renato Carosone”, Elleu editore 2002); l’anno successivo la rivista giapponese “Swing journal” gli conferisce il Premio “New Star Award” riservato ai talenti emergenti stranieri, per la prima volta assegnato ad un musicista non americano. Per l’etichetta giapponese “Venus Records”, pubblica cinque dischi alla testa di un trio che vede Ares Tavolazzi al contrabbasso e Walter Paoli alla batteria (uno di questi, “Ma l’amore no”, 2006, anche in veste di cantante). Nel 2006 per la rivista “Musica jazz” è il musicista italiano dell’anno; e il disco dell’anno è il suo “Piano solo”, uscito per la ECM. Il referendum dei giornalisti della rivista americana “Downbeat” nel 2007 lo vede ottavo fra i nuovi talenti del jazz mondiale e terzo fra i giovani pianisti. I critici della rivista di New York “Allaboutjazz” lo votano fra i 5 musicisti più importanti del 2007, accanto a mostri sacri come Ornette Coleman e Sonny Rollins. Nel dicembre dello stesso anno a Vienna gli viene consegnato l’European Jazz Preis, premio della critica europea, come miglior musicista jazz europeo dell’anno. La regione Toscana nel 2008 gli ha conferito la massima onorificenza, il “Gonfalone d’argento”. Nel 2009 per il “North Sea Jazz Festival” in Olanda gli viene conferito il “Paul Hacket Award”. Il Berklee College of Music di Boston gli ha consegnato, nel 2010, la laurea honoris causa. Nello stesso anno riceve il “Capri Global Artist Award” e viene votato musicista dell’anno nel referendum di “Musica Jazz”. Nel 2011 gli viene assegnato il “Los Angeles excellence award” per la cultura italiana nel mondo. Nel 2005 è ospite fisso nel programma televisivo di Rai Uno “Meno siamo meglio stiamo”, di e con Renzo Arbore. È ideatore e conduttore, insieme a David Riondino e Mirko Guerrini, della trasmissione musicale “Dottor Djembé”, che va in onda su Rai Radio Tre dal 2006 (Premio Microfono d’argento 2007, Premio Satira Politica di Forte dei Marmi e Volterra Gusto 2010). Da quell’esperienza è nato un libro-cd, “Lo zibaldone del Dottor Djembé” (Baldini Castoldi Dalai 2008), ironica presa in giro del mondo della cultura “alta”. È nato poi anche uno special televisivo di tre puntate (“Buonasera Dottor Djembé”) andato in onda su Rai Tre nel giugno 2010. Dal gennaio 2009 sono sue le sigle del palinsesto di Radio Rai Tre. “Sostiene Bollani” è il suo primo programma televisivo, completamente dedicato alla musica, andato in onda su Rai Tre a settembre ed ottobre 2011 ed ha celebrato la prima giornata internazionale del jazz indetta dall’Unesco con una puntata speciale il 30 aprile 2012. Collabora con numerosi artisti in ambito teatrale, dalla Banda Osiris (nello spettacolo “Guarda che luna!”, 2002-2004, insieme a Enrico Rava, Gianmaria Testa e in “Primo piano”, 2005-2006), fino ad attori come Marco Baliani, Ivano Marescotti, Maurizio Crozza e Lella Costa (per la quale firma le musiche di tre spettacoli, “Alice: una meraviglia di paese”, “Amleto”, “Ragazze”, tutti per la regia di Giorgio Gallione) e ad importanti personaggi del mondo della danza contemporanea come Raffaella Giordano e Mauro Bigonzetti. In ambito classico si esibisce come solista con prestigiose orchestre sinfoniche quali: Gewandhaus di Lipsia; Royal Liverpool Philharmonic; Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma; Filarmonica del Regio di Torino; Verdi di Milano e con direttori come: James Conlon, Jan Latham-Koenig (con cui ha inciso il Concert Champetre di Poulenc per l’etichetta inglese AVIE Records), Clark Rundell e, soprattutto, Riccardo Chailly, con il quale a Lipsia ha inciso Rhapsody in blue e Concerto in fa di George Gershwin in un disco uscito nel settembre 2010 per la Decca Italia ed entrato nelle classifiche generali (Disco d’oro, più di 55.000 copie vendute solo in Italia), e “Sound’s of the ‘30s” appena uscito. Sempre più stretto negli ultimi tempi il suo legame con il Sudamerica. Dopo aver realizzato il disco “Carioca”, insieme a grandissimi musicisti brasiliani, nel dicembre 2007 è stato il secondo nella storia del Brasile, dopo Antonio Carlos Jobim, a suonare un piano a coda in una favela di Rio de Janeiro. Ha collaborato con molti artisti della nuova scena brasiliana: Marcos Sacramento, Ze’ Renato, Monica Salmaso, Nilze Carvalho, Na’ Ozzetti, Hamilton de Holanda, Toninho Horta, il gruppo Casuarina fino a Caetano Veloso, col quale ha tenuto due acclamati concerti a Cagliari ed a Perugia nell’estate del 2008.

David Levi - Cresciuto a New York, studia prima psicologia all’Università di Harvard e poi pianoforte, direzione orchestrale e accompagnamento di cantanti alla Manhattan School of Music. Inizia la sua carriera di direttore d’orchestra in Germania, dove conduce diverse produzioni operistiche (dal 1993 al 1997) ed è anche assistente di James Conlon a Colonia; in quest’occasione cura la direzione musicale e orchestrale della nuova produzione di Il naso di Šostakovič e di Sweeney Todd di Sondheim. Dirige anche La damnation de Faust di Berlioz, Elektra di Strauss, Evgenij Onegin di Čajkovskij, Otello e La Traviata di Verdi, Hänsel und Gretel di Humperdinck. Oltre alla sua attività di accompagnatore e insegnante di canto, dal 1997 al 2002 David Levi è Direttore del Coro dell’Opéra National di Parigi; nel 1989 crea lo Spanga Opera Festival (Paesi Bassi). Con la regista Corina van Eijk dirige la colonna sonora dei film: “Rigoletto” (2003) e “Samson et Dalila” (2007), e collabora alle musiche di “Une Vie à t’attendre” (2004) e “Le Héros de la Famille” (2006), composte da David Moreau. All’Opera di Graz, durante la Stagione 2001-2002 David Levi dirige Turandot di Puccini e la prima rappresentazione di Cabaret di John Kander; nella stagione successiva Die Lustige Niebelungen di Oscar Straus all’Opéra di Montpellier, Don Giovanni di Mozart al Bard Summer Festival (USA). Incide Les Petites Voix di Poulenc con la Maîtrise des Hauts-de-Seine. Nella Stagione 2003-2004 ritorna all’Opera di Graz come Direttore musicale della nuova produzione di Sweeney Todd; successivamente, dirige Il paese del sorriso di Franz Lehár all’Opera di Longjumeau. Nell’estate 2004 dirige la Messe di Leonard Bernstein alla Cité de la Musique di Parigi; nel gennaio successivo all’Opera di Massy dirige Il Pipistrello di Johann Strauss. Con la Maîtrise des Hauts-de-Seine, l’Orchestra di Massy e il soprano Ying Huang Levi incide La damoiselle élue di Debussy. Nello stesso anno dirige una serie di prestigiose rappresentazioni di La Traviata in Francia. David Levi inaugura la Stagione 2005-2006 alla Volkosper di Vienna con una serie di rappresentazioni di The Sound of Music di Richard Rogers e di La principessa della czárdás di Kalman; nella Stagione 2006-2007 dirige il balletto Anna Karenina di Boris Eifman, Il flauto magico di Mozart e Le Villi di Puccini. Nel 2008 è di nuovo a Vienna con una nuova produzione di My Fair Lady di Frederic Loewe, Anna Karenina dell’Eifman Ballet Theatre di San Pietroburgo e Red Giselle di Čajkovskij al Teatro Verdi di Trieste. David Levi ha, inoltre, curato la produzione di Donna Giovanna dell’Opera Spanga, una rielaborazione di Don Giovanni che ha un grande successo di pubblico e critica. Contemporaneamente, conduce numerose orchestre sinfoniche, tra le quali l’Orchestre National d’Ile de France, l’Orchestre des Pays de la Loire e la Strasbourg Philharmonic. Recentemente ha diretto la Terza Sinfonia di Beethoven a Santiago del Cile e a Caracas.

Prezzi biglietti: platea € 33,00 - I loggia € 23,00 - II loggia € 12,00.


Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13, telefono +39 0704082230 - +39 0704082249, fax +39 0704082223, [email protected], www.teatroliricodicagliari.it