Debutta in
prima nazionale, dal 4 al 21 aprile, la nuova produzione del Teatro del Buratto,
con la regia di Gian Luca Massiotta: protagonista,
Marco Pagani
«Testo “cult” della moderna
drammaturgia mitteleuropea, il Contrabbasso è un ritratto ironico e tutt’altro
che indulgente di un certo tipo di figura maschile contemporanea, sospesa tra
arroganza e fragilità, e insieme un affresco pieno di sfumature, a tratti amare
a tratti esilaranti, del mondo dei musicisti di professione e della loro spesso
fragile psicologia d’artista. Deluso dalla propria carriera in orchestra (non è
che “terzo leggio” nella fila dei contrabbassi) eppure fermamente convinto
dell’assoluta centralità del proprio ruolo, il nostro protagonista è un
depresso, non privo però di una sua rozza fierezza fatta di sensibilità e di un
discreto talento.
Nella sua condizione di emarginato, di misconosciuto, di
“ultimo”, egli vive nevroticamente questa sua frustrazione ma nello stesso
tempo la sublima grazie all’ironia, a uno sguardo disincantato sulle umane
debolezze, soprattutto a una sua segreta passione per una giovane cantante,
purtroppo per lui non corrisposta. Un amore “impossibile” proprio come quello
per il suo inseparabile strumento, maledettamente ingombrante eppure così
femminile… Il legame con la musica e i suoi misteri diventa il pretesto per uno
sfogo che si tinge di giallo tenendoci continuamente in bilico tra la
confessione di un fallimento e il riscatto di un estremo atto d’amore. Come
finirà? Fedeli all’autore, lasceremo che le tante debolezze dell’uomo si
fondano con gli scatti d’orgoglio dell’artista svelandone piano piano la grande
solitudine ma anche la profonda umanità. Una qualità che finirà per
coinvolgerci, suscitando in noi, insieme a rabbia e compassione, anche
tenerezza, rispetto, complicità. E più di un sorriso! Tanto che alla fine,
spiazzati dalla sua latente follia ma conquistati dalla dolcezza insospettabile
del suo strumento (il cui suono, come per magia, giunge ogni tanto ad
ammaliarci da lontano) potremmo perfino accorgerci di amarlo, almeno un po’. Di
musica classica si può anche morire? Forse. Decidete voi se dal piangere o dal
ridere…». Gian Luca Massiotta
È un rapporto di amore-odio quello che
lega un contrabbassista, professore d’orchestra, al suo strumento e ai suoi
colleghi: una metafora dell’intera società quella dipinta da Patrick Suskind ne
Il Contrabbasso, che il Teatro del
Buratto metterà in scena, in prima nazionale, al Teatro Verdi di Milano, dal 4 al 21 aprile 2013.
Una
messa in scena che è anche un omaggio al grande attore polacco Jerzy Stuhr
(pupillo di Wajda, Zanussi e soprattutto Kieślowski) che esattamente 27 anni fa
e proprio al Teatro Verdi donò una magistrale interpretazione di questo
bellissimo testo. All’origine di questo progetto – che mette in dialogo due
linguaggi, quello del teatro e quello della musica – c’è l’incontro di due
artisti che condividono la stessa formazione artistica: Pagani, attore, doppiatore e interprete di
film e spettacoli teatrali e Gian Luca Massiotta che, dopo il fortunato debutto
ne “La stanza dei fiori di china” con Angela Finocchiaro, ha continuato sulla
strada della regia, sempre più orientata alla collaborazione con orchestre e
musicisti classici anche contemporanei.
Un appassionante monologo, quello che
vedrà protagonista Marco Pagani, nei
panni di un contrabbassista, in cui darà corpo e voce alle diverse sfaccettature
di un poliedrico musicista, mettendo in scena un ritratto ironico e dissacrante
di un certo tipo di figura maschile contemporanea, sospesa tra arroganza e
fragilità. Insieme a un affresco pieno di sfumature, a tratti amare e a tratti
esilaranti, del mondo dei musicisti di professione. Il testo, complesso e
ricco, indaga l’animo umano disegnando un personaggio in bilico tra lo spettro
della solitudine e il riscatto di una passione rigeneratrice.
TEATRO DEL BURATTO
IL CONTRABBASSO di Patrick Suskind
Con Marco Pagani
Scene e Regia Gian Luca Massiotta
Disegno Luci
Marco Zennaro
Direttore di
produzione Franco Spadavecchia
Traduzione di Umberto Gandini
Si ringrazia per la collaborazione: Paola Ascenso
Traduzione di Umberto Gandini
Si ringrazia per la collaborazione: Paola Ascenso
Spettacolo inserito in INVITO A TEATRO
Teatro Verdi via Pastrengo 16, Milano – Tel. 02 6880038
Orari
spettacoli
Da Mercoledì a Sabato: ore 21.00
Prima
di Giovedì 4 aprile: ore 21.00/
Giovedì ore 19.30
Domenica:
ore 16.30
Biglietti: intero 20€ -
convenzionati 14€ -ridotto over 65/under 25 10€
Vendita on-line: www.vivaticket.it (con diritto di prevendita)
INFORMAZIONI E
PRENOTAZIONI:
02 27002476 - www.teatrodelburatto.it - [email protected]
Prenotazioni
: orario da lunedì a
venerdì 10.00/13.00 -14.00/18.00
La Biglietteria presso il Teatro
Verdi è aperta solo nei giorni di
spettacolo