mercoledì 23 gennaio 2013

Sui contributi aggiuntivi… Bruno Cagli non ci sta

Il Presidente-Sovrintendente di Santa Cecilia scrive un messaggio al Ministro per i Beni e le Attività Culturali

          
                                           
«La notizia che il Ministro per i Beni e le Attività Culturali avrebbe assunto un impegno a erogare nel 2013 contributi aggiuntivi, finalizzati al sostegno di progetti per l’anno verdiano-wagneriano e di importanti attività internazionali, a una Fondazione Lirico-Sinfonica, attingendo evidentemente ai fondi destinati a tutto il settore, se confermata, fa il paio con quanto già avvenuto nel corso del 2012 quando, attraverso la legge di stabilità, sono stati assegnati, con un colpo di mano, contributi speciali a valere sul FUS a singole Fondazioni. 

Nell'evidenziare che anche altri soggetti del comparto hanno programmato analoghe attività celebrative e che in quanto ad attività internazionali di assoluta e indiscutibile rilevanza l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia non è seconda a nessuno, si ritiene che in un anno in cui, atteso lo stato generale di crisi economica che investe il Paese, tutti faticano a presentare bilanci di previsione in equilibrio, qualsiasi disponibilità economica a valere sui fondi stanziati per il settore nel 2013 deve essere suddivisa equamente tra tutti, secondo i criteri di ripartizione già stabiliti dalla normativa vigente, che già tengono conto, in una logica concorrenziale, delle capacità produttive e gestionali nonché della specialità dei singoli soggetti. In caso contrario si opererebbe una vera e propria discriminazione che giustificherebbe il sospetto di una gestione non equa dei contributi pubblici. Invitiamo pertanto il Ministero a smentire le suddette notizie di stampa e a individuare le modalità più opportune per garantire all’intero settore delle Fondazioni Lirico Sinfoniche un livello adeguato di finanziamento pubblico in linea con gli obiettivi produttivi, con la tenuta occupazionale e più in generale con la salvaguardia del patrimonio culturale che esse rappresentano».

(comunicato stampa)