La ballerina sarà Gradisca nel balletto in due atti di Luciano Cannito
ispirato al capolavoro cinematografico di Federico Fellini
«Luciano Cannito guarda dentro di sé e osserva gli altri al tempo
stesso, da fuori; così riesce a renderci le idee di lussi irraggiungibili, il
mitico Grand Hotel e il salone viaggiante del Rex. Ma poi è la terra, con i
suoi spiriti, a prendere il sopravvento, perché le favole sono finite, perché
anche i più ambiziosi si accontentano di poco. Perfino Gradisca, femmina
esemplare, accetta un giovane povero che fa il carabiniere [...] così si
esorcizzano le tragedie, ma senza dimenticarle: si ride dell’olio di ricino
somministrato dai fascisti, ma non si dimentica, si fa dell’ironia sui nazisti
maiali, ma non si dimentica. Vino, donne e canto potremmo dire a tempesta
passata. Il presente si abbraccia, e non è poi così male». Mario Pasi
È il penultimo appuntamento di “Ravello Dieci\12”
quello di sabato 17 novembre ore 21. 15 all’Auditorium
Oscar Niemeyer di Ravello: e sarà una serata dedicata alla danza con Amarcord, balletto in due atti di Luciano
Cannito che si ispira, fin dal titolo, all’immortale capolavoro
cinematografico di Federico Fellini. Sul palcoscenico una compagnia giovane e
agguerrita capitanata Nicolò Noto e da Sabrina Brazzo, prima
ballerina del Teatro alla Scala di Milano, nei panni di Gradisca, ruolo da lei
già interpretato con vivo successo oltre che alla Scala, al Metropolitan di New
York. La coreografia, i costumi curati da Roberta Guidi di Bagno e l’originale
scenografia firmata da Carlo Centolavigna faranno rivivere
l’indimenticabile e malinconico affresco felliniano dell’Italia fra le due
guerre e tutti quei personaggi che lo animavano, entrati oramai,
nell’immaginario collettivo: Titta, Gradisca, Volpina, la tabaccaia. Le loro
vicende, vissute nell’onirica Rimini anni ’30, avranno come colonna sonora le
musiche di Nino Rota, Glenn Miller, Alfred Schnittke, Marco Schiavoni; mentre
le luci che contribuiranno a rendere unico lo spettacolo sono di Alessandro
Caso.
Proposto per la prima volta nel 1995 al Teatro San Carlo, prodotto
dalla Daniele Cipriani Entertainment, Amarcord è andato in scena anche
al Teatro alla Scala, negli Stati Uniti (Metropolitan di New York, Orange
County di Los Angeles) e al Teatro Massimo di Palermo, riscuotendo ampi
successi.
Sabrina Brazzo è stata invitata a sostituire Rossella Brescia che,
in seguito a un grave incidente, ha dovuto rinunciare alla tournée che
l’avrebbe vista protagonista.
Nata a Portogruaro, Sabrina
Brazzo si diploma alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Entra a far
parte della compagnia Deutsche am Rhein di Dusseldorf, diretta da Heinz
Spoerli, dove interpreta “Three Pieces” di van Manen, “Stravinsky Violin
Concerto” di Balanchine e “Giselle”. Rientrata alla Scala, danza “Capriccio per
Piano”, “Apollon Musagete “e “Serenade” di Balanchine; “La bella addormentata
nel Bosco”, “Il lago dei cigni”, “Cenerentola” di Nureyev. Riceve il premio della
critica “Danza e Danza” come miglior interprete delle stagioni 1998/99 e
2000/01. Nel 2001 riceve anche il “Premio Positano”. Scelta da Sylvie Guillem
per il ruolo di Giselle, lo interpreta alla Scala , al Lincoln Center di New
York e al Covent Garden di Londra, venendo nominata Prima ballerina. Interpreta
poi “Don Chisciotte” e “Lo schiaccianoci” di Nureyev, “La bisbetica domata” di
Cranko, “Now and Then” di Neumeier, “Sogno di una notte di mezza estate” di
Balanchine. È Odette/Odille ne “Il lago dei cigni“ di Bourmaister; in “Serata
Stravinsky” danza “The Cage” di Robbins e “Le Sacre du Printemps” di Béjart,
collaborando col celebre coreografo francese. È poi Carmen nell’omonimo
balletto di Petit. Interpreta “Tersicore in Apollo” di Balanchine al fianco di
Roberto Bolle. Nel 2011 danza “Pink Floyd Ballet” di Petit nella tournée della
Scala a Istanbul; in Scala, invece, affronta “L’Histoire de Manon” di Mc
Millan. Nel 2004 partecipa al videoclip di Giovanni Allevi per “Go with the
flow”. Nel 2007 è ospite dell’Opera di Roma per “Giselle”, coreografia di Carla
Fracci. Nel 2008, al Teatro Massimo di Palermo, è protagonista di “Franca
Florio”, balletto di Luciano Cannito con Carla Fracci; sempre a Palermo, per
Cannito, danza “I have a Dream”, con regia di Menegatti e voce narrante di Remo
Girone. Dal 2008 è con Roberto Bolle nel “Bolle & Friends”, danzando a Roma
al Colosseo, a Milano in Piazza Duomo, a Napoli in Piazza Plebiscito, a Venezia
al Teatro La Fenice e in Piazza San Marco. Ancora con Bolle partecipa al gala
di Andrea Bocelli nell’Anfiteatro del Silenzio di Lajatico. Nel 2009 riceve,
nel Principato di Monaco, il premio alla professionalità italiana nel mondo
”Foglio d’oro”. L’anno seguente, danza il brano “Ricomincio da qui” di Malika
Ayane al Festival di Sanremo. A Rio de Janeiro danza “Carmen” di Petit con
Robert Twesley, per la riapertura del Teatro Municipal. Nel 2012 interpreta il
ruolo di Albachiara nella produzione del Teatro alla Scala “L’altra metà del
Cielo” (coreografie di Martha Clarke e musiche di Vasco Rossi) e riceve il
premio “Danza Italia” 2012 al talento.
I lavori
di Luciano Cannito sono stati
rappresentati in prestigiosi teatri e festival di tutto il mondo: Metropolitan
di New York‚ La Scala
di Milano‚ Teatro San Carlo di Napoli‚ Orange County Performing Arts Center di
Los Angeles‚ Place des Artes di Montreal‚ Teatro dell’Opera di Roma‚ Grand
Theatre de Bordeaux‚ Teatro dell’Opera di Tel Aviv‚ Teatro Sistina di Roma‚
Festival Roma Europa‚ Teatro Comunale di Bologna. Cannito è stato Direttore
artistico e Coreografo principale del Balletto di Napoli‚ del Balletto di Roma
e del Teatro Petruzzelli di Bari; dal 1998 al 2002 del Corpo di Ballo del
Teatro di San Carlo e, dal 2005, è Direttore del Corpo di Ballo del Teatro
Massimo di Palermo. Ha iniziato la carriera di coreografo in Israele, nel 1986,
con la produzione “Passi falsi”. Tra i suoi spettacoli citiamo “Marco Polo”
(1993) e “Te voglio bene assaje” (1996) per il San Carlo di Napoli;
“Shéhérazade”, per il ritorno alle scene di Maya Plissetskaya all’Opera
Nazionale di Tbilisi; “Un americano a Parigi” (1995), “Cassandra” e “Amarcord”
(1995), “Trilogia di Figaro” (2004:
scritto da Beppe Menegatti), “Faust” (2006) e “La Sonnambule ” (2008) per
l’Opera di Roma, “Five Seasons” (1996) e “Mare Nostrum” (1997) su musiche di
Marco Schiavoni per la Bat Dor
Dance Company of Israel, “Carmen” (2000)
per il Teatro Nuovo di Torino, “Pulcinella” (2007) con Lucio Dalla su musica di
Stravinsky per il Comunale di Bologna. È
autore del libretto‚ coreografia e regia di “Franca Florio” (2007), con Carla
Fracci, Rossella Brescia e Giuseppe Picone. Del 2008 è “I have a Dream”, con
Remo Girone‚ Rossana Casale‚ Luciana Savignano‚ Carla Fracci. Oltre che come
coreografo‚ lavora come regista ed autore di musicals e spettacoli di prosa.
Nel 2004 ha realizzato il suo primo film (“La lettera”), distruibuito da Sky
Cinema. Ha in preparazione altri due film, tratti da Gesualdo Bufalino e
Jonathan Coe. Già Direttore artistico della Biennale Danza e Italia di Pesaro,
nel 2007 è stato eletto rappresentante per la danza nell’Assemblea direttiva
della SIAE . Nel 2010 il Teatro dell’Opera di Nizza ha messo in scena due suoi
balletti. Il mese scorso, Cannito ha ottenuto grande successo al Teatro Massimo
di Palermo per la regia delle due opere di Ravel “L’heure Espagnole” e
“L’Enfant et les sortileges”, con scene e costumi di Altan.
Auditorium Oscar Niemeyer, Ravello
Sabato 17 novembre ore 21.15
AMARCORD
balletto in due atti di Luciano Cannito
liberamente ispirato all'omonimo film di Federico Fellini
liberamente ispirato all'omonimo film di Federico Fellini
con
Sabrina Brazzo e Nicolò Noto
Musiche di
Nino Rota e di Glenn Miller, Alfred
Schnittke, Marco Schiavoni
Scenografie Carlo Centolavigna
Costumi Roberta Guidi di Bagno
Disegno luci Alessandro Caso
Scenografie Carlo Centolavigna
Costumi Roberta Guidi di Bagno
Disegno luci Alessandro Caso
Coreografia e regia Luciano Cannito
una produzione
Daniele Cipriani Entertainment
Posto unico 20 €
Per informazioni e prenotazioni: 089 858422, www.ravellofestival.com
Adriana Benignetti