Testoni, Sarasate, Ravel e
Turina per il 2° appuntamento della 68a Stagione Sinfonica de “I
Pomeriggi” di Milano
«Il brano sinfonico Frammenti lirici, composto tra la primavera e l’estate di quest’anno
su commissione dei Pomeriggi Musicali, è l’ultimo di una serie che ha avuto il
battesimo della prima esecuzione e non solo, con quest’orchestra nell’arco di
poco più di vent’anni, a testimonianza di un legame musicale affettivo di cui
sono particolarmente fiero. La struttura formale del brano, in un unico ampio
movimento, è articolata in due scene legate indissolubilmente da variazioni
tematiche che si inseguono e intersecano generando altri frammenti di melodie.
Potremmo dire che sono micro-racconti musicali in un primo movimento ritmicamente più mosso e poi in un grande adagio incastonato da “danze”, come oggetti dentro una scatola che abbiamo custodito gelosamente e improvvisamente apriamo per ritrovarne il significato, leggerne i nomi, rivedere i volti, ricostruendo emozioni e ricordi. Questi volti, nomi, significati si incarnano nei timbri di tutti gli strumenti dell’orchestra cui ho dedicato appunto moltissimi soli espressivi. In tutta la mia musica sinfonica , come in quella da camera o per la danza e il teatro, la narratività è il motore naturale attraverso il “canto”. L’esperienza fisica del suono, partendo sempre dall’improvvisazione, evoca potentemente in me idee musicali e solo allora posso raccontarlo in una partitura mentre la variazione di una linea melodica che genera altre linee e diventa racconto di frammenti costituisce forma e struttura della mia musica. Aver scritto per la danza in questi anni mi ha portato a legare indissolubilmente gli impulsi del ritmo al suono e immaginare sempre le mie linee melodiche attraverso questo movimento fisico. Il canto e la danza, melodia e ritmo in un unico corpo sensuale e palpitante, mi tengono loro prigioniero felice e sono dunque l’essenza stessa del mio modo di comporre. Nella prima parte del racconto le immagini musicali sono pulsanti e ricche di contrasti e colori, nella seconda parte le visioni sono più calme e pensose, il tono si vela di accenti malinconici e le apparizioni danzanti improvvise sono fuggevoli, evaporano l’una nell’altra. Come nel regno misterioso delle ombre, certi sguardi evocano forse il dolore di un congedo, di un addio, di un ultimo breve e sussurrato discorso. Questa musica è dedicata alla memoria di mia madre, danzatrice». Giampaolo Testoni
Potremmo dire che sono micro-racconti musicali in un primo movimento ritmicamente più mosso e poi in un grande adagio incastonato da “danze”, come oggetti dentro una scatola che abbiamo custodito gelosamente e improvvisamente apriamo per ritrovarne il significato, leggerne i nomi, rivedere i volti, ricostruendo emozioni e ricordi. Questi volti, nomi, significati si incarnano nei timbri di tutti gli strumenti dell’orchestra cui ho dedicato appunto moltissimi soli espressivi. In tutta la mia musica sinfonica , come in quella da camera o per la danza e il teatro, la narratività è il motore naturale attraverso il “canto”. L’esperienza fisica del suono, partendo sempre dall’improvvisazione, evoca potentemente in me idee musicali e solo allora posso raccontarlo in una partitura mentre la variazione di una linea melodica che genera altre linee e diventa racconto di frammenti costituisce forma e struttura della mia musica. Aver scritto per la danza in questi anni mi ha portato a legare indissolubilmente gli impulsi del ritmo al suono e immaginare sempre le mie linee melodiche attraverso questo movimento fisico. Il canto e la danza, melodia e ritmo in un unico corpo sensuale e palpitante, mi tengono loro prigioniero felice e sono dunque l’essenza stessa del mio modo di comporre. Nella prima parte del racconto le immagini musicali sono pulsanti e ricche di contrasti e colori, nella seconda parte le visioni sono più calme e pensose, il tono si vela di accenti malinconici e le apparizioni danzanti improvvise sono fuggevoli, evaporano l’una nell’altra. Come nel regno misterioso delle ombre, certi sguardi evocano forse il dolore di un congedo, di un addio, di un ultimo breve e sussurrato discorso. Questa musica è dedicata alla memoria di mia madre, danzatrice». Giampaolo Testoni
Sono 4 le nuove opere commissionate dalla Fondazione de
“I Pomeriggi Musicali” per questa 68a Stagione e Frammenti lirici, di Giampaolo Testoni –
autore molto stimato da I Pomeriggi Musicali, ai quali è legato da una
collaborazione ormai più che ventennale –, è la prima a essere eseguita, nel
secondo appuntamento in programma questa settimana, giovedì 8 novembre ore 21.00 (prova generale
aperta al pubblico, giovedì 8 novembre
ore 10.00 e sabato 10 novembre ore
17.00). Completano il programma le Arie Zigane e la Fantasia su
Il Flauto Magico di Mozart di Pablo de Sarasate affidate, come la Tzigane per violino e
orchestra di Ravel, al violinista Yuri
Revich, classe 1991: la seconda parte del programma vede
l’esecuzione delle Danze gitane di
Joaquin Turina, che tanto attinse, nelle sue composizioni, dalla musica
flamenca. Sul podio il 31enne Rossen
Gergov, direttore bulgaro dalla folgorante carriera internazionale, che con
I Pomeriggi fa il suo debutto in Italia.
Nato a Milano nel 1957, Giampaolo
Testoni è stato allievo al Conservatorio G. Verdi di Milano, di Angelo Paccagnini per Composizione e
Musica Elettronica e poi, diplomandosi in Composizione, di Niccolò Castiglioni. Ha esordito come
compositore nel 1978 al MusicWorkshop UNESCO di Copenhagen. Nel 1980, con Le
nuvole per orchestra da camera, è premiato alla Rassegna Internazionale di
Musica e Teatro da camera della Associazione Filarmonica Umbra su segnalazione
di Goffredo Petrassi. Nel
1981 partecipa alla prima edizione della Rassegna Venezia Opera Prima e alla
Biennale Musica di Venezia intitolata Dopo l’Avanguardia, riscuotendo un
brillante riconoscimento di critica e pubblico. La RAI sceglie Le nuvole per partecipare nel 1982 alla
Tribuna Internazionale dei Compositori a Parigi e gli commissiona altre
composizioni tra cui le Wonderland variations. Dall’esordio alla
Biennale veneziana la sua musica viene commissionata ed eseguita in festival,
teatri e stagioni concertistiche in Italia e in Europa. Importante il sodalizio
con I Pomeriggi Musicali di Milano, per la cui orchestra Testoni ha scritto,
nel 1990, la Seconda sinfonia, nel 1996, il Concerto per archi e,
nel 1997, su commissione, l’orchestrazione di Carnaval di Schumann. Tra
gli altri enti che commissionano lavori a Testoni ricordiamo: l’Arena di Verona,
la Società del Quartetto di Milano, Dal 1986 al 1992 Testoni si dedica alla
scrittura dell’opera in tre atti Alice su libretto del poeta Danilo Bramati, che va in
scena in prima mondiale nel 1993 al Teatro Massimo di Palermo con la regia di Sandro Sequi, e che nel 1997 è
pubblicata su CD dall’etichetta AGORÁ. Testoni, oltre ad aver insegnato
Composizione presso il Conservatorio di Trento-Riva del Garda e collaborato al
“Giornale della Musica”, dal 2003 collabora con la coreografa Emanuela Tagliavia e il
videoartista e coreografo Davide Montagna,
scrivendo le musiche per gli spettacoli La lezione-M’encanta,
506 e Luminare Minus.
Bulgaro di origine, il giovane direttore Rossen Gergov è già noto
in tutto il mondo per la sua abilità nel dirigere sia musica sinfonica che
operistica, con un repertorio che spazia da Mozart ai lavori più contemporanei.
Le recenti performaces all’Opera North (The
Portrait di Mieczyslaw Weinberg), alla Wiener Volksoper (Rigoletto e Il pipistrello) e presso il Festival di Bregenz (dove ha diretto il
concerto d’apertura del festival con la Wiener Symphoniker) ne hanno
consolidato il merito di essere uno tra I più brillanti talenti emergent della
scena musicale. Altri incarichi sul podio lo hanno visto dirigere Tosca sempre per il festival di Bregenz e
Playing Away di Benedict Mason a St
Pölten. Per quanto riguarda gli impegni sinfonici Rossen Gergov ha lavorato con
la BBC Symphony Orchestra e con la BBC Scottish Symphony Orchestra, con la
Tonkünstlerorchester, la Bamberger Symphoniker, l’Orquesta Sinfónica del
Principado de Asturias, la Sinfonieorchester Basel, con le orchestra di Tokyo, Hiroshima
e Sapporo, con la Kyoto Philharmonic Chamber Orchestra, con l’Orchestre
national de Montpellier Languedoc Roussillon, e con l’Ensemble Orchestral de
Paris e la Century Orchestra di Osaka.
Nato nel 1991 a Mosca, Yuri Revich ha iniziato a suonare il violino all’età di cinque anni;
a sette è stato ammesso alla Central Music School del Conservatorio di Mosca
nella classe di Galina Turchaninova. Nel 2009 è stato ammesso al Conservatorio
di Vienna nella classe di Pavel Vernikov e Anton Sorokow. Revich ha inoltre preso parte a
masterclass con Mtislav Rostropovitch, Liana Isakadze, Dmitrij Sitkovetsky,
Pavel Vernikov, Zakhar Bron, e altri grandi violinisti. Yury ha suonato con
importanti orchestre quali la Russian National Orchestra, i Solisti di Mosca,
la Georgian - German Chamber Orchestra, la Chamber Orchestra
"Kremlin". Yury Revich
si è esibito nelle maggiori sale da concerto del suo paese, compresa la Sala
Grande del Conservatorio di Mosca, ed inoltre nella Moscow International Music
House, alla Moscow Central Concert Hall "Russia", alla Armoury
Chamber del Cremlino e in molte altre. Ha tenuto recital in molti altri paesi
del mondo, tra cui: Stati Uniti, Canada, Italia, Finlandia, Germania, Francia,
Svezia, Danimarca, Norvegia, Austria, Israele. È già stato invitato a suonare
in molti festival internazionali; tra gli inviti più importanti ricordiamo
quello di Vladimir Spivakov al Festival di Colmar, quello di Liana Isakadze al
Festival di Batumy (Georgia), quello di Nikolai Petrov al Festival "The
Music Kremlin". Yury Revich
è vincitore dell’International Competition Virtuoses of the XXI Century di
Mosca e di altri premi nazionali e internazionali. È stato inoltre insignito
del Premio Nazionale Christmas Star e della medaglia alle "Generose gesta
per la gloria della Patria ". Nel 2005 ha vinto la borsa di studio
intitolata a Rostropovitch e nel 2008 è stato insignito del Guzik Award per
giovani talenti. Il suo virtuosismo è stato apprezzato dalla Gioventù Musicale
d’Italia e, dal 2010, Yury Revich collabora stabilmente con la fondazione.
Teatro
Dal Verme
Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano
Giovedì 8 novembre ore 21.00
Sabato 10 novembre ore 17.00
Generale
aperta – giovedì 8 novembre ore 10.00
Direttore: Rossen Gergov
Violino: Yury Revich
Orchestra I
Pomeriggi Musicali
Testoni, Frammenti lirici
(commissione Fondazione I Pomeriggi Musicali - prima esecuzione)
Sarasate, Arie Zigane
op. 20 per violino e orchestra
Sarasate, Fantasia su Il
Flauto Magico di Mozart per
violino e orchestra op. 54
Ravel, Tzigane, per
violino e orchestra
Turina, Danze gitane
BIGLIETTI
Interi
Primo Settore (Platea, dalla fila 1 alla 30): € 19,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea, dalla fila 31 alla 40): € 13,50 + prevendita
Balconata: €
10,50 + prevendita
Ridotti (Giovani under 26;
Anziani over 60; Cral; Ass.
Culturali, Biblioteche; Gruppi; Scuole e Università)
Primo Settore (Platea, dalla fila 1 alla fila 30) € 15,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea, dalla fila 31 alla fila 40) € 11,50 + prevendita
Balconata €
8,50 + prevendita
BIGLIETTI per le prove generali aperte
Interi: € 10,00 +
prevendita
Ridotti (Giovani
under 26; anziani over 60; cral; ass. culturali, biblioteche; gruppi; scuole e
università): € 8,00 + prevendita
Biglietteria
TicketOne
Teatro Dal Verme
Via San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano
Tel. 02 87.905.201
dal lunedì al venerdì dalle 10.00
alle 18.00
Adriana Benignetti