Petra Conti e Claudio Coviello nei ruoli di Raymonda e Jean
De Brienne. Oltre 500
i costumi, quattro cambi di scena e numerose comparse per la versione del
balletto più vicina all’originale
Ultimo lavoro del geniale coreografo russo Marius Petipa per i
Balletti Imperiali di San Pietroburgo (1898), sulle musiche di Aleksandr
Glazunov, Raymonda balletto in 3 atti
basato su una leggenda medievale affascina e
incanta anche i più giovani. E proprio per i giovani è pensata la recita
conclusiva al Teatro alla Scala, sabato
13 ottobre alle ore 20.00. Giovani in scena, visto che sul palco
protagonisti saranno la prima ballerina Petra Conti e, accanto a lei, in debutto nel ruolo di Jean De
Brienne, Claudio Coviello; entrambi
poco più che ventenni e già applauditi in numerose importanti
produzioni, nonché vincitori del premio Danza & Danza 2011 come
miglior interprete della stagione (Petra Conti) e miglior artista emergente
(Claudio Coviello).
Nel balletto sarà, inoltre, schierato tutto il
Corpo di Ballo e più di 80 giovani allievi della Scuola dell’Accademia
Teatro alla Scala (dal primo all’ottavo corso, impegnati in danze di carattere
e danze classiche), in una sinergia che ha visto dopo molti anni una
compresenza davvero ampia di compagnia e scuola. Ma giovani anche in platea, dal momento che la recita rientra
nelle iniziative “La Scala in Famiglia”: ogni adulto, acquistando un
solo biglietto, potrà accompagnare in Teatro un minore di età compresa
tra i 6 e i 18 anni: il biglietto per il minore sarà gratuito. Un’occasione
preziosa, dunque, per accompagnare i più giovani nel mondo del Balletto
attraverso una produzione dove sono spiegate tutte le forze del Teatro
alla Scala e che ricostruisce la coreografia, la messa in scena e il fastoso
allestimento del 1898.
N.B. Le foto sono di Brescia-Amisano © Teatro alla Scala
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Adriana Benignetti