A 86
anni si è spento ieri a Dresda il grande
compositore tedesco
La notizia è stata data dall’editore
del musicista Schott Music: Hans Werner Henze “uno dei compositori più importanti e influenti del
nostro tempo” è morto ieri a Dresda, all’età di 86 anni. Nato a Guterlsoh, il 1 luglio del 1926, Henze si era trasferito vicino
Roma, a Marino, nel 1953 e proprio in Italia aveva trascorso la maggior parte
della sua esistenza.
Hans Werner Henze (Gutersloh, 1 luglio 1926 – Dresda, 27 ottobre 2012) aveva iniziato gli studi
presso la scuola di musica di Braunschweig nel 1942, ma li aveva interrotti nel
1944 per partecipare al conflitto mondiale, durante il quale venne catturato e
fatto prigioniero. Nel 1948 è assistente musicale al Deutscher Theater di
Konstanz, dove viene rappresentata la sua prima opera Das Wundertheater (da
Cervantes). Nel 1950 è direttore al teatro di Wiesbaden, dove compone due opere
radiofoniche, il Primo concerto per pianoforte e orchestra nonché la sua prima
opera lirica di rilevante importanza, Boulevard Solitude,
una sorta di trasposizione moderna di Manon Lescaut.
Nei primi anni Cinquanta
prende parte ai Ferienkurse di Darmstadt; nel 1953 lascia la Germania, in
reazione all'omofobia, all'intolleranza ed alla situazione politica generale
del suo paese, e si trasferisce in Italia, a Marino, nella zona dei castelli
romani, dove ha trascorso la maggior parte della sua vita. A
metà degli anni Cinquanta inizia la sua lunga e fruttuosa collaborazione con la
poetessa austriaca Ingeborg Bachmann, librettista per le opere Der Prinz von Homburg (1958)
e Der junge Lord (1964).
Nel 1966 Henze ottiene un grande successo con l'opera Die Bassariden al
Festival di Salisburgo. Costante è sempre stato il suo impegno politico, che ha
avuto conseguenze notevoli nei suoi lavori: la prima del suo oratorio Das Floss der Medusa viene
annullata ad Amburgo quando le autorità tedesche rifiutano di rappresentare il
lavoro esponendo (come previsto dal libretto) un ritratto di Che Guevara e una
bandiera rivoluzionaria. L’impegno ideologico di Henze è in primo piano nella
composizione per recitante e gruppo da camera El Cimarron,
basata su un testo (dell'autore cubano Miguel Barnet) che tratta della fuga
degli schiavi durante il governo coloniale di Cuba.
È del 1983 Die englische Katze e
del 1990 Das verratene Meer,
basata su un racconto di Yukio Mishima. La Nona sinfonia (per coro e orchestra,
del 1997) contiene testi in cui vengono ricordati i momenti più oscuri del
passato della Germania. Nel 2003 venne rappresentata al Festival di Salisburgo
l'opera L'upupa,
basata su una favola popolare siriana.
Nel 1990 Henze riceve il Premio Ernst
von Siemens, mentre nel 1995 riceve il Westfälischer Musikpreis, nel 2004 è
nominato Dottore honoris causa per la sua "scienza musicale" dalla
Hochschule für Musik und Theater di Monaco.
Lo stile compositivo di Henze
abbraccia il neo-classicismo, il jazz, la tecnica dodecafonica, lo strutturalismo
e alcuni aspetti della musica pop. La sua musica ha come costante un lirismo
sempre molto teso, che lo avvicina ad Alban Berg e Karl Amadeus Hartmann. Phaedra,
quattordicesima e ultima opera teatrale di Henze, coprodotta da Berliner
Festspiele e Teatro La Monnaie di Bruxelles, è stata messa in scena a Berlino
nel 2007.
Per un profilo più completo del compositore visitare la pagina della Schott Music a lui dedicata.
Adriana Benignetti