Dal 2 all’8 ottobre 2012 una mini-rassegna per conoscere il violinista greco Leonidas Kavakos a 360°. Al via martedì 2 ottobre con Beethoven,
insieme a Enrico Pace
Foto di Yannis Bournias |
5 serate all’Auditorium Parco della
Musica, dal 2 all’8 ottobre, durante
le quali il pubblico potrà non solo ascoltare Leonidas Kavakos, per di più nella doppia veste di solista e
direttore, ma anche e soprattutto conoscere l’uomo e l’artista in maniera più
approfondita. Il violinista greco offrirà, infatti, un ritratto a tutto tondo
raccontando anche la sua vita e il suo pensiero sull’interpretazione musicale
in una conferenza-intervista con Giovanni Bietti.
“Focus Kavakos”, questo il nome della mini-rassegna si aprirà il 2 ottobre alle ore 21.00 (Sala Santa Cecilia) con 3 delle più intense Sonate di Beethoven, le celeberrime Sonate op. 24 Primavera e op. 47 Kreutzer, capisaldi della letteratura cameristica di ogni tempo, e la Sonata op. 12 n. 1, eseguite al fianco di Enrico Pace, uno dei pianisti italiani più dotati e interessanti del panorama odierno.
“Focus Kavakos”, questo il nome della mini-rassegna si aprirà il 2 ottobre alle ore 21.00 (Sala Santa Cecilia) con 3 delle più intense Sonate di Beethoven, le celeberrime Sonate op. 24 Primavera e op. 47 Kreutzer, capisaldi della letteratura cameristica di ogni tempo, e la Sonata op. 12 n. 1, eseguite al fianco di Enrico Pace, uno dei pianisti italiani più dotati e interessanti del panorama odierno.
Gli altri appuntamenti della rassegna:
Kavakos mostra la sua ben nota
versatilità nel secondo concerto (4 e 5
ottobre ore 21, Sala Santa Cecilia) – per il quale ritrova l’Orchestra dell’Accademia
di Santa Cecilia, che ha già diretto
lo scorso anno – pronto ad alternare violino e bacchetta in un programma che
dai capolavori di Mozart (Concerto n. 4 e
Sinfonia n. 34) muove verso le straordinarie architetture sonore della Sinfonia n. 9 “La Grande ” di Schubert. Per
il concerto finale (8 ottobre ore 21,
sala Petrassi) torna a imbracciare il suo prezioso violino – lo Stradivari ‘Abergavenny’ del 1724 – per dialogare con i Solisti
dell’Accademia di Santa Cecilia in un imperdibile programma cameristico che
accosta due assoluti vertici di J. S. Bach, la Suite dell’Offerta
Musicale e il Quinto Concerto brandeburghese
alla brillante raffinatezza inventiva del Settimino
di Beethoven. Prima dell’ultimo concerto sarà possibile per il pubblico
incontrare l’artista, per assaporare
la sua semplicità, simpatia ed estrema comunicativa, in una conferenza-intervista
dal titolo La Musica
come intrattenimento? guidata dal musicologo Giovanni Bietti (7 ottobre
ore 12, Sala Santa Cecilia).
Antidivo per eccellenza e grande
violinista; eccelso virtuoso ma lontanissimo dalla figura tradizionale del violinista misterioso e un
po’ demoniaco; una carriera sensazionale, colma di successi, premi e
riconoscimenti, ma allo stesso tempo musicista capace di resistere ai ritmi
frenetici imposti ai concertisti di oggi, per riflettere in profondità con
pacatezza e modestia, su scelte culturali e sociali, coltivando una personalità
di artista completo: questo in sintesi Leonidas
Kavakos, affermatosi sulla
scena internazionale come artista di raro talento, virtuosismo e integrità. Le
sue eccellenti capacità sono state riconosciute fin da quando era ancora
adolescente. Vincitore del Concorso Sibelius nel 1985 e poi del Premio Paganini
nel 1988, Kavakos è stato, da allora in poi, invitato da numerose orchestre
europee, del Nord America e dell’Estremo Oriente e, nel tempo, la sua fama è
cresciuta e si è consolidata. Leonidas Kavakos si esibisce in concerto con i
direttori e le orchestre più importanti e partecipa ai più rinomati festival
internazionali, sia in recital sia in formazioni cameristiche. Nelle recenti
stagioni, Leonidas Kavakos è apparso come solista con l’Accademia Nazionale di
Santa Cecilia, la Sinfonica di Atlanta, la Filarmonica di Berlino, la Sinfonica
di Boston, l’Orchestra del Festival di Budapest, la Royal Concertgebouw Orchestra ,
la Staatskapelle di Dresda, la Filarmonica Israeliana ,
la Filarmonica della Scala, la London Symphony Orchestra ,
la
London Philharmonic Orchestra , la National Symphony
Orchestra , la New York Philharmonic ,
la Tonhalle e molte altre. Ha collaborato con direttori del calibro di quali
Pierre Boulez, Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung, Gustavo Dudamel, Christoph
Eschenbach, Iván Fischer, Alan Gilbert, Valery Gergiev, Bernard Haitink, Daniel
Harding, Paavo Jarvi, Zubin Mehta, Antonio Pappano, Christian Thielemann e Osmo
Vänskä. Kavakos si contraddistingue sempre di più anche come direttore di
talento e maestria considerevoli: dall’ottobre 2007 al settembre 2009 è stato
Direttore Artistico della Camerata Salzburg, di cui era già Direttore Ospite
Principale dal 2002 e ha diretto, tra le altre, l’Orchestra Filarmonica della
Scala e l’Orchestra Sinfonica di St. Louis. È apparso, inoltre, come direttore
o direttore/solista con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Filarmonica
di Budapest, la Sinfonica di Houston, l’Orchestra of the Age of Enlightenment,
la Filarmonica di Rotterdam e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Nel
campo della musica da camera, Leonidas Kavakos ha collaborato con musicisti del
calibro di Gautier e Renaud Capuçon, Natalia Gutman, Emanuel Ax, Helene
Grimaud, Nicholas Angelich, Nickolai Luganzki, Elisabeth Leonskaya ed Enrico
Pace. E’ spesso invitato come artist-in-residence dal Southbank Centre e dalla
Wigmore Hall di Londra, dalla Gewandhaus di Lipsia, dalla Filarmonica di Rotterdam
e dalla Tonhalle di Zurigo, per citarne alcuni. È ospite regolare del Festival
di Verbier. Leonidas Kavakos ha al suo attivo numerose registrazioni: insieme
alla Camerata Salzburg ha registrato dal vivo (per Sony) i Cinque Concerti per violino e la Sinfonia in mi bemolle maggiore di Mozart e, più recentemente, il Concerto per violino di Mendelssohn
insieme ai Trii per pianoforte dello
stesso autore, eseguiti con Enrico Pace e Patrick Demenga. Questa registrazione
è appena stata nominata da ECHO Klassik: ‘Miglior Registrazione di Concerto del
Repertorio del diciannovesimo secolo’ (Best Concerto Recording of 19th Century
Work). Nel 1991, Leonidas Kavakos ha vinto il Gramophone Award per la prima
registrazione della storia della versione originale del Concerto per violino di Sibelius (1903/04), per la casa
discografica BIS. Per ECM, ha pubblicato un CD di registrazioni di Sonate di Enescu e Ravel con il pianista
Péter Nagy ed un CD contenente opere di Bach e Stravinsky. Leonidas Kavakos
suona lo Stradivari ‘Abergavenny’ del 1724.
FOCUS KAVAKOS
Sala Santa Cecilia,
Auditorium Parco della Musica, Roma
2 ottobre 2012 ore 21.00
Leonidas Kavakos violino
Enrico Pace pianoforte
Beethoven Sonate
per violino e pianoforte op. 12 n. 1
Sonate per violino e pianoforte op. 24
“Primavera”
Sonate
per violino e pianoforte op. 47 “Kreutzer”
Biglietti
da 10 a 35
€; sconto del 10% per gli abbonati; sconto del 25% per i giovani fino a 30
anni.
Per maggiori
informazioni: 068082058
- www.santacecilia.it
Adriana Benignetti