L’eclettico violinista nel “Concerto per violino e
orchestra n. 1” di Max Bruch: “Concerto per orchestra d’archi” di Grażyna Bacewicz e “Concerto per
orchestra” di Béla Bartòk gli
altri brani in programma
«Riguardo i
miei arrangiamenti dei pezzi crossover, punto a ottenere un livello di
esecuzione pari almeno a quello atteso per le opere classiche. Non puoi che
essere un violinista di livello superiore per poter produrre un buon album
crossover. Nella mia visione delle cose, i Paganini, i Liszt e gli Chopin
dell’Ottocento sono state le prime rock star mondiali. Del resto, Bach
riarrangiava Vivaldi e Mozart arrangiava le marce turche. Per non parlare di
Beethoven il quale, per conquistare la gente, portava i mezzi musicali a sua
disposizione al limite massimo. Questo per dire che i grandi compositori di
ogni epoca hanno sempre incorporato, adattato e sviluppato elementi popolari ai
loro giorni; e in questo non c’è affatto nulla di riprovevole, anzi». David Garrett
Avvicinare i
giovani come lui al mondo della musica colta, combinando elementi classici con
quelli della musica pop e rock e del rhythm’n’blues: questo l’obiettivo
dichiarato dell’eclettico David Garrett,
ospite questa settimana presso l’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo. Il
violinista “crossover” sarà impegnato nell’esecuzione del Concerto per violino e orchestra n. 1 in Sol minore op. 26,
accompagnato dall’Orchestra Sinfonica Verdi e diretto dal texano John Axelrod. A completare il programma
il Concerto per archi di Grażyna
Bacewicz e il Concerto per orchestra
di Béla Bartòk. Nato il 4 settembre 1980, da madre americana e padre tedesco
(grande appassionato di violino), David
Garrett (all’anagrafe David Bongartz) inizia, piccolissimo, lo studio del
violino, mostrando fin dall’inizio un talento straordinario. Dopo aver studiato
al Conservatorio di Lubeck e poi a Berlino, a 10 anni fa il suo primo concerto
da solista: da allora, Garrett inizia una carriera strepitosa con una svolta
decisiva quando decide di trasferirsi a New York e frequentare la Julliard
School, dove si perfeziona con Itzhak Perlman e segue anche i corsi di
Musicologia e Composizione (nel 2003 vince anche la famosa Composition
Competition presso la Juilliard School, con una fuga scritta nello stile del
grande Bach e lasciando trasparire la sue incredibili doti di arrangiatore).
Virtuoso e
anticonformista, David Garrett, violinista e compositore tedesco-statunitense, è
apripista di una carriera unica sia come interprete classico sia come
crossover. Nel 1999, all’età di 19 anni e con una carriera già avviata, David
Garrett decide di lasciare il suo “predeterminato percorso” di violinista
classico, e con questo l’Europa, per trasferirsi a New York dove rifondare il
proprio profilo musicale su una base teoretica e perfezionare la tecnica. Si
iscrive quindi alla prestigiosa Juilliard School, per seguirne i corsi di
Musicologia e Composizione. Gli studi con Itzhak Perlmann contribuiscono ad
arricchire le sue performance di nuove, originali sfaccettature. Con il completamento degli
studi, il giovane violinista ha impegnato se stesso verso un obiettivo chiaro e
definito: avvicinare i giovani come lui ai “classici”, scaldando il loro
entusiasmo per la cosiddetta “musica colta” combinando gli elementi classici
con quelli della musica pop e rock e del rhythm’n’blues. Questo mix di
perfezionismo, apertura, preveggenza e capacità di attraversare e superare i
confini musicali e culturali spiega il successo straordinario che Garrett ha
riscosso e riscuote fin dall’uscita dell’album Virtuoso. Con questa
registrazione, l’artista presenta al pubblico la sua visione di come differenti
stili musicali possano essere fusi creativamente, mantenendo al contempo
livelli artistici sempre elevati e senza compromettere gli standard musicali.
Garrett ha quindi conquistato un ECHO Classic nel 2008 per la categoria
“Classic without Borders”. Nel novembre 2009 il suo violino virtuoso torna al
classico con l’album Classic Romance, che gli vale l’anno successivo
l’ECHO Classic per la categoria “Bestseller of the Year”, e il raddoppio nel
2011 grazie all’album Rock Symphonies. Questo è stato seguito da Legacy,
eccezionale realizzazione di David (compreso il Concerto per violino di
Beethoven), numero 1 nella hit-parade inglese di musica classica e ai vertici
della classifica dei dischi più venduti in Germania, la più alta collocazione
di un album di classica nella storia.
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo,
Largo Mahler
Giovedì 24 maggio ore 20.30
Giovedì 24 maggio ore 20.30
Venerdì 25 maggio ore 20.00
Ddomenica 27 maggio ore 16.00
Grażyna Bacewicz
Concerto per orchestra d’archi
Max Bruch
Concerto per violino e orchestra n. 1 in Sol minore op. 26
Béla Bartòk
Concerto per orchestra
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Violino David Garrett
Direttore John Axelrod
Per informazioni: www.laverdi.org
Adriana Benignetti