giovedì 3 maggio 2012

“Il Maestro di Cappella” e “La furba e lo sciocco”, Teatro di Corte di Palazzo Reale, Napoli

Spazio al Settecento Napoletano con Domenico Cimarosa e Domenico Sarro, con la regia di Lamberto Puggelli


Foto di Francesco Squeglia

Foto di Francesco Squeglia
Nuovo allestimento del Teatro di San Carlo per due titoli del Settecento Napoletano, in scena dal 4 al 13 maggio al Teatro di Corte di Palazzo Reale: Il Maestro di Cappella di Domenico Cimarosa e La furba e lo sciocco di Domenico Sarro. In ambedue i titoli la regia è di Lamberto Puggelli, le scene di Nicola Rubertelli, i costumi di Giusi Giustino, e le luci di Bruno Ciulli 

Intermezzo buffo in un atto per basso e orchestra Il Maestro di Cappella è tra i titoli più fortunati di Cimarosa: un unico personaggio in scena per un’azione articolata in un continuum. Semplice la trama: un maestro di cappella sta provando con la propria orchestra, ma gli strumentisti tardano a trovare un accordo, intervenendo al momento sbagliato. Egli perde la pazienza (“Qui si manca d’attenzione, no, così, così non va!”) e si vede costretto a canticchiare ogni singola parte strumentale finché ognuno non l’abbia imparata. Infine, l’orchestra trova l’intesa e finalmente il maestro può esibirsi nella sua aria preferita: “Ci sposeremo fra suoni e canti, sposi brillanti pieni d’amor!”. Per l’occasione l’intermezzo andrà in scena nella versione di Bruno Praticò, grande interprete dei ruoli da baritono buffo nel repertorio settecentesco, che per l'occasione sarà anche sul podio a dirigere l’Orchestra del Teatro di San Carlo.


Risale al 1731 La furba e lo sciocco, intermezzo buffo di Domenico Sarro, compositore oggi poco conosciuto ed eseguito ma, all’epoca, vero dominatore della scena napoletana, insieme a Leonardo Leo. Protagonisti della vicenda, una signora costretta dalla povertà a cercare un marito nobile e ricco e un conte abbastanza stupido e tronfio da cascare nella rete. I nomi esprimono bene le loro rispettive qualità: la furba è Madama Sofia (dunque “sapiente”) e lo sciocco è il Conte Barlacco (“tutto al mondo è burla”). Una vicenda molto semplice ma condotta con un raro gusto dei particolari esotici, quali le deformazioni linguistiche del francese e del tedesco, gli abiti del travestimento, il ballo e così via. I protagonisti sono, come sempre negli intermezzi napoletani. A interpretare Arlecchino e Pulcinella, due veterani della scena italiana, Ferruccio Soleri – l'Arlecchino per antonomasia – e il napoletano Franco Iavarone nei panni di Pulcinella. Alla guida dell'orchestra stabile, Giovanni Di Stefano.

Lamberto Puggelli, regista di lunga e prestigiosa carriera tra teatro e opera lirica, dopo aver debuttato giovanissimo al Festival di Spoleto, si afferma nel panorama italiano e internazionale, firmando circa duecentocinquanta regie e partecipando a circa trecento spettacoli dal Piccolo Teatro di Milano come attore negli anni Sessanta, a collaboratore di Giorgio Strehler negli anni Settanta. Ha lavorato sia nell’ambito del teatro privato (Compagnie Magnani, Proclemer, Lionello, Calindri, Santuccio, Ferro...), sia del Teatro pubblico (con tournée a Parigi, New York, Toronto, Bonn), che nei grandi spazi scenici (Teatro Olimpico di Vicenza, Teatro Greco di Siracusa, Castello Sforzesco di Milano) e in quelli sperimentali di centri impegnati in attività di ricerca. Nel teatro lirico, dopo il debutto alla Fenice di Venezia con Oedipus Rex di Stravinskij e Il Campanello di Donizetti, ha allestito opere del grande repertorio italiano, francese, tedesco, del Sei-Settecento, dell’Ottocento, del Novecento nei maggiori teatri italiani (Torino, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo, Trieste …) e internazionali (Londra, Amburgo, Chicago, Mosca, Barcellona, Zurigo, Washington, Rio de Janeiro, Tokio, Valencia…). Al Teatro alla Scala ha messo in scena Attila, La condanna di Lucullo, Il vino stregato, Andrea Chenier, La forza del destino, Il matrimonio segreto, Adriana Lecouvreur, Fedora, con la direzione musicale di Abbado, Gavazzeni, Chailly, Campanella, Patané, tra gli altri. Negli ultimi anni si è dedicato in particolare al “primo” Verdi, di cui citiamo l’allestimento de I Lombardi alla prima crociata a Parma, celebrati da Dietmar Polaczek sulla «Frankfurter Allgemeine» come “un’esperienza di grande intensità e fascino sempre crescenti”.  È stato insignito di vari premi e onorificenze fra cui il recente Premio Enriquez (2009) per l’impegno sociale del suo teatro. Per il teatro di San Carlo, Puggelli firma una messa in scena che “cerca di recuperare lo spirito delle farse di origine popolare e dell’antica commedia dell’arte” che rea fondata su “canovacci e improvvisazioni sul tema del buffo, una sorta di gioco in libertà, come facevano i cantanti dell’epoca – dichiara  - richiamandosi all’ingenuità popolare , da un lato, e alla filologia del recupero, dall’altro”. Infatti La furba e lo sciocco sarà ambientato sulle tavole di una scena popolare, messo in scena da una compagnia di giro, mentre la parodia del Maestro di cappella, si rifà al meccanismo metateatrale di un “teatro di corte nel teatrino di corte”. Semplici escamotage scenici – conclude Puggelli – “per far riapparire oggi i fantasmi e le maschere di una scena svanita che non ha lasciato molta traccia di sé, pur avendo caratterizzato il gusto di un’epoca”.

L'allestimento, come nei casi precedenti de Il marito disperato di Cimarosa e Don Trastullo di Jommelli, fa parte del “Progetto Napoli” promosso dalla Regione Campania, per il cartellone 2011-12 del Lirico partenopeo.

Stagione Lirica e di Balletto 2011 - 2012
Teatrino di Corte di Palazzo Reale

Venerdì 4 maggio 2012, ore 20.30
Sabato 5 maggio, ore 20.30
Domenica 6 maggio, ore 17.00
Martedì 8 maggio, ore 20.30
 Mercoledì 9 maggio, ore 20.30
 Venerdì 11 maggio, ore 19.00
Sabato 12 maggio, ore 19.00
 Domenica 13 maggio, ore 17.00

Orchestra del Teatro di San Carlo

IL MAESTRO DI CAPPELLA
Intermezzo giocoso
di Domenico Cimarosa

Direttore e baritono Bruno Praticò
regia Lamberto Puggelli
scene Nicola Rubertelli
costumi Giusi Giustino
luci Bruno Ciulli

LA FURBA E LO SCIOCCO
Intermezzo buffo
di Domenico Sarro

Direttore Giovanni Di Stefano
regia Lamberto Puggelli
scene Nicola Rubertelli
costumi Giusi Giustino
luci Bruno Ciulli

Madama Sofia Marilena Laurenza
Il Conte Barlacco Enrico Maria Marabelli
Arlecchino Ferruccio Soleri
Pulcinella Franco Iavarone
maestro al clavicembalo Roberto Moreschi
Progetto Napoli - Regione Campania


Biglietti: posto unico 80 euro; ridotto 50 euro; under30 20 euro
Infoline: 081.7972331-412;  [email protected]

Adriana Benignetti