martedì 1 maggio 2012

“Il canto delle muse”, Teatro Dal Verme, Milano

4 lezioni-concerto, tra poesia e arti figurative, condotte dal pianista Emanuele Ferrari



Tornano a grande richiesta, presso il Teatro Dal Verme, le lezioni-concerto condotte dal pianista e musicologo Emanuele Ferrari: il primo appuntamento è per giovedì 3 maggio alle ore 18.00 e sarà dedicato a Franz Schubert. Liszt e Debussy saranno, invece, al centro delle altre 3 lezioni, sempre il giovedì alle ore 18.00. 


Emanuele Ferrari è ricercatore di musicologia e storia della musica presso la facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Milano-Bicocca, dove insegna Musica e didattica della musica. Si è diplomato in pianoforte al Conservatorio di Verona sotto la guida di Renato Grossi e si è perfezionato con R. Zadra, S. Fiorentino, A. Lonquich, P.N. Masi e T. Poli,  affiancando all’attività concertistica gli studi di composizione e la laurea in filosofia. Ha pubblicato le monografie La maschera e il labirinto. Saggio su “Papillons” op. 2 di Schumann (Milano, Cuem 2002) ed Estetica del linguaggio musicale (Milano, Cuem 2003), oltre a numerosi saggi di estetica musicale, musicologia e critica musicale. Ha tenuto concerti, lezioni-concerto e conferenze per la Società del Quartetto e il Teatro Dal Verme a Milano, come solista e con l’orchestra dei Pomeriggi Musicali, per il festival “Le corde dell’anima” di Cremona, per il festival “Tocatì” di Verona e per numerose altre associazioni in Italia, Germania, Francia, Svizzera, Brasile e Colombia. E’ stato ospite di Radio 24, Radio Classica, Radio Svizzera Italiana e ha collaborato come musicologo al canale satellitare Sky Classica. E’ membro promotore dell’Accademia del silenzio, nata nel 2011.

Questo il programma completo della rassegna:

Giovedì 3 maggio ore 18.00
1) La verità del dolore: Schubert
Schubert compone pezzi che sembrano scritti per pochi amici e senza pretese di eternità: questa apparenza umile nasconde però una toccante capacità di andare al fondo delle cose, sospesa tra l’incanto dell’estasi e lo spalancarsi improvviso di abissi senza fondo.
Schubert: Improvviso Op. Post. 142 n. 3 in si bemolle maggiore.

Giovedì 10 maggio ore 18.00
2) Tra esaltazione e tragedia: Liszt, Reminiscenze del Don Giovanni di Mozart (1)
Le Reminiscenze del Don Giovanni di Liszt sono uno straordinario affresco che rielabora i temi fondamentali dell’opera di Mozart. La leggenda di Don Giovanni acquista tinte esaltanti e fosche, nel segno delle parole del Commendatore “Di rider finirai pria dell’aurora”, che aprono e chiudono il pezzo come un oracolo sconvolgente. Il pianoforte  diviene uno strumento di comunicazione totale, capace di evocare tutte le inflessioni dal grido al sussurro, e di scatenare la forza primordiale degli elementi in modo quasi soprannaturale.
Liszt: Réminiscences de Don Juan de Mozart (I)

Giovedì 17 maggio ore 18.00
3) Tra esaltazione e tragedia: Liszt,  Riminiscenze del Don Giovanni di Mozart (2)
Liszt reinventa il duetto “Là ci darem la mano” accentuandone tutti i caratteri: il clima luminoso, l’ardore di Don Giovanni e il sensuale ritrarsi di Zerlina. L’ultima parte del pezzo è dominata dalla febbrile sete di vita e di piacere di Don Giovanni, in lotta titanica con l’ombra minacciosa e oscura della morte: ebbrezza, esaltazione e follia danzano sull’orlo dell’abisso, in una grandiosa epopea romantica.
Liszt: Réminiscences de Don Juan de Mozart (II)

Giovedì 24 maggio ore 18.00
4) Il vento della catastrofe e l'abisso della storia: Debussy
Quello che ha visto il vento dell’Ovest è uno dei più sconvolgenti e geniali preludi di Debussy. In un pezzo di pochi minuti l’autore condensa un  affresco visionario che rimanda alla poesia (L’ Ode al vento occidentale di Shelley), alla filosofia (Il tramonto dell’Occidente di Spengler), e a temi fondamentali della vita umana come la natura, la storia e le catastrofi.  Rovesciando la visione tradizionale del vento come lieto nunzio di primavera o soave confidente del poeta, il pezzo mostra il lato abissale, insondabile e alieno della natura. Debussy mobilita tutte le risorse fisiche e intellettuali del pianista:  la musica è animata dal sacro fuoco di un virtuosismo che viene da Liszt, ma  ha la  luce fredda e tagliente dell’arte del Novecento.
Debussy, Quello che ha visto il vento dell'Ovest

ABBONAMENTO a 4 lezioni-concerto
Interi: € 20,00 (+ prevendita)
Ridotti (giovani/anziani/Abbonati Pomeriggi Musicali): € 16,00 (+ prevendita)

BIGLIETTI
Interi: € 10,00 (+ prevendita)
Ridotti (giovani/anziani): € 8,00 (+ prevendita)


Per maggiori informazioni: Teatro dal Verme, via San Giovanni sul Muro 2, Milano
Tel: 02 87905; www.ipomeriggi.it

Adriana Benignetti