Il direttore russo torna sul podio di
Santa Cecilia con due classici: la “Settima” di Beethoven e la “Seconda” di
Brahms
Due
grandi classici del repertorio sinfonico, la Sinfonia n. 7 di Ludwig van Beethoven e la Sinfonia n. 2 di Johannes Brahms, saranno al centro del concerto (sabato 21 aprile ore 18.00 e, in
replica lunedì 23 aprile ore 21.00 e martedì 24 aprile ore 19.30), che segna
il ritorno sul podio di Santa Cecilia, per la seconda settimana di fila, del direttore russo Yuri Temirkanov.
Completata
nel 1812, la Sinfonia n. 7 in La magg.
op. 92, dalla genesi lunga e travagliata (la composizione fu iniziata già
nel 1809), fu eseguita per la prima volta l’8 dicembre 1813 sotto la direzione
dello stesso Beethoven. Divisa in 4 movimenti (Poco sostenuto. Vivace;
Allegretto; Scherzo. Presto; Allegro con brio), la Sinfonia fu così definita da
Richard Wagner: «Questa Sinfonia, a parlare propriamente, è l’Apoteosi della
danza; essa è la danza nella sua essenza suprema, è un prodigio tre volte benedetto
che incarna nei suoni puri, quasi idealizzandoli, i movimenti del corpo».
Eseguita
per la prima volta a Vienna, il 30 dicembre del 1877, sotto la direzione di
Hans Richter, la Sinfonia n. 2 in Re
magg. op. 73 di Brahms, la più serena e dal carattere leggero rispetto alle
altre tre del compositore tedesco, è una pagina raffinata e dalle sonorità
luminose. Divisa in 4 movimenti (Allegro ma non troppo; Adagio non troppo;
Allegretto grazioso (Quasi Andantino); Allegro con spirito), la Sinfonia fu
composta da Brahms, in tempi rapidissimi, nell’estate del 1877 durante una
visita alle Alpi austriache.
Nato nel 1938 a Naltscik
nel Caucaso, Yuri Temirkanov inizia
la sua formazione musicale all’età di nove anni: a 13 anni è ammesso alla
Scuola per giovani talenti di Leningrado dove perfeziona la sua preparazione in
violino e viola. Al termine di questo corso studia anche viola al Conservatorio
di Leningrado, dove torna nel 1965 per frequentare il corso di direzione
d’orchestra. Durante questo periodo di studio lavora con Evgeny Mravinsky come
assistente del Direttore Musicale alla Filarmonica di Leningrado. Nel 1966 è
nominato Direttore del Teatro d’Opera e di Balletto Maly: l’anno successivo vince
il rinomato Concorso Nazionale di Direzione d’Orchestra a Mosca. È
immediatamente invitato dal suo collega Kiril Kondrashin a partecipare a una
tournèe negli Stati Uniti con la Filarmonica di Mosca e il leggendario
violinista David Oistrakh. Nel 1968 è nominato Direttore Principale della
Sinfonica di Leningrado, carica che mantiene fino al 1976 quando è nominato
Direttore Musicale del Teatro Kirov. In questo periodo Temirkanov dirige, opere
che sono divenute patrimonio del repertorio del Teatro Kirov, tra le altre, La
dama di Picche e Evgenij Onegin di Čajkovskij. A Yuri Temirkanov è
consentito, primo tra gli artisti sovietici, di esibirsi negli Stati Uniti
nell’ambito della ripresa dei rapporti culturali tra i due paesi dopo la fine
della guerra in Afganistan nel 1988. Un simile riconoscimento è stato concesso
alla Baltimore Symphony nel 1987, la quale, dopo un’interruzione di ben 11
anni, è andata in tournèe in Unione Sovietica, a Mosca e a Leningrado, prima
tra le orchestre americane. Nel 1988 Yuri Temirkanov ha dato inizio alla sua
lunga collaborazione con l’etichetta discografica BMG/RCA. Le sue innumerevoli
registrazioni con la Royal Philharmonic Orchestra comprendono tra le altre
tutti i balletti di Stravinskij e tutte le sinfonie di Čajkovskij. Tra le sue
numerose registrazioni con l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo troviamo
opere di Šostakovič, Prokof’ev, Rachmaninov, Berlioz, Ravel e Sibelius. Le
tournèe di Yuri Temirkanov con l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo hanno
riscosso e riscuotono tuttora enorme successo in Europa, in Asia, in Sud
America e negli Stati Uniti. Con la direzione della Traviata al Festival
Verdi 2007, Yuri
Temirkanov si è aggiudicato il prestigioso Premio
Abbiati della Critica Nazionale Italiana.
Auditorium Parco della Musica (Sala
Santa Cecilia), Roma
Stagione
Sinfonica 2011 - 2012
Sabato 21 aprile ore 18.00
Lunedì 23 aprile ore 21.00
Martedì 24 aprile ore 19.30
Ludwig van Beethoven (Bonn,
1770 – Vienna, 1827)
Sinfonia n. 7 in La magg. op. 92 (durata 38 minuti circa)
Johannes Brahms (Amburgo, 1833 – Vienna, 1897)
Sinfonia n. 2 in Re magg. op. 73 (durata 45 minuti circa)
Orchestra dell’Accademia Nazionale di
Santa Cecilia
Yuri Temirkanov direttore
Biglietti: da
18 a 50
euro.
Per maggiori informazioni: www.santacecilia.it o telefonare allo
068082058.
Adriana Benignetti