Il pianoforte di Ravel
Edizione integrale delle opere per pianoforte solo di Maurice Ravel
Roberto Cominati, pianoforte
(2 CD + libro monografico)
Amadeus Élite
«Roberto Cominati condivide con Ravel un atteggiamento distaccato, non tanto dalla musica, quanto dallo strumento, che sotto le sue mani si smaterializza. Ascoltando queste incisioni la suggestione del colore prende il sopravvento e il disegno melodico diventa immagine ironica, struggente, sognante. E il suono che esce dal nostro impianto appare come pura astrazione sonora e risulta quasi preferibile all’esecuzione dal vivo. Cominati riesce a svelare i segreti di ogni singola partitura: profondo, analitico e intenso, sa far coincidere le proprie visioni con quelle del “non pianista” e mancato pilota Ravel. È come se alla tastiera fosse seduto il “non pianista” Cominati, che considerata la sua seconda vita da pilota, appare come una specie di Saint-Exupéry della tastiera».
Gaetano Santangelo
«Ravel è un autore che mi piace moltissimo, che ho suonato tanto e che fa parte stabile del mio repertorio: è nelle mie corde».
Roberto Cominati
La si attendeva da due anni e finalmente, nel dicembre 2011, è uscita l’integrale pianistica di Ravel nell’interpretazione di Roberto Cominati: un’attesa lunga, ma ampiamente ripagata. Cominati ama Ravel, lo si avverte in ogni singola nota: scoperto in giovane età, grazie anche agli studi con Aldo Ciccolini che della musica francese è stato, ed è, grande appassionato e promotore, ha con lui una sorta di “affinità elettiva”.
Dotato di impeccabili doti tecniche, Cominati riesce a cogliere ogni sfumatura del compositore francese e dimostra, una cura “quasi maniacale” per ogni singola nota, per la scelta dei timbri, del tocco, del pedale, restituendo la bellezza di quella musica con eleganza, senso poetico e raffinatezza in un equilibrio perfetto tra estremo controllo e grande passione. Una conferma per chi già ha avuto modo di apprezzare lo straordinario talento del pianista napoletano e la sua congenialità alla musica del compositore francese. Un’occasione imperdibile per chi ancora non ha familiarità con le composizioni pianistiche di Ravel e che, attraverso questa splendida interpretazione, potrà conoscerne la bellezza, la profonda e continua ricerca sonora che sfocia in una tavolozza di colori affascinante.
Molto interessante anche il libro monografico nel quale, dopo un’introduzione di Gaetano Santangelo, i contributi di Federico Lazzaro e Andrea Malvano ci offrono un ritratto di Ravel, portando alla luce anche aspetti poco noti della biografia e del carattere del compositore: infine, un’intervista di Massimo Rolando Zegna che ci guida alla scoperta di Roberto Cominati.
Nato a Napoli nel 1969, Roberto Cominati ha iniziato giovanissimo lo studio del pianoforte, partecipando già dal 1976, con i più alti riconoscimenti, ai più importanti concorsi pianistici italiani, e ottenendo a otto anni l’ammissione per meriti speciali al Conservatorio S. Pietro a Majella. Ha studiato dal 1984 con Aldo Ciccolini all’Accademia Superiore di Musica “Lorenzo Perosi” di Biella e dal 1989 con Franco Scala all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola. Vincitore del Primo premio al Concorso Internazionale “Alfredo Casella” di Napoli nel 1991, nel 1993 si è imposto all’attenzione della critica e delle maggiori istituzioni concertistiche europee con il Primo premio al Concorso Internazionale “Ferruccio Busoni” di Bolzano. Nel 1999 ha ottenuto il Prix Jacques Stehman del pubblico della RTFB e della TV5 France, nell’ambito del Concours Reine Elisabeth di Bruxelles. Dopo i premi prestigiosi, Roberto Cominati ha intrapreso una carriera intelligente, senza disperdersi in un’attività frenetica ma privilegiando orchestre e direttori di rango, un repertorio stimolante e persino alcune passioni extramusicali, come quella del volo, che testimoniano di una grande apertura mentale. Ospite delle più importanti società concertistiche italiane e di istituzioni quali il Teatro alla Scala di Milano, il Comunale di Bologna, la Fenice di Venezia, il Maggio Musicale Fiorentino, il San Carlo di Napoli, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Accademia Chigiana di Siena e il Festival dei Due Mondi di Spoleto, ha suonato al Théâtre Châtelet di Parigi, al Kennedy Center di Washington, al festival di Salisburgo, a Berlino, in Inghilterra, Giappone, Australia, Belgio, Olanda, Finlandia. Ha collaborato con molti celebri direttori d’orchestra, fra i quali sir Simon Rattle, Andrey Boreyko, Leon Fleisher, Daniel Harding, Yuri Ahronovitch, David Robertson, Aleksandr Lazarev.
P.S. Leggi anche l'intervista a Roberto Cominati:
https://musicaprogetto.org/2011/06/colloquio-con-roberto-cominati.html
Adriana Benignetti