sabato 21 gennaio 2012

Gustav Leonhardt

Si è spento, a 83 anni, il grande clavicembalista, organista, musicologo e direttore d’orchestra olandese, formidabile interprete di Johann Sebastian Bach



«È impossibile descrivere i principi che cerco di trasmettere ai miei allievi. L'interpretazione filologica è governata dal sentimento della perfezione, da numerosi dettagli: piccole cose del passato che oggi sono diventate Arte e Storia». Gustav Leonhardt a Massimo Zegna (Amadeus, n. 44, luglio 1993)

Un altro grande del mondo della musica ci lascia: lunedì 16 gennaio 2012 si è spento, infatti, ad Amsterdam, Gustav Leonhardt. L’ultimo concerto, l’addio alle scene, lo scorso 12 dicembre al “Theatre des Bouffes du Nord” di Parigi.

Gustav Leonhardt (‘s-Graveland, 30 maggio 1928 – Amsterdam, 16 gennaio 2012) si era formato musicalmente prima nei Paesi Passi, poi dal 1947 alla Schola Cantorum Basiliensis con Eduard Müller e, dal 1950, alla Musik Akademie, dove due anni dopo era stato nominato professore. Dal 1954 aveva insegnato clavicembalo al Conservatorio di Amsterdam e dal 1969 all’Università di Harvard.Grande precursore della prassi esecutiva su strumenti d’epoca, Leonhardt aveva fondato nel 1954 il “Leonhardt Baroque Ensembe” (divenuto poi, Leonhardt Consort), dedicandosi principalmente all’esecuzione e alla registrazione delle opere di Johann Sebastian Bach del quale divenne formidabile interprete. Celebre la registrazione integrale, effettuata tra il 1971 e il 1990, con sua moglie Marie e Eduard Melkus (violini), Alice Hoffelner (viola), Nikolaus Harnoncourt (violoncello) e Michel Piguet (oboe), di circa 200 cantate di Bach, compositore amato al tal punto da interpretarne il ruolo nel film Cronaca di Anna Magdalena Bach di Daniele Hillet e Jean-Marie Straub del 1967.
Insignito della laurea honoris causa nel 1982 dall’Università di Dallas, l’anno successivo dall’Università di Amsterdam e nel 1991 da quella di Harvard, nel 2008 Gustav Leonhardt fu nominato Accademica filarmonico ad honorem dell’Accademia Filarmonica di Bologna.
Tra i suoi allievi, i più grandi clavicembalisti del nostro tempo, come Alan Curtis a Tom Koopman, Bob von Asperen, Christophe Rousset, Skip Sempé, Christopher Hogwood e Pierre Hantaï.



Adriana Benignetti