martedì 20 dicembre 2011

Stagione di danza 2011-2012, Teatro degli Arcimboldi, Milano

Al via il 26 dicembre 2011 ore 16.00 con “Les Ballets de Trockadero”


Sarà inaugurata, il prossimo 26 dicembre alle ore 16, la Stagione di danza 2011-2012 della Fondazione I Pomeriggi Musicali di Milano. 4 le compagnie di danza che si esibiranno sul palcoscenico del Teatro degli Arcimboldi: Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, La Russian National Ballet Theatre (18, 19, 20 e 22 gennaio 2012), Ballet Preljocaj (17, 18 febbraio 2012) ed Eifmann Ballet San Pietroburgo (9 e 19 maggio 2012). Primo, imperdibile appuntamento, il 26 dicembre ore 16.00 (replica il 27 alle ore 21.00) dicembre con la celebre compagnia “ en travesti” Les Ballets de Trockadero: uno spettacolo divertente e, per certi versi dissacratorio, dove la tecnica impeccabile si sposa con il divertimento. Grandi classici, come il Lago dei cigni, Patterns in space, Le grand pas de quatre e Paquita, rivisti in chiave parodistica.
Teatro degli Arcimboldi
Viale dell'Innovazione, 20 – Milano 

Lunedì 26 dicembre ore 16.00
Martedì 27 dicembre ore 21.00  PROGRAMMA
Spettacolo presentato in collaborazione con ATER Associazione Teatrale dell'Emilia Romagna

Lago dei Cigni Atto II
Musica Pëtr Il'ič Čajkovskij - Adattamento della coreografia originale: Truitti Gasparinetti - Coreografia originale: Lev Ivanovich Ivanov - Costumi: Mike Gonzales - Luci: Kip Marsh

Attingendo dal magico regno dei cigni (e degli uccelli), questa fantasmagoria elegiaca di variazioni e di insiemi di linee e di musica è il lavoro “griffe” de Les Ballets Trockadero de Monte Carlo. La storia di Odette, la bellissima principessa trasformata in cigno dallo stregone malvagio e salvata dall’amore del Principe Sigfrido, non era un tema così inusuale quando Čajkovskij scrisse il balletto per la prima volta nel 1877. La metamorfosi di mortali in uccelli e viceversa è un tema frequente del folklore russo. Il Lago dei Cigni originale che debuttò al Teatro Bol’shoj di Mosca non ebbe successo; fu solamente un anno dopo la morte di Čajkovskij – avvenuta nel 1893 - che il Balletto del Teatro Mariinskij produsse la versione a noi pervenuta.

Patterns in Space
Musiche registrate Franck Andrew - Musica dal vivo: John Cage - Coreografia originale: Merce Cunningham - Costumi d: Ken Busbin - Luci: Tricia Toliver
La danza contemporanea secondo i Trocks: uno spettacolo tutto da gustare.

Grand Pas de Quatre
Coreografia: Anton Dolin da Jules Perrot - Musica: Cesare Pugni - Costumi: Mike Gonzales - Scene e luci: Kip Marsh
Fu di Benjamin Lumley, amministratore del Teatro di Sua Maestà, l’idea di allestire un Gran Divertissement mettendo insieme le quattro più grandi ballerine dell’Età Romantica. Grazie ad una sottilissima diplomazia, riuscì a chiamare le dive a Londra non senza però, alcuni “malintesi artistici”. Uno di questi era su chi far cadere la scelta per l’ultima variazione perché con questa ognuna di loro voleva affermare la propria supremazia. Col dovuto tatto, Lumley lo offrì alla maggiore d’età. Si dice che la Taglioni fosse ancora in piedi quando le ragazze più giovani stavano umilmente muovendo i passi per uscire di scena. Finalmente il Gala Divertissement ebbe luogo: era il 26 giugno 1845. La coreografia fu forgiata da Jules Perrot che cercò di sfruttare le qualità di ciascuna ballerina: della Grahn la vivacità, della Grisi l’espressività, della Cerrito la civetteria e della Taglioni il mistero etereo. Un burlone inglese paragonò il compito del coreografo a quello di un domatore di leoni e di tigri che doveva insegnare loro a ballare il walzer in una gabbia. Il Pas de Quatre originale venne danzato solamente quattro volte (la Regina Vittoria e il Principe Alberto assistettero alla terza replica), ma servì da modello per quelle celebrazioni rituali di danza accademica che oggi definiamo “balletto astratto”. Sopravvive oggi come una delle evocazioni più affascinanti (e sprovvedute) del balletto romantico del 1840.

Paquita
Musiche: Ludwig Minkus - adattamento della coreografia di Petipa: Elena Kunikova - costumi: Mike Gonzales - luci: Kip Marsh
Paquita è un esempio superbo dello stile francese esportato a San Pietroburgo alla fine del XIX secolo. Paquita era un balletto-pantomima in due atti, con la coreografia di Joseph Mazillier e la musica di Ernest Deldevez. Interpretata da Carlotta Grisi, la storia narrava di una fanciulla che salvava un giovane ufficiale da morte certa. Dopo il debutto all’Opera di Parigi nel 1846, Marius Petipa decise di produrne una nuova versione da rappresentare in Russia. Commissionò a Ludwig Minkus, il compositore dei suoi successi più recenti (Don Chisciotte e La Bayadere), la realizzazione altre parti musicali in modo da poter aggiungere un brillante “divertissement” alla Paquita francese. Creò nel suo stile personalissimo il Pas de Trois e il Grand Pas de Deux che sono oggi le sole parti conservate di questo titolo. I ballerini si confrontano con una coreografia che è una trama di fuochi d’artificio che sfrutta tutte le possibilità virtuosistiche della danza classica accademica arricchita da un’inaspettata combinazione di passi.

LA COMPAGNIA
Les Ballets Trockadero de Monte Carlo nascono nel 1974 dall’idea di alcuni appassionati di danza che si divertono a mettere in scena il balletto classico tradizionale presentandolo en travesti. Si esibiscono Off-Off-Broadway a tarda sera ma già a metà del 1975 sono tra i più acclamati fenomeni della scena internazionale. I premi vinti dai Trocks negli anni per il miglior repertorio classico comprendono, tra l’altro, il Critic’s Circe National Dance Award, il Theatrical Managers Award e il Premio Positano per l’eccellenza nella danza. Nei quasi quarant’anni di attività i Trocks hanno tenuto fede alle linee programmatiche del debutto: la Compagnia resta formata da ballerini (solo uomini) professionisti che si esibiscono nel vasto repertorio di balletto e di danza moderna, nel pieno rispetto delle regole canoniche del balletto classico tradizionale. Ciascun ballerino ha un alias maschile ed uno femminile.
L'aspetto comico nei loro spettacoli viene raggiunto esagerando le manie, gli incidenti ed esasperando le caratteristiche tipiche della danza rigorosa. Vedere degli uomini danzare in tutti i ruoli possibili - con i loro corpi pesanti che delicatamente si bilanciano sulle punte come cigni, sil­di, spiritelli acquatici, romantiche principesse, angosciate donne vittoriane, valorizza lo spirito della danza come forma d'arte, deliziando e divertendo sia il pubblico più esperto che i neofiti.

Per informazioni e prenotazioni:
[email protected] 02/641142213
Adriana Benignetti