Giovedì 10 aprile alle ore 17.00, presso il Ridotto dei palchi “A.
Toscanini”, incontro dal titolo “Il sogno e il suo doppio. Metafore, simboli e
allegorie di un notturno lacustre” con Elena Grillo
(Foto: Brescia-Amisano) |
«Nureyev
sembra aver colto l’essenza sotterranea dei personaggi fiabeschi del Lago, gli intrecci arcani dei loro
destini, la loro parentela occulta con i moti più profondi dello spirito e
tenta di renderne in scena tutte le valenze di archetipi simbolici senza
tradirne, tuttavia, l’autentica umanità. È un gioco sul filo del rasoio, al
quale non sono estranei caratteri autobiografici. Non tanto riferiti agli
accadimenti quotidiani, anche se anche questi ebbero il loro peso, quanto
piuttosto relativi a una autobiografia dello spirito: uno spirito inquieto,
solitario, alla perenne ricerca di qualcosa – forse l’Amore con la maiuscola,
quello eterno, romantico, appagante – con la certezza interiore che questo
qualcosa non esiste». Elena Grillo (da
un suo saggio pubblicato nel volume Nureyev
alla Scala)
Sarà Elena Grillo – storico e critico di danza, dalla lunga esperienza editoriale per la Sansoni McGrow
Hill (Enciclopedia Universale dell’Arte, Enciclopedia dello Spettacolo), critico
e saggista per quotidiani e riviste specializzate, tra cui “La Danza Italiana”
di cui è stata anche direttore responsabile e “Chorégraphie” di cui è stata
membro del comitato di redazione, nonché docente del Liceo Coreutico
Sperimentale dell’Accademia Nazionale di Danza e membro del comitato dirigente
della European Association of Dance Historians –, a
illustrare Il lago dei cigni che torna al Teatro alla Scala, nella
versione di Rudolf Nureyev, dal
15 aprile all’11 maggio.
Nell’incontro
di presentazione al Ridotto dei Palchi, con l’ausilio di documenti video, Elena
Grillo evidenzierà, nello sviluppo dei vari atti del balletto, i temi-chiave
della lettura di Nureyev, che ha dato al suo Principe e in generale alla danza
maschile un ruolo prioritario sul piano drammaturgico e tecnico, e che fa perno,
in un’atmosfera completamente notturna, sul fascino e sull’ambiguità del doppio:
non soltanto tra cigno bianco e cigno nero, ma soprattutto nella figura del
precettore e del mago Rothbarth, spingendosi fino a proiettare proprio nel precettore/mago
il senso dell’autorità, del dovere, della realtà a cui il Principe (e forse
Nureyev stesso) vuole sfuggire.
L’appuntamento, che fa parte del ciclo “Prima delle prime”
(organizzato dagli Amici della Scala)
è per giovedì 10 aprile alle ore 17.00 presso il Ridotto dei
palchi “A. Toscanini” del Teatro alla Scala di Milano. L’accesso al
Foyer “Toscanini” non richiede biglietto: basta presentarsi
all’ingresso principale del Teatro con un certo anticipo. L’accesso è regolato
dalle maschere e si ferma al raggiungimento della capienza consentita dalle
norme di sicurezza per il Ridotto (150 posti a sedere).
Adriana Benignetti